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velista italiano (1966-) Da Wikipedia, l'enciclopedia libera
Giovanni Soldini (Milano, 16 maggio 1966) è un velista italiano, specializzato in navigazioni oceaniche in solitario e in equipaggio.
Giovanni Soldini | |
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Nazionalità | Italia |
Vela | |
Statistiche aggiornate al 27 giugno 2023 | |
Milanese, è fratello del regista Silvio e di Emanuele, che dirige a Milano l'Istituto europeo di design, ed è padre di quattro figli.
Appassionato di vela fin da ragazzo, negli anni '80 conosce Vittorio Malingri che è stato il primo ad organizzare a Cuba una base velica, a Cayo Largo del Sur. A 16 anni compie per la prima volta nella sua vita la traversata dell'Atlantico.
Nel 1989 vince la Atlantic Rally for Cruisers, ovvero la regata transatlantica per imbarcazioni da crociera. Esordisce come navigatore solitario durante La Baule-Dakar del 1991.
Compie due giri del mondo in solitario. Si piazza secondo nella BOC Challenge (il giro del mondo a vela, a tappe, per navigatori solitari) 1994–1995, nella classe 40-50 piedi. La barca è il 50 piedi Stupefacente - Kodak, costruita da Soldini all'interno di una comunità di recupero per tossicodipendenti. La successiva edizione, denominata Around Alone 1998, nella classe 50-60 piedi lo vede vincitore a bordo di Fila. In questa occasione Soldini si distingue per il salvataggio di Isabelle Autissier, rovesciatasi nel Pacifico meridionale durante la terza tappa della Around Alone, da Auckland in Nuova Zelanda a Punta del Este in Uruguay, e lontana da possibili interventi di salvataggio. Prima che la barca si ribaltasse, Isabelle era al comando della classifica generale, seguita dal connazionale Marc Thiercelin e da Soldini. Appena saputo dell'incidente, il navigatore solitario abbandona la gara e, il 16 febbraio 1999 riesce a salvare la sua amica e concorrente, rimasta in balia delle onde per 24 ore.[1] Giovanni Soldini vince quella tappa tra le polemiche alimentate dalla stampa francese che lo considera avvantaggiato per il fatto di non navigare da solo. In seguito si aggiudica anche la tappa seguente, da Punta del Este a Charleston, conquistando la vittoria finale del giro del mondo in solitario. È la prima, e ancora oggi unica, vittoria di un navigatore italiano.
“Io la mia regata l’avevo già vinta e avevo vinto la gara che conta di più, salvare Isabelle. Se stai facendo una regata e sei a duecento miglia da un altro concorrente in difficoltà è doveroso aiutare. Non sono un eroe”. (Nel Blu. Una storia di vita e di mare, Longanesi, 2000)
Il 29 febbraio 2000 Soldini riceve la Légion d'honneur, massima onorificenza dello stato francese, presso il Museo della Marina di Parigi dalle mani del navigatore Gérard d'Aboville, per decisione del presidente francese Jacques Chirac per il salvataggio in mare di Isabelle Autissier.[2][3]
Secondo nella transatlantica in solitario (OSTAR) nel 1992, nel 1996 vince la regata e stabilisce il nuovo record nella classe 50 piedi. Quinto nell'edizione del 2000, successivamente partecipa alla versione professionistica (Transat), qualificandosi settimo nella categoria multiscafi nel 2004 e vincendo nella categoria Class40 nel 2008.
La notte del 3 aprile 1998 un’onda anomala rovescia la barca FILA[4], su cui Soldini e l’equipaggio stanno tentando di battere il record di traversata atlantica, e Andrea Romanelli[5], che di FILA è stato il capoprogetto e che in quel momento si trova al timone, scompare nelle acque dell’oceano. Il racconto di questa tragica vicenda è parte del documentario "No more trouble - Cosa rimane di una tempesta"[6], a cura del figlio di Andrea, Tommaso Romanelli.
Il 12 febbraio 2004, il Presidente della Repubblica, Carlo Azeglio Ciampi, lo nomina Ufficiale dell'Ordine al Merito della Repubblica Italiana.
La sua carriera lo vede negli anni partecipare a molte delle regate più importanti della vela open sia in solitario che in doppio e in equipaggio: partecipa a 5 edizioni della - Québec-Saint-Malo, 5 edizioni della (OSTAR), 3 Jacques Vabre e molte altre tra transoceaniche e regate d'altura.
Il 31 dicembre 2012 Soldini parte a bordo del monoscafo Maserati VOR 70 per un nuovo record sulla rotta storica New York-San Francisco: 13 219 miglia nautiche[7], passando per Capo Horn. Insieme col capitano, un equipaggio proveniente da diverse nazioni: lo statunitense Ryan Breymaier, il francese Sébastien Audigane, il cinese Jianghe Teng, lo spagnolo Carlos Hernández, il tedesco Boris Herrmann, gli italiani Guido Broggi, Michele Sighel e Corrado Rossignoli.[8] Il 16 febbraio 2013 tagliano la linea del traguardo sotto il Golden Gate Bridge di San Francisco aggiudicandosi il record nella categoria dei monoscafi in 47 giorni 0h 42' 29". Il precedente primato era stato stabilito nel 1998 da Yves Parlier su Aquitaine Innovations in 57 giorni e 3 ore.[9]
Il 15 gennaio 2014 con Maserati VOR 70 taglia il traguardo della 14ª Cape2Rio (transoceanica di 3 300 miglia nautiche da Cape Town a Rio de Janeiro), aggiudicandosi la vittoria e stabilendo il nuovo record in 10 giorni 11h 29' 57". Il primato in precedenza apparteneva a Zephyrus IV, maxi statunitense di 74 piedi che nel 2000 aveva coperto il percorso in 12 giorni 16h 49'.
Il 31 maggio 2015, Maserati taglia la linea del traguardo a Shanghai stabilendo il nuovo record della Rotta del Tè, vale a dire la tratta da San Francisco a Shanghai, solcata a metà dell'800 per fini commerciali, 21 giorni, 19 ore, 32' 54" è il tempo impiegato da Maserati per percorrere la distanza. Si tratta di un nuovo record ratificato dal World Sailing Speed Record Council, l'organismo internazionale che certifica i migliori tempi di percorrenza delle imbarcazioni moderne sulle rotte storiche.
Il 29 dicembre 2015 Maserati VOR 70 taglia in quarta posizione la linea del traguardo della 71ª edizione della Rolex Sydney Hobart Yacht Race, una delle più dure regate internazionali. Maserati percorre le 628 miglia che separano l'Australia dalla Tasmania in 2 giorni 22h 54' 33". A tagliare per primo il traguardo della regata è il 100 piedi statunitense Comanche, dietro di lui l'australiano Ragamuffin 100 e lo statunitense Rambler 88.
Nel 2016 Soldini e il suo team, al termine di un triennio con il monoscafo Maserati VOR 70, passano al multiscafo: il trimarano MOD 70 Maserati Multi70.
Il 24 ottobre 2016 a bordo di Maserati Multi70, taglia primo il traguardo della 37ª Rolex Middle Sea Race con un tempo di 2 giorni, 1 ora, 25 minuti e 1 secondo, stabilendo il nuovo primato di riferimento dei multiscafi della regata maltese, e battendo di poco più di 10 ore il precedente record (2 giorni, 11 ore, 29 minuti e 41 secondi), stabilito nel 2015 da Phaedo3.
Il 3 dicembre 2016 Maserati Multi70 taglia il traguardo della terza edizione della RORC Transatlantic Race, concludendo la sua prima regata oceanica al secondo posto nella categoria multiscafi in un tempo di 7 giorni, 8 ore, 44 minuti e 23 secondi.
Il 22 febbraio 2017, Maserati Multi70 chiude al secondo posto la nona edizione della RORC Caribbean 600 Race con un tempo di 1 giorno, 9 ore, 53 minuti e 55 secondi, solo 13 minuti più lungo del tempo del trimarano americano Phaedo3.
L'11 luglio 2017, Giovanni Soldini, a bordo del trimarano oceanico, conclude la Transpac Race da Los Angeles a Honolulu in terza posizione con un tempo di 4 giorni, 12 ore, 48 minuti e 55 secondi. La collisione con un oggetto galleggiante non identificato distrugge il timone di destra di Maserati Multi70 compromettendo le sue possibilità di gareggiare per la vittoria.
