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cardinale e arcivescovo cattolico italiano (1921-2015) Da Wikipedia, l'enciclopedia libera
Carlo Furno (Bairo, 2 dicembre 1921 – Roma, 9 dicembre 2015) è stato un cardinale e arcivescovo cattolico italiano.
Carlo Furno cardinale di Santa Romana Chiesa | |
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Ardere et lucere | |
Incarichi ricoperti |
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Nato | 2 dicembre 1921 a Bairo |
Ordinato presbitero | 25 giugno 1944 dal vescovo Paolo Rostagno |
Nominato arcivescovo | 1º agosto 1973 da papa Paolo VI |
Consacrato arcivescovo | 16 settembre 1973 dal cardinale Paolo Bertoli |
Creato cardinale | 26 novembre 1994 da papa Giovanni Paolo II |
Deceduto | 9 dicembre 2015 (94 anni) a Roma |
Il cardinale Carlo Furno è nato a Bairo, in diocesi di Ivrea, il 2 dicembre 1921 ed è cresciuto ad Agliè, sempre in provincia di Torino, dove è stato cittadino onorario.[1] Suo padre si chiamava Giuseppe e sua madre Maria Bardesono.
Ha frequentato le scuole elementari ad Agliè, il ginnasio nel collegio vescovile di Ivrea.
Nel 1938 ha iniziato gli studi di filosofia e proseguito quelli di teologia nel seminario vescovile di Ivrea, terminando la sua formazione sacerdotale con l'ordinazione presbiterale avvenuta il 25 giugno 1944, in piena guerra. Ha svolto il suo apostolato nella diocesi come vice parroco di Ozegna per tre anni. Ha frequentato quindi per un anno la Facoltà di Teologia dell'allora Pontificio Ateneo Salesiano della Crocetta in Torino, per poi trasferirsi a Roma dove, alunno del Pontificio Seminario Romano per gli Studi Giuridici, ha seguito i corsi della Facoltà di Diritto ottenendo il dottorato in utroque iure nel 1953.
Compiuto nel frattempo il biennio come alunno della Pontificia Accademia Ecclesiastica, è stato inviato nel luglio dello stesso anno prima come addetto e poi come segretario alla nunziatura apostolica in Colombia passando poi, dopo quattro anni, a quella in Ecuador, quindi dopo tre anni alla delegazione apostolica in Gerusalemme. Nel settembre del 1962 ha preso servizio presso la Segreteria di Stato, nell'allora Prima Sezione, dove ha lavorato per undici anni, insegnando nel contempo stile diplomatico alla Pontificia Accademia Ecclesiastica dal 1966 al 1973.
Il 1º agosto 1973 papa Paolo VI lo ha nominato arcivescovo titolare di Abari e nunzio apostolico in Perù. Ha ricevuto l'ordinazione episcopale in Agliè il 16 settembre dello stesso anno. Il 25 novembre 1978 papa Giovanni Paolo II, da poco eletto successore di Pietro, lo ha trasferito come nunzio apostolico in Libano, in una terra duramente provata dalla guerra.
Il 21 agosto 1982 è stato nominato nunzio apostolico in Brasile, dove è rimasto circa dieci anni fino a quando, il 15 aprile 1992, è stato richiamato a Roma come nunzio apostolico in Italia, incarico mantenuto fino al novembre del 1994. Papa Giovanni Paolo II lo ha innalzato alla dignità cardinalizia nel concistoro del 26 novembre 1994, del titolo di Sant'Onofrio.
Dal 16 dicembre 1995 al 27 giugno 2007 è stato gran maestro dell'Ordine Equestre del Santo Sepolcro di Gerusalemme. Dal 23 maggio 1996 al novembre 1998 è stato delegato pontificio per la Patriarcale Basilica di San Francesco in Assisi. Dal 29 settembre 1997 al 27 maggio 2004 è stato arciprete della Patriarcale Basilica Liberiana di Santa Maria Maggiore.
Il 9 dicembre 2015, all'età di 94 anni, è morto in un ospedale romano dove era ricoverato a seguito di una caduta.[2][3]
Le esequie si sono tenute l'11 dicembre alle ore 16.15 all'altare della Cattedra della basilica di San Pietro. La liturgia esequiale è stata celebrata dal cardinale Angelo Sodano, decano del Collegio cardinalizio. Al termine della celebrazione papa Francesco ha presieduto il rito dell'ultima commendatio e della valedictio. La salma è stata poi tumulata nella cappella di san Carlo della basilica di Santa Maria Maggiore.[4]
La genealogia episcopale è:
La successione apostolica è:
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