concetto filosofico Da Wikiquote, il compendio di citazioni gratuito
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Citazioni sull'Uno come tema filosofico.
A guardarlo non lo vedi, | di nome è detto l'Incolore. | Ad ascoltarlo non lo odi, | di nome è detto l'Insonoro. | Ad afferrarlo non lo prendi, | di nome è detto l'Informe. | Questi tre non consentono di scrutarlo a fondo, | ma uniti insieme formano l'Uno. |[...]| È la figura che non ha figura, | l'immagine che non ha materia: | è l'indistinto e l'indeterminato. | Ad andargli incontro non ne vedi l'inizio, | ad andargli appresso non ne vedi la fine. | Attieniti fermamente all'antico Tao | per guidare gli esseri di oggi | e potrai conoscere il principio antico. | È questa l'orditura del Tao. (Lao Tzu)
Ci sforziamo di raggiungere il buono e il bello, ma al tempo stesso afferriamo anche il malvagio e il brutto, poiché nel pleroma essi formano un tutt'uno col buono e col bello. (Carl Gustav Jung)
Congiungimenti sono intero e non intero, concorde discorde, armonico disarmonico, e da tutte le cose l'uno dall'uