Francesco Foscari
65° doge della Repubblica di Venezia, dal 1423 al 1457 / Da Wikipedia, l'enciclopedia encyclopedia
Caro Wikiwand AI, Facciamo breve rispondendo semplicemente a queste domande chiave:
Puoi elencare i principali fatti e statistiche su Francesco Foscari?
Riassumi questo articolo per un bambino di 10 anni
Francesco Foscari (Venezia, 19 giugno 1373 – Venezia, 1º novembre 1457) è stato il 65º doge della Repubblica di Venezia.
«Io voio andar zoso [giù] per quella scala per la quale ascesi in dogado[1]»
Francesco Foscari | |
---|---|
Ritratto del doge Francesco Foscari eseguito da Lazzaro Bastiani | |
Doge di Venezia | |
In carica | 15 aprile 1423 – 22 ottobre 1457 |
Predecessore | Tommaso Mocenigo |
Successore | Pasquale Malipiero |
Nascita | Venezia, 19 giugno 1373 |
Morte | Venezia, 1º novembre 1457 (84 anni) |
Sepoltura | Basilica di Santa Maria Gloriosa dei Frari, Venezia |
Dinastia | Foscari |
Coniugi | Maria Priuli "dal Banco" Marina Nani |
Figli | dieci figli[2], tra cui Jacopo (1416-1457)[3] |
Religione | Cattolicesimo |
Il suo dogato fu il più lungo nella storia di Venezia (oltre 34 anni, dal 15 aprile 1423 al 22 ottobre 1457), fu caratterizzato dalla maggiore espansione territoriale della storia marciana, riunendo sotto una sola legislazione tutto il Veneto, il Friuli e una grossa parte della Lombardia (c.d. "Domini di Terraferma") e venne interrotto non dal suo decesso ma dalle macchinazioni del Consiglio dei Dieci che lo costrinse all'abdicazione[N 1].
La reggenza del Foscari fu caratterizzata da guerre continue (le trentennali "Guerre di Lombardia" contro il Ducato di Milano e l'avvio di scontri sistematici con i Turchi, impadronitisi di Costantinopoli nel 1453), lotte interne tra le grandi famiglie e numerose calamità naturali come la siccità (1424), le molte "acque alte"[4], la gelata della Laguna (1431)[5] che paralizzò la città per mesi, il terremoto (1451)[6] e infine la peste che gli uccise tutti i figli maschi tranne Jacopo (1416-1457)[3]. Fu lui a ribattezzare e ristrutturare la famosa Ca' Foscari sul Canal Grande, oggi sede dell'omonima Università[7].
Scomparso pochi giorni dopo la fine del suo regno, nella sua orazione funebre, Bernardo Giustinian ne rammentò "la forma ben fatta ed eminente del corpo, la grazia del volto, la maestà e la salute prospera", l'eloquenza e la cultura umanistica.[8]