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ciclista su strada polacca Da Wikipedia, l'enciclopedia libera
Katarzyna Niewiadoma, detta Kasia (Limanowa, 29 settembre 1994[1]), è una ciclista su strada polacca che corre per il team Canyon-SRAM Racing. Scalatrice[2], attiva tra le Elite dal 2013, in carriera ha vinto due titoli europei in linea Under-23, un Tour de France, un Women's Tour, un'Amstel Gold Race e un Trofeo Alfredo Binda.
Katarzyna Niewiadoma | ||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||
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Katarzyna Niewiadoma al Tour de France 2022 | ||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||
Nazionalità | Polonia | |||||||||||||||||||||||||||||||||||||||
Altezza | 165[1] cm | |||||||||||||||||||||||||||||||||||||||
Peso | 49[1] kg | |||||||||||||||||||||||||||||||||||||||
Ciclismo | ||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||
Specialità | Strada | |||||||||||||||||||||||||||||||||||||||
Squadra | Canyon-SRAM | |||||||||||||||||||||||||||||||||||||||
Carriera | ||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||
Squadre di club | ||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||
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Nazionale | ||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||
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Palmarès | ||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||
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Statistiche aggiornate al 31 luglio 2022 | ||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||
Originaria di Ochotnica[2], nel 2011 e nel 2012 ottiene buoni risultati tra le Juniores, partecipando anche alle gare di categoria ai campionati del mondo del 2011 a Copenaghen e del 2012 a Valkenburg. Nel 2013, a diciotto anni di età, debutta tra le Elite con la formazione TKK Pacific Toruń, affiancando l'esperta Paulina Brzeźna[2]: in stagione si classifica quarta, sia in linea che a cronometro, ai campionati nazionali (in entrambi i casi miglior Under-23[2]) e quinta nella prova in linea Under-23 ai campionati europei di Olomouc. In agosto passa come stagista tra le file del team olandese Rabo Women, vincendo la classifica delle giovani allo Holland Tour e venendo così confermata per le stagioni seguenti; in settembre partecipa anche, con la Nazionale polacca, alla gara in linea Elite dei campionati del mondo in Toscana.
Dopo aver corso diverse classiche di inizio anno, nel giugno 2014 ottiene la prima vittoria in una gara UCI, al Frauen Grand Prix Gippingen in Svizzera[2]. Dopo il terzo posto a cronometro ai campionati nazionali, corre per la prima volta il Giro d'Italia concludendolo all'undicesimo posto ma contribuendo al successo della sua Rabo-Liv, che occupa l'intero podio finale con Marianne Vos, Anna van der Breggen e Pauline Ferrand-Prévot[2]. In agosto vince due classifiche minori e chiude al terzo posto al Tour of Norway, mentre ai successivi campionati del mondo a Ponferrada conclude undicesima nella gara in linea.
Nel 2015 ottiene buoni risultati nelle gare primaverili, classificandosi sesta alla Strade Bianche, quinta alla Freccia Vallone e terza alla Valkenburg Hills Classic[2]. In giugno è seconda alla Durango-Durango Emakumeen Saria; pochi giorni dopo, grazie ad alcuni piazzamenti di tappa, si aggiudica la classifica finale della Emakumeen Euskal Bira in Spagna prevalendo per solo 1" su Ashleigh Moolman[3]. Nello stesso mese conclude seconda nella prova in linea dei Giochi europei di Baku, battuta in una volata a tre da Alena Amjaljusik[4], e seconda ai campionati polacchi a cronometro. In luglio ritorna sulle strade del Giro d'Italia: in quella "Corsa rosa", oltre a contribuire al successo della capitana Van der Breggen, coglie buoni piazzamenti nelle tappe alpine di Aprica, Morbegno e Loano e nella cronometro di Nebbiuno, ottenendo il quinto posto finale e la maglia bianca di miglior giovane[5]. Nella stessa estate ai campionati europei di Tartu si aggiudica il titolo continentale in linea prevalendo su tre compagne di attacco. Conclude la stagione con alcuni piazzamenti al Belgium Tour e infine, ai campionati del mondo di Richmond, con il terzo posto nella cronometro a squadre (con le compagne della Rabo-Liv) e il settimo nella prova in linea[5].
