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Gignod (pron. fr. AFI: [ʒiɲo], Gignaud in grafia antica omofona, Dzegnoù in patois valdostano[4]) è un comune italiano sparso di 1 718 abitanti[1], che si estende tra la Valpelline e la Valle del Gran San Bernardo, due valli laterali della Valle d'Aosta.
Gignod comune | |
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(IT) Comune di Gignod (FR) Commune de Gignod | |
Panorama di Gignod | |
Localizzazione | |
Stato | Italia |
Regione | Valle d'Aosta |
Provincia | Non presente |
Amministrazione | |
Capoluogo | Le Plan-du-Château |
Sindaco | Gabriella Farcoz (lista civica Vivre Gignod) dall'11-5-2015 |
Lingue ufficiali | Francese, italiano |
Territorio | |
Coordinate del capoluogo | 45°47′N 7°18′E |
Altitudine | 988 m s.l.m. |
Superficie | 25,98 km² |
Abitanti | 1 718[1] (31-12-2020) |
Densità | 66,13 ab./km² |
Frazioni | Arliod, Arsanières, Buthier, La Bédégaz, Caravex, La Caou, Chambavaz, Le Champex, Champ-Long, Champ-Lorençal, Champorcher, Le Château, Le Châtelair, La Chériéty, Chez-Courtil, Chez-Henry, Chez-Percher, Chez-Roncoz, Chez-Roux, Chez-Sentin, Clémencey, La Clusaz, La Colière, La Condéminaz, Les Côtes, Cré, Les Croux, La Faverge, Les Fiou, La Forge, Le Gorrey, Lexert, Les Maisonnettes, Meylan, La Minchettaz, Mont-Joux, Le Moré, Le Moulin, Pierre-Besse, Le Petit-Quart, Le Plan-du-Château (capoluogo), Plan–Meylan, La Côte-du-Planet, Le Planet, La Ressaz, Rovin, Roisod, Savin, Seissinod, Tercinod, Valcartey, Variney, Véclos, Véfan, Alpe-Ronc, Ronc-Parmé, Rebiache, Peroula, Pleyère |
Comuni confinanti | Allein, Aosta, Doues, Étroubles, Roisan, Saint-Oyen, Saint-Pierre, Saint-Rhémy-en-Bosses, Sarre |
Altre informazioni | |
Cod. postale | 11010 |
Prefisso | 0165 |
Fuso orario | UTC+1 |
Codice ISTAT | 007030 |
Cod. catastale | E029 |
Targa | AO |
Cl. sismica | zona 3 (sismicità bassa)[2] |
Cl. climatica | zona F, 3 505 GG[3] |
Nome abitanti | (FR) Gignoleins |
Patrono | sant'Ilario |
Giorno festivo | 13 gennaio |
Cartografia | |
Posizione del comune di Gignod all'interno della Valle d'Aosta | |
Sito istituzionale | |
In inverno le temperature sono particolarmente rigide. La Valpelline è conosciuta localmente come Combe Froide (in francese) o Coumba fréda (in patois), cioè "valle fredda".
Il toponimo Gignod potrebbe derivare dal nome latino di persona Gennius con l'aggiunta del suffisso -od che indica possesso[6].
Da Gignod, in epoca romana, passava la via delle Gallie, strada romana consolare fatta costruire da Augusto per collegare la Pianura Padana con la Gallia.
In epoca fascista, il comune fu accorpato a quello di Aosta.
Lo stemma e il gonfalone del comune di Gignod sono stati concessi con decreto del presidente della Repubblica del 19 settembre 1993.[7]
«Cinque punti di rosso equipollenti a quattro d'argento; al capo d'argento, caricato dell'aquila bicipite di nero, con entrambe le teste coronate all'antica, dello stesso. Ornamenti esteriori da Comune.[8]»
Lo stemma comunale riproduce, con il capo d'argento anziché d'oro, il blasone della casata dei Pallavicino. Tra la fine dell'Ottocento e gli inizi del Novecento il comune fece occasionalmente uso dello stemma dei nobili De Gignod (o De Gignio), cosignori del luogo, citati in vari documenti tra il 1281 e il 1409, che portavano: d'oro al castello turrito di due pezzi e merlato alla guelfa, il tutto di rosso, murato di nero e aperto del campo, cimato da un corvo di nero, passante sulla cortina.[9]
Il gonfalone è un drappo partito di bianco e di nero.
Abitanti censiti[14]
In Frazione Capoluogo, nella "Maison des associations", ha sede la biblioteca comunale.
A carnevale, di grande interesse la sfilata delle Landzette, le maschere tradizionali della Coumba Freida. Tali maschere sono ispirate alla divisa delle truppe napoleoniche, che seminarono il terrore al loro passaggio nel maggio del 1800. Per esorcizzare questo evento, la popolazione della Coumba Freida, la zona della Valpelline e della Valle del Gran San Bernardo, ha elaborato nei secoli una coloratissima parodia delle divise militari dell'epoca, e il giorno del carnevale percorrono tutti i comuni delle due vallate in maniera estremamente chiassosa e festosa.
Per quanto riguarda l'artigianato, importante è la lavorazione del legno finalizzata alla realizzazione di vari oggetti, tra i quali scatole e armadietti.[16]
Fa parte dell'Unité des Communes valdôtaines Grand-Combin.
Di seguito è presentata una tabella relativa alle amministrazioni che si sono succedute in questo comune.
Periodo | Primo cittadino | Partito | Carica | Note | |
---|---|---|---|---|---|
8 luglio 1985 | 26 maggio 1990 | Ovando Vallet | Union Valdôtaine | Sindaco | [17] |
26 maggio 1990 | 7 febbraio 1991 | Virgilio Borre | Union Valdôtaine | Sindaco | [17] |
7 febbraio 1991 | 25 febbraio 1993 | Attilio Fassin | Union Valdôtaine | Sindaco | [17] |
30 marzo 1993 | 29 maggio 1995 | Sergio Jovial | Union Valdôtaine | Sindaco | [17] |
29 maggio 1995 | 18 giugno 1998 | Ennio Pastoret | Union Valdôtaine | Sindaco | [17] |
18 giugno 1998 | 8 maggio 2000 | Claudio Brédy | Union Valdôtaine | Sindaco | [17] |
8 maggio 2000 | 9 maggio 2005 | Claudio Brédy | lista civica | Sindaco | [17] |
9 maggio 2005 | 24 maggio 2010 | Claudio Brédy | lista civica | Sindaco | [17] |
24 maggio 2010 | 11 maggio 2015 | Riccardo Farcoz | lista civica | Sindaco | [17] |
11 maggio 2015 | in carica | Gabriella Farcoz | lista civica | Sindaco |
Il territorio di Gignod offre sentieri segnati per le escursioni e la mountain-bike; in inverno si può praticare lo scialpinismo e l'heliski.
In località Arsanières si trova un campo da golf a 9 buche.[18]
Rispetto agli sport popolari, Gignod è tra i comuni valdostani quello in cui la pétanque è maggiormente giocata.
Si gioca anche a fiolet e a rebatta, caratteristici sport tradizionali valdostani.[19]
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