Il lavoro dell'attore va di pari passo con quello che sei. Il mio scopo è quello di cercare di essere il più tranquilla possibile, di liberarmi del bisogno di essere accettata a tutti i costi e di cercare di essere un semplice mezzo. Un mezzo unico.[1]
Mi è capitato di soffrire molto: alla fin fine, era una mia scelta. Sapevo a cosa andavo incontro, non mi è mai successo di dire: «Oddio, non avevo capito». Ho permesso a qualcuno di farmi del male perché avevo bisogno di quell’esperienza. Mi è servito per riconoscere l'amore dopo.[2]
Intervista di Paola Piacenza, iodonna.it, 5 giugno 2014.
Desdemona che si vede pura, rigorosa, innamorata e pronta a morire per amore, compie un peccato di superbia. Se fosse stata un po’ meno sicura del proprio amore!
Carmelo Bene già aveva messo in scena un Otello bellissimo in cui Desdemona era una scema totale, non vedeva quel che le stava succedendo, perché troppo presa da sé e dalla propria idea dell'amore.
Se il tuo destino è quello di incontrare grandi visioni, grandi autori, prima o poi arriveranno. Ma la vita ci chiede di cambiare prima di tutto noi stessi nel profondo e solo misurandosi con gli ostacoli questo può succedere.
↑ Dall'intervista di Giulia Tellini, Complice di una visione, drammaturgia.fupress.net, 27 giugno 2006.