Enrico Rocchi
generale italiano Da Wikipedia, l'enciclopedia libera
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Enrico Rocchi (Roma, 1850 – Roma, 14 febbraio 1933) è stato un generale italiano.
Enrico Rocchi | |
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Nascita | Roma, 1850 |
Morte | Roma, 14 febbraio 1933 |
Dati militari | |
Paese servito | Regno d'Italia |
Forza armata | Regio Esercito |
Corpo | Genio |
Anni di servizio | 1872-1912 |
Grado | generale di divisione |
Guerre | Guerra italo-turca |
Studi militari | Scuola di Guerra |
Pubblicazioni | Enrico Rocchi, Le fonti storiche dell'architettura militare, Roma, Officina Poligrafica editrice, 1908. |
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Sottotenente del Genio nel 1874, frequentò successivamente la scuola di guerra. Divenuto tenente colonnello per meriti eccezionali, fu promosso colonnello nel 1902[1]. Capo ufficio all'Ispettorato generale del genio, nel 1906 fu direttore del genio a Roma. Promosso maggior generale nel 1908, fu comandante territoriale del genio a Bologna e poi a Roma e nel 1910 passò nuovamente all'Ispettorato generale del genio. Inviato in Libia nel 1912 nell'ambito della Guerra italo-turca, fu collocato in ausiliaria quello stesso anno. Nel 1923 fu promosso generale di divisione nella riserva.[2]
Fu autore di molti saggi ed articoli di carattere militare, e di una monumentale opera dedicata alla storia delle fortificazioni militari. Fu il principale progettista dei forti di seconda generazione, i cosiddetti "forti modello Rocchi" (es. forte Poerio a Gambarare di Mira nei pressi di Venezia, e forte San Marco nei pressi di Caprino Veronese).[3]
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