Nella primavera del 2016 si mette ancora in evidenza: si classifica infatti seconda alla Strade Bianche, anticipata dalla campionessa del mondo Elizabeth Armitstead[6], e quarta alla Freccia Vallone, entrambe gare del neonato World Tour femminile; in mezzo ai due piazzamenti vince anche il Ronde van Gelderland ad Apeldoorn, e successivamente una tappa e la classifica finale del Festival Elsy Jacobs. Tra giugno e luglio vince quindi due frazioni e la classifica generale del Giro del Trentino Alto Adige/Südtirol, i due titoli nazionali polacchi, sia a cronometro che in linea, e ancora, come nel 2015, la maglia bianca di miglior giovane al Giro d'Italia (corsa che conclude al settimo posto assoluto)[7]. In agosto partecipa per la prima volta ai Giochi olimpici, a Rio de Janeiro, cogliendo il sesto posto nella prova in linea, ed è poi quarta al Grand Prix de Plouay, gara del World Tour. Al successivo Holland Tour in settembre vince due tappe, la classifica punti e quella giovani, concludendo quinta assoluta[7], mentre ai campionati europei di Plumelec si piazza seconda nella prova in linea Elite, battuta dalla sola Van der Breggen in una volata ristretta: il piazzamento le consente comunque di aggiudicarsi il titolo continentale per la categoria Under-23, suo decimo successo stagionale.
Nel 2017, in maglia WM3 (ex Rabo-Liv), dopo il secondo posto alla Strade Bianche alle spalle di Elisa Longo Borghini, si piazza terza nelle tre classiche delle Ardenne vinte sempre da Van der Breggen (Amstel Gold Race, Freccia Vallone e Liegi-Bastogne-Liegi). In giugno si aggiudica la prima tappa del Women's Tour e mantiene la leadership per i cinque giorni di gara, conquistando la classifica generale dell'importante corsa britannica; è poi sesta al Giro d'Italia, settima allo Holland Tour e quinta in linea ai campionati del mondo di Bergen, giungendo con il gruppo delle battute[8]. A fine stagione è terza nella classifica individuale del World Tour; viene inoltre ufficializzato il suo trasferimento alla Canyon-SRAM a partire dal 2018[9]
Nella stagione del debutto con la maglia della Canyon-SRAM è ancora seconda alla Strade Bianche, battuta da Van der Breggen; il 18 marzo si aggiudica quindi in solitaria la 43ª edizione del Trofeo Alfredo Binda a Cittiglio grazie a un attacco sull'ultima salita verso Orino[10]. Nel prosieguo di stagione è terza al Tour of California, settima al Giro d'Italia, sesta alla Course by Le Tour de France, quinta al Tour of Norway e infine vincitrice di una tappa e della classifica finale del Tour de l'Ardèche in Francia[11].
A inizio 2019 è in evidenza con il terzo posto alla Strade Bianche, e quindi con il successo all'Amstel Gold Race, ottenuto anticipando sul traguardo il rientro di Annemiek van Vleuten[12]. Dopo il quinto posto al Tour of California, coglie un successo di tappa e la piazza d'onore al Women's Tour, battuta per soli 2" da Elizabeth Deignan; al seguente Giro d'Italia indossa quindi per quattro tappe la maglia rosa dopo aver vinto con la sua squadra la cronometro a squadre iniziale a Castellania: conclude la corsa al quinto posto[13]. A fine stagione è quarta nella graduatoria individuale del World Tour.
Il 21 aprile 2024 torna a vincere, dopo cinque anni di digiuno, conquistando la Freccia Vallone davanti alle favorite Demi Vollering ed Elisa Longo Borghini, e il 18 agosto si aggiudica il suo primo grande giro, il Tour de France, mantenendo la testa della corsa all'ultima tappa dall'attacco di Demi Vollering di soli 4".
Dal 2016 è fidanzata con Taylor Phinney, ex ciclista professionista dal 2010 al 2019, e due volte vincitore della Parigi-Roubaix Espoirs.
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