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comune italiano Da Wikipedia, l'enciclopedia libera
Besana in Brianza (Besána in dialetto brianzolo e semplicemente Besana fino al 1864) è un comune italiano di 15 477 abitanti[1] della provincia di Monza e della Brianza in Lombardia.
Besana in Brianza comune | |
---|---|
Stazione di Besana | |
Localizzazione | |
Stato | Italia |
Regione | Lombardia |
Provincia | Monza e Brianza |
Amministrazione | |
Sindaco | Emanuele Pozzoli (Lega e liste civiche) dal 27-5-2019 |
Territorio | |
Coordinate | 45°42′N 9°17′E |
Altitudine | 335 m s.l.m. |
Superficie | 15,76 km² |
Abitanti | 15 477[1] (30-4-2024) |
Densità | 982,04 ab./km² |
Frazioni | Calò, Cazzano, Montesiro, Valle Guidino, Vergo Zoccorino, Villa Raverio, Pobiga, Fonigo, Mighinzano, Brugora, Naresso, Casaglia |
Comuni confinanti | Briosco, Carate Brianza, Casatenovo (LC), Correzzana, Monticello Brianza (LC), Renate, Triuggio |
Altre informazioni | |
Cod. postale | 20842 |
Prefisso | 0362 |
Fuso orario | UTC+1 |
Codice ISTAT | 108008 |
Cod. catastale | A818 |
Targa | MB |
Cl. sismica | zona 3 (sismicità bassa)[2] |
Cl. climatica | zona E, 2 608 GG[3] |
Nome abitanti | Besanesi |
Patrono | Santa Caterina |
Giorno festivo | 25 novembre |
Cartografia | |
Posizione del comune di Besana in Brianza nella provincia di Monza e della Brianza | |
Sito istituzionale | |
Situata a 336 metri sul livello del mare è la città della provincia alla maggiore altitudine.
La città di Besana in Brianza si trova nella parte centrale della Brianza, ha una superficie di 16 km² ed una altitudine di 336 m s.l.m., la minima è di 244 e la massima di 379, la più alta dell'intera provincia. Il territorio è interamente collinare, formato da un promontorio di origine morenica ed è attraversato da diversi corsi d'acqua di piccola portata affluenti del Lambro.
Distanze dai principali capoluoghi:
Il clima è di tipo temperato continentale. Gli inverni sono abbastanza piovosi e rigidi, le mezze stagioni umide, brevi e miti e le estati afose e temporalesche.
Il toponimo "Besana" deriva dal cognome latino Besius o Baedius, a cui poi è stato aggiunto il suffisso -ana. "In Brianza" specifica l'area geografica. Molto spesso la preposizione IN viene omessa erroneamente nello scrivere od enunciare il nome della città.
Le prime notizie storiche relative a Besana in Brianza, risalgono al 69 d.C. con il ritrovamento di lapidi con iscrizioni romane, rinvenute in frazione Valle Guidino alla fine dell'Ottocento, che testimoniano l'esistenza di un luogo di culto e un saltus (pascolo), appartenenti a Virginio Rufo, generale romano conquistatore della Gallia.
Nel periodo delle invasioni barbariche il territorio di Besana cadde nell'incuria a causa dello spadroneggiare degli invasori; con l'avvento del feudalesimo si riformarono i centri abitati attorno ai castelli, eretti dalle famiglie feudatarie sulle alture brianzole.
A Besana si insediarono i Da Besana, nobile famiglia milanese, che furono per almeno tre secoli feudatari della pieve di Agliate oltre il Lambro. Da questa famiglia uscì Gariberto, divenuto arcivescovo di Milano nell'anno 919. La famiglia ritornò a Milano in epoca comunale e sulle rovine del castello furono costruite le abitazioni della famiglia Riboldi, che nel frattempo qui si era insediata.
Il comune di Besana aveva variato il nome con l'aggiunta "In Brianza" in seguito ad una deliberazione del consiglio comunale in data 20 ottobre 1863 a cui fece seguito l'apposito decreto reale. Attorno alle chiese si formarono le comunità autonome di Besana, Montesiro, Valle Guidino, Cazzano, Villa Raverio, Vergo Zoccorino e Calò, che rimasero indipendenti sino al 1869, quando per decreto di Vittorio Emanuele II re d'Italia, furono unificate in un solo comune, con il nome di Besana in Brianza. Da allora le frazioni hanno mantenuto una propria fisionomia dal punto di vista culturale.
Lo stemma è stato riconosciuto con decreto del capo del governo del 30 dicembre 1928.[4]
«D'argento, al castello, torricellato di due pezzi, di rosso, merlato alla ghibellina, aperto e finestrato del campo, murato di nero. Ornamenti esteriori da Città.»
Lo stemma civico deriva da quello dell'antica Comunità di Besana Inferiore, riprodotto a pagina 321 del volume I dello Stemmario Cremosano del 1673. Secondo alcuni studiosi, prima del riconoscimento di quello attuale, il Comune faceva uso di uno stemma in cui era raffigurato un castello con due torri, merlato alla ghibellina, sormontato da un'aquila e sostenuto da una testa d'angelo con due ali, probabile variante dello stemma dell'antica famiglia Da Besana (de Bexana), miniato a pagina 18 v. bis del Codice Carpani.[5]
Il gonfalone, concesso con D.P.R. del 17 dicembre 1953, è un drappo di bianco.[6]
Il castello di Besana, del quale restano solamente dei resti, sorgeva nella parte più elevata di Besana Inferiore (all'epoca vi erano due comuni distinti) e doveva occupare quasi tutta l'altura. Il castello si presume sia stato abbattuto, almeno parzialmente, dal popolo intorno al 1200. Successivamente gli stabili furono ricostruiti conservando gran parte delle grosse muraglie antiche. Nel cortile di via Gariberto, si vedono gli stabili ricostruiti intorno al 1500 e nella parte interna di uno dei fabbricati vi sono dei muri dello spessore di metri 1,40 cm. Il complesso degli stabili forse comprendeva tutto il gruppo fra le vie Busa, Viarana e Provinciale.
Nella frazione Valle Guidino si trova il cosiddetto Sasso del Guidino, un masso erratico di dimensioni rilevanti almeno quanto la sua importanza geologica, in quanto indica la latitudine più bassa a cui si è spinta l'ultima grande glaciazione.
Villa Fossati, nella frazione Rigola, fu edificata nel 1618 da Giovanni Antonio e da suo figlio Giovanni Ambrogio della nobile famiglia Riva di Brianza, una delle più antiche di Milano, insieme all’annessa chiesetta dedicata alla Madonna della Neve in cui sono tumulati i resti di Teresa Borri (coniugata Stampa in prime nozze), seconda moglie di Alessandro Manzoni. Passò poi alla famiglia dei Marchesi Fossati de Regibus e poi a don Carlo San Martino che vi costituì un istituto benefico, oggi Scuola Paritaria. Il nucleo storico è costituito da un fabbricato a L disposto su tre piani. Rilevante è il parco per le numerose specie arboree presenti che lo rendono importante dal punto di vista paesaggistico. Nei pressi la cappella dei morti di San Giorgio.
A Besana nella frazione di Vergo Zoccorino, al confine con Briosco, è presente il rinomato "Magico Ciliegio" ovvero il ciliegio selvatico più grande d'Italia (alto circa 24 metri e il tronco con un diametro di 3) che è stato catalogato come un monumento nazionale. Il Ministero delle Politiche Agricole nel 2018 inserisce il maestoso ciliegio nell’elenco dei 2.400 alberi monumentali d’Italia. Questo albero durante la fioritura in primavera è luogo di veri e propri pellegrinaggi per apprezzarne i sontuosi colori.
Abitanti censiti[9]
Secondo i dati ISTAT, al 31 dicembre 2016 la popolazione straniera residente era di 785 persone, pari al 5,1% di tutti i residenti. Le nazionalità maggiormente rappresentate in base alla loro percentuale sul totale della popolazione residente erano:[10]
Feste e sagre popolari di Besana in Brianza:
La Biblioteca Civica "Peppino Pressi" di Besana in Brianza fa parte del Sistema Bibliotecario BrianzaBiblioteche.
