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Eurydochus bracteatus Maguire & Wurdack, 1958 è una specie di pianta della famiglia delle Asteraceae. Questa specie è anche l'unica del genere Eurydochus Maguire & Wurdack, 1958.[1][2][3]
Eurydochus bracteatus | |
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Classificazione APG IV | |
Dominio | Eukaryota |
Regno | Plantae |
(clade) | Angiosperme |
(clade) | Mesangiosperme |
(clade) | Eudicotiledoni |
(clade) | Eudicotiledoni centrali |
(clade) | Superasteridi |
(clade) | Asteridi |
(clade) | Euasteridi |
(clade) | Campanulidi |
Ordine | Asterales |
Famiglia | Asteraceae |
Sottofamiglia | Stifftioideae |
Tribù | Stifftieae |
Genere | Eurydochus Maguire & Wurdack, 1958 |
Specie | E. bracteatus |
Classificazione Cronquist | |
Dominio | Eukaryota |
Regno | Plantae |
Divisione | Magnoliophyta |
Classe | Magnoliopsida |
Sottoclasse | Asteridae |
Ordine | Asterales |
Famiglia | Asteraceae |
Sottofamiglia | Stifftioideae |
Tribù | Stifftieae |
Genere | Eurydochus |
Specie | E. bracteatus |
Nomenclatura binomiale | |
Eurydochus bracteatus Maguire & Wurdack, 1958 |
Le specie di questa voce sono alberi (o alberelli).[4][5][6][7][8][1]
Le foglie lungo il caule sono a disposizione alternata usualmente in agglomerati terminali all'apice dei rami. La forma delle lamine è semplice, intera con contorno più o meno largamente ellittico o oblanceolato. Le stipole sono assenti.
Le infiorescenze sono composte da capolini discoidi, solitari e subterminali. I capolini, omogami, sono formati da un involucro a forma da emisferica a campanulata, composto da brattee (o squame) all'interno delle quali un ricettacolo fa da base ai fiori (da 40 a 50). Le brattee disposte 6 - 8 serie subuguali in modo embricato sono di vario tipo con forme da ovate a lanceolate. Il ricettacolo, ampio e convesso, è nudo.
I fiori sono tetra-ciclici (ossia sono presenti 4 verticilli: calice – corolla – androceo – gineceo) e pentameri (ogni verticillo ha 5 elementi). I fiori sono ermafroditi, actinomorfi (raramente possono essere zigomorfi) e fertili. In genere i fiori centrali sono bisessuali e tubulosi; quelli periferici sono ligulati e sterili.
I frutti sono degli acheni con pappo. La forma dell'achenio è più o meno cilindrica con 10 coste e con superficie glabra o sparsamente setosa. Il pericarpo può essere di tipo parenchimatico, altrimenti è indurito (lignificato) radialmente. Il capopodium (il ricettacolo alla base del gineceo) ha delle forme anulari o brevemente cilindriche. I pappi, formati da 2 - 3 serie di setole barbate, sono fragili e decidui, sono direttamente inseriti nel pericarpo o connati in un anello parenchimatico posto sulla parte apicale dell'achenio e sono più corti della corolla e colorati di bronzo. L'endosperma è del tipo cellulare.
La specie di questa voce si trova in Brasile e Venezuela.[2]
La famiglia di appartenenza di questa voce (Asteraceae o Compositae, nomen conservandum) probabilmente originaria del Sud America, è la più numerosa del mondo vegetale, comprende oltre 23.000 specie distribuite su 1.535 generi[10], oppure 22.750 specie e 1.530 generi secondo altre fonti[11] (una delle checklist più aggiornata elenca fino a 1.679 generi)[12]. La famiglia attualmente (2021) è divisa in 16 sottofamiglie.[1][7][8]
Il genere Eurydochus appartiene alla tribù Stifftieae della sottofamiglia Stifftioideae. Nell'ambito della tribù questo genere appartiene al clade denominato "Gongylolepis Clade" formato dai seguenti generi: Achnopogon, Duidaea, Eurydochus, Glossarion, Gongylolepis, Neblinaea, Quelchia e Salcedoa. Il "Gongylolepis Clade" insieme al "Hyaloseris Clade" formano un "gruppo fratello" e rappresentano il "core" della tribù.[13][14]
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