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specie di pianta Da Wikipedia, l'enciclopedia libera
Geropogon hybridus Sch.Bip., 1850 è una pianta angiosperma dicotiledone della famiglia delle Asteraceae, unica specie del genere Geropogon L., 1763.[1][2][3]
Geropogon hybridus | |
---|---|
Barba di becco annua | |
Classificazione APG IV | |
Dominio | Eukaryota |
Regno | Plantae |
(clade) | Angiosperme |
(clade) | Mesangiosperme |
(clade) | Eudicotiledoni |
(clade) | Eudicotiledoni centrali |
(clade) | Superasteridi |
(clade) | Asteridi |
(clade) | Euasteridi |
(clade) | Campanulidi |
Ordine | Asterales |
Famiglia | Asteraceae |
Sottofamiglia | Cichorioideae |
Tribù | Cichorieae |
Sottotribù | Scorzonerinae |
Genere | Geropogon L., 1763 |
Specie | G. hybridus |
Classificazione Cronquist | |
Dominio | Eukaryota |
Regno | Plantae |
Divisione | Magnoliophyta |
Classe | Magnoliopsida |
Sottoclasse | Asteridae |
Ordine | Asterales |
Famiglia | Asteraceae |
Sottofamiglia | Cichorioideae |
Tribù | Cichorieae |
Genere | Geropogon |
Specie | G. hybridus |
Nomenclatura binomiale | |
Geropogon hybridus Sch.Bip., 1850 | |
Specie | |
(Vedi testo)
|
Il nome scientifico della specie è stato definito per la prima volta dal botanico Carl Heinrich Schultz (1805-1867) nella pubblicazione " Histoire Naturelle des Iles Canaries, ...Tome troisieme [Botanique] pt. 2. Phytographia Canariensis. Paris" ( Hist. Nat. Iles Canaries (Phytogr.) 2: 472) del 1850.[4] Il nome scientifico del genere è stato definito per la prima volta dal botanico Carl Linnaeus (1707-1778) nella pubblicazione " Species Plantarum, Edition 2" ( Sp. Pl., ed. 2. 2: 1109 ) del 1763.[5]
Habitus. L'habitus delle specie di queste piante è di tipo erbaceo annuale con superfici sia glabre o mollemente pubescenti. La forma biologica è terofita scaposa (T scap), ossia in generale sono piante erbacee che differiscono dalle altre forme biologiche poiché, essendo annuali, superano la stagione avversa sotto forma di seme e sono munite di asse fiorale eretto e spesso privo di foglie. Altezza massima: 2 - 4 dm. Tutta la pianta è glauca e più o meno glabra. I fusti sono eretti e a sezione cilindrica. Gli organi interni di queste piante contengono lattoni sesquiterpenici.[6][7][8][9][10][11][12]
Foglie. Le foglie lungo il fusto sono sessili e disposte in modo alterno; quelle basali sono rosulate e amplessicauli. La lamina è continua con forme da lineari (graminiformi) a lanceolate strette, apici acuti e base attenuata. Il contorno è intero. I margini sono continui o dentati. La superficie è glabra o tomentosa. Le venature sono parallele (quella centrale è molto prominente). Dimensione delle foglie: larghezza 3 mm; lunghezza 60 – 80 mm.
Infiorescenza. Le infiorescenza sono composte da capolini solitari ma frondosi, per lo più peduncolati, omogami e radiati; sono composti da un involucro cilindrico glabro, formato da 7 - 9 brattee embricate in una serie sola che fanno da protezione al ricettacolo sul quale s'inseriscono i fiori ligulati. Le brattee hanno forme da lineari a lanceolate; a volte possono essere connate. Il ricettacolo è piatto, leggermente peloso. Diametro del capolino: 3 – 5 cm.
Fiori. I fiori sono tetra-ciclici (ossia sono presenti 4 verticilli: calice – corolla – androceo – gineceo) e pentameri (ogni verticillo ha in genere 5 elementi). I fiori sono inoltre ermafroditi e zigomorfi.
Frutti. I frutti sono degli acheni con pappo. Gli acheni, ristretti all'apice, hanno delle striature longitudinali (alcuni sono alati). La superficie glabra o con ghiandole (raramente è sericea). Non è presente il carpoforo; mentre all'apice dell'achenio è presente un becco più lungo dell'achenio stesso. Il pappo negli acheni più interni è piumoso per morbide proiezioni laterali (pappo fimbriato); negli acheni esterni il pappo è formato da 5 setole scabre. Il pappo è inserito in un anello cartilagineo all'apice dell'achenio. Lunghezza degli acheni: 16 – 25 mm. Lunghezza del pappo: 13 – 15 mm.
La famiglia di appartenenza di questa voce (Asteraceae o Compositae, nomen conservandum) probabilmente originaria del Sud America, è la più numerosa del mondo vegetale, comprende oltre 23.000 specie distribuite su 1.535 generi[17], oppure 22.750 specie e 1.530 generi secondo altre fonti[18] (una delle checklist più aggiornata elenca fino a 1.679 generi)[19]. La famiglia attualmente (2021) è divisa in 16 sottofamiglie.[1][9][10]
Questo genere appartiene alla sottotribù Scorzonerinae della tribù Cichorieae (unica tribù della sottofamiglia Cichorioideae). In base ai dati filogenetici la sottofamiglia Cichorioideae è il terz'ultimo gruppo che si è separato dal nucleo delle Asteraceae (gli ultimi due sono Corymbioideae e Asteroideae).[1] La sottotribù Scorzonerinae è il secondo clade che si è separato dalla tribù.[10]
La tribù Scorzonerinae è individuata dai seguenti principali caratteri:[9]
All'interno della sottotribù sono stati individuati diversi cladi, alcuni in posizione politomica. Il genere di questa voce, da un punto di vista filogenetico, si trova in una posizione centrale e con il genere Tragopogon forma un "gruppo fratello".[11]
I caratteri distintivi per le specie di questo genere ( Geropogon) sono:[9]
Si differenzia inoltre dal vicino genere Tragopogon in quanto gli acheni esterni sono privi di anello e il pappo è formato da peli semplici o scabri.[12]
Il numero cromosomico delle specie di questo genere è: 2n = 12 o 14 (diploide).[9]
Sono elencati alcuni sinonimi per questa entità:[2]
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