La città è sede di Besana Marching Band (detta anche BmB), una marching band che fa parte dell'associazione Corpo Musicale Santa Cecilia. BmB, nata nel 1993, è una delle tre formazioni italiane a partecipare ai campionati europei DCE. Nel 2009 ha partecipato al Festival di Sanremo e recentemente si è esibita in Casa Ferrari a Maranello. La BmB inoltre partecipa attivamente alla realizzazione del Festival Bandistico Internazionale un evento musicale non competitivo che raccoglie centinaia di musicisti nella “città della musica” provenienti da tutto il mondo.
Oltre alle 7 frazioni, nel territorio comunale si trovano anche altre località:
La città è attraversata dal Viale J. F. Kennedy che la collega, a ovest, a Carate e quindi Monza, a est a Merate e Lecco.
La città dispone di fermate ferroviarie poste sulla linea Monza-Molteno-Lecco, dalla quale transita il Besanino, storico treno che prende il nome proprio dal comune di Besana:
Sindaci dall'Unità d'Italia:
Periodo | Primo cittadino | Partito | Carica | Note | |
---|---|---|---|---|---|
1870 | 1889 | Cesare Redaelli | Sindaco | ||
1890 | 1899 | Giacomo Magretti | Sindaco | ||
1899 | 1902 | Cesare Redaelli | Sindaco | ||
1902 | 1911 | Gian Franco Cagnoni | Sindaco | ||
1911 | 1911 | Carlo Silvestri | Comm. prefettizio | ||
1911 | 1912 | Luigi Negrinelli | Sindaco | ||
1912 | 1920 | Adriano Viganò | Sindaco | ||
1920 | 1920 | Felice Ferrero | Comm. prefettizio | ||
1920 | 1920 | Icilio Mazzoni | Comm. prefettizio | ||
1920 | 1926 | Ernesto Colombo | Sindaco | ||
1927 | 1928 | Ernesto Colombo | Podestà | ||
1928 | 1929 | Mario Utz | Comm. prefettizio | ||
1930 | 1930 | Giovanni Mori | Comm. prefettizio | ||
1930 | 1939 | Carlo Negrinelli | Podestà | ||
1939 | 1939 | Adolfo Vagnarelli | Comm. prefettizio | ||
1939 | 1943 | Silvio Coggi | Podestà | ||
1943 | 1944 | Luigi Viganò | Comm. prefettizio | ||
1944 | 1945 | Alberto Cappellini | Comm. prefettizio | ||
1945 | 1945 | Virginio Pozzi | Sindaco | ||
1945 | 1946 | Guido Masseroni | Sindaco | ||
1946 | 1951 | Adriano Viganò | Sindaco | ||
1951 | 1964 | Giovanni Crippa | Sindaco | ||
1965 | 1968 | Angelo Citterio | Sindaco | ||
1968 | 1975 | Giuseppe Crippa | Sindaco | ||
1975 | 1980 | Giuseppe Giovenzana | Sindaco | ||
1980 | 1995 | Giovanni Riva | Sindaco | ||
1995 | 2004 | Antonio Mauri | Sindaco | ||
2004 | 2009 | Sergio Gianni Cazzaniga | Lista civica | Sindaco | |
2009 | 2014 | Vittorio Gatti | PDL-Lega Nord-UDC | Sindaco | |
2014 | 2019 | Sergio Gianni Cazzaniga | PD-Liste civiche | Sindaco | |
2019 | Emanuele Pozzoli | Lega-Liste civiche | Sindaco |
La città di Besana in Brianza è rappresentata calcisticamente dalla Società Besana A.S.D. Fortitudo la cui prima squadra attualmente milita nel campionato di Prima Categoria della Lega Nazionale Dilettanti. La Besana Fortitudo vanta inoltre numerose formazioni del settore giovanile.
La città di Besana in Brianza ha un centro sportivo comunale, attualmente gestito da Polisportiva Besanese[11].
Sport praticati:
Da diversi anni è in progetto la costruzione di una piscina comunale come ampliamento del pre esistente centro sportivo, ma ad oggi nessuna opera è stata ancora compiuta.
Villa Raverio, frazione di Besana, è il paese natale di Demetrio Albertini, ex calciatore di Milan, Padova, Atletico Madrid, Lazio, Atalanta e Barcellona, nonché della Nazionale, pluricampione d'Europa con i Rossoneri e attuale presidente del settore tecnico della FIGC.
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