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comune italiano Da Wikipedia, l'enciclopedia libera
Challand-Saint-Victor (fr. AFI: [ʃalɑ̃ sɛ̃ viktɔʁ] - Tchallan in patois valdostano, z'undra Tschallanh nella variante walser Töitschu[5]) è un comune italiano di 550 abitanti della Valle d'Aosta che si trova in Val d'Ayas.
Challand-Saint-Victor comune | |
---|---|
(IT) Comune di Challand-Saint-Victor (FR) Commune de Challand-Saint-Victor | |
Veduta | |
Localizzazione | |
Stato | Italia |
Regione | Valle d'Aosta |
Provincia | Non presente |
Amministrazione | |
Capoluogo | Ville |
Sindaco | Michel Savin (lista civica Tchalàn - Avenir et continuité) dal 10-5-2015 |
Lingue ufficiali | Francese, italiano |
Territorio | |
Coordinate del capoluogo | 45°41′N 7°42′E |
Altitudine | 744 m s.l.m. |
Superficie | 25 km² |
Abitanti | 550[1] (31-12-2020) |
Densità | 22 ab./km² |
Frazioni | Abaz, Champeille, Châtaignères, Isollaz, Nabian, Sizan, Targnod, Verval, Ville (sede comunale), Viran[2] |
Comuni confinanti | Arnad, Challand-Saint-Anselme, Émarèse, Issime, Montjovet, Verrès |
Altre informazioni | |
Cod. postale | 11020 |
Prefisso | 0125 |
Fuso orario | UTC+1 |
Codice ISTAT | 007014 |
Cod. catastale | C594 |
Targa | AO |
Cl. sismica | zona 3 (sismicità bassa)[3] |
Cl. climatica | zona F, 3 321 GG[4] |
Nome abitanti | (FR) Challandins |
Patrono | Saint Victor de Soleure |
Giorno festivo | 30 settembre |
Cartografia | |
Posizione del comune di Challand-Saint-Victor all'interno della Valle d'Aosta | |
Sito istituzionale | |
Challand-Saint-Victor è il primo comune che si incontra risalendo la Val d'Ayas a partire da Verrès.
La zona era abitata fin dalla preistoria, come testimonia la presenza di un dolmen presso il col d'Arlaz, a 1029 m s.l.m., che collega la bassa val d'Ayas alla valle centrale nel comune di Montjovet.
Il 26 giugno 1928, col regio decreto n. 1088, il comune era stato unito a quello di Challand-Saint-Anselme, sotto il nome unico di Challant, in seguito italianizzato in Villa Sant'Anselmo (Ville è il nome del capoluogo di Challand-Saint-Victor, mentre sant'Anselmo è il santo patrono della parrocchia del comune di Challand-Saint-Anselme); il 12 settembre 1946, col decreto n. 9469 del Presidente del Consiglio della Valle, l'illustre storico Federico Chabod, il comune è stato nuovamente ricostituito con il nome di Challant-Saint-Victor (con la "t" finale).
L'attuale denominazione (con la "d" finale) è del 1976.
Occorre precisare che i due toponimi "Challant" et "Challand" sono omofoni secondo le regole di pronuncia della lingua francese.
Lo stemma comunale e il gonfalone sono stati concessi con decreto del Presidente della Giunta Regionale del 29 marzo 2004.[7]
Lo stemma riprende il blasone della famiglia Challant, visconti d'Aosta, attestati nella regione sin dalla fine dell'XI secolo.
Il gonfalone è un drappo partito di rosso e d’argento.
La chiesa parrocchiale, che conserva al proprio interno un crocefisso del XV secolo.
Il territorio comunale è percorso da interessanti sentieri naturalistici: il comune è attraversato dal torrente Evançon, che forma una cascata spettacolare presso Isollaz, la cascata di Isollaz (pron. "Isòlla").
Una seconda cascata, chiamata cascata di Orbeillaz, si trova lungo il percorso naturalistico del Ru d'Arlaz, al confine con Challand-Saint-Anselme, percorrendo il quale si arriva ad un curioso monolite naturale detto Flambeau d'Arlaz.[10]
Sul territorio è presente una delle più importanti aree protette valdostane, la Riserva naturale Lago di Villa (in francese, Réserve naturelle du lac de Ville), unico luogo in Valle d'Aosta in cui è presente la Ninfea ed è stato riconosciuto in data 20 dicembre 2012 "Meraviglia Italiana"[11].
Le Brenghe de Builey (Bringues de Builey) sono un monumento naturale riconosciuto con legge regionale e Formazioni Boschive di Protezione, nella frazione omonima.[12]
Abitanti censiti[13]
Come in molti comuni valdostani anche nel comune di Challand-Saint-Victor si produce energia idroelettrica. La Centrale idroelettrica di Isollaz, in gestione alla CVA, sfrutta le acque dei torrenti Evançon, Lavasey e Graine.[14]
Importante è la lavorazione del legno finalizzata alla realizzazione di vari oggetti, tra i quali gli zoccoli tipici denominati sabot.[15]
Fa parte dell'Unité des Communes valdôtaines Évançon.
Di seguito è presentata una tabella relativa alle amministrazioni che si sono succedute in questo comune.
Periodo | Primo cittadino | Partito | Carica | Note | |
---|---|---|---|---|---|
23 maggio 1965 | 6 luglio 1990 | Normino Malcuit | Democrazia Cristiana | Sindaco | [16] |
6 luglio 1990 | 29 maggio 1995 | Mario Gianino | Partito Liberale Italiano | Sindaco | [16] |
29 maggio 1995 | 8 maggio 2000 | Piergiorgio Bertacco | lista civica | Sindaco | [16] |
8 maggio 2000 | 9 maggio 2005 | Piergiorgio Bertacco | lista civica | Sindaco | [16] |
9 maggio 2005 | 24 maggio 2010 | Roberto Malcuit | lista civica | Sindaco | [16] |
24 maggio 2010 | 11 maggio 2015 | Gabriella Minuzzo | lista civica | Sindaco | [16] |
21 maggio 2015 | in carica | Michel Savin | lista civica | Sindaco | [16] |
Sul col d'Arlaz è presente un campo per giocare a tzan e rebatta, caratteristici sport tradizionale valdostano. In particolare, in questo comune è presente una sezione di tsan.[17]
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