Il 23 febbraio 2018, porta a termine la Hong-Kong - Londra a bordo del trimarano Maserati Multi70 in 36 giorni, 2 ore, 37 minuti e 2 secondi, riducendo di ben 5 giorni il precedente record della traversata, fissato dall'equipaggio di Gitana 13 in 41 giorni, 21 ore, 26 minuti e 34 secondi. Un risultato raggiunto grazie all'esperienza dell'equipaggio (a bordo, oltre a Giovanni Soldini, gli esperti velisti Guido Broggi, Sébastien Audigane, Oliver Herrera Perez e Alex Pella) e grazie alle prestazioni del trimarano Maserati Multi70, capace di solcare l'oceano fino a 644 nm/24h. Si segnala inoltre, durante la regata, la rottura del timone di destra, che ha costretto l'equipaggio ad uno stop forzato per rimettere in sesto l'imbarcazione, e dunque ad una perdita di tempo che ha influito negativamente sul tempo totale di percorrenza.
A ottobre 2018, sempre a bordo di Maserati Multi70, Soldini partecipa alla 39ª edizione della Rolex Middle Sea Race, tagliando per primo il traguardo dopo 2 giorni, 11 ore, 54 minuti e 58 secondi.
Il 1º dicembre 2018, a bordo di Maserati Multi70, taglia al primo posto il traguardo della quinta edizione della RORC Transatlantic Race, con un tempo di 6 giorni, 18 ore, 54 minuti e 34 secondi.
A febbraio 2019, Giovanni Soldini partecipa alla undicesima edizione della RORC Caribbean 600, chiudendo la regata al primo posto e stabilendo il nuovo record per i multiscafi: 1 giorno, 6 ore e 49 minuti.
Dopo più di due anni che Maserati Multi70 non tornava in Italia, il 17 ottobre 2020 Giovanni Soldini partecipa con il trimarano alla 41ª edizione della Rolex Middle Sea Race e conquista la Line Honours tagliando il traguardo dopo 2 giorni, 8 ore, 31 minuti e 31 secondi. Dietro a Maserati Multi70, con 15 minuti di distacco, termina la gara il gemello MOD 70 Mana capitanato dallo skipper Brian Thompson.
A marzo 2021, dopo alcuni mesi di manutenzione nei cantieri di La Spezia, Giovanni Soldini ritorna in mare con Maserati Multi70 e registra due nuovi record di velocità, da Monaco a Saint Tropez in 2 ore, 25 minuti e 44 secondi, e da Monaco a Porto Cervo in 7 ore, 50 minuti e 44 secondi.[10] Durante la primavera, conquista altri tre record nel canale della Manica: Plymouth-La Rochelle (12 ore, 15 minuti e 21 secondi), il record della Manica da Cowes a Dinard (4 ore, 30 minuti e 49 secondi) e il record sulla rotta originale del Fastnet (23 ore, 51 minuti e 16 secondi), diventando il primo velista a percorrere la tratta in meno di 24 ore.
Nel 2022 con l'equipaggio di Maserati Multi70, conquista la Line of Honour della RORC Transatlantic Race e conclude al secondo posto la RORC Caribbean 600; nel Mediterraneo vince la Regata dei Tre golfi e si qualifica terzo alla Rolex Middle Sea Race.
A inizio 2023 partecipa nuovamente con Maserati Multi70 alla RORC Transatlantic Race vincendo la regata e stabilendo il nuovo record di velocità in 5 giorni, 5 ore, 46 minuti e 26 secondi.[11] All’attività sportiva affianca un importante programma di trasformazione del trimarano e nel 2023 compie il primo giro del mondo con impianto full electric navigando in autonomia energetica totale.
Nel 2024 annuncia la sua separazione da Maserati, siglando un nuovo accordo con Ferrari[12]. In qualità di Team Principal, Giovanni Soldini si occuperà dello sviluppo di una nuova imbarcazione all'avanguardia sul piano tecnologico e della performance.[13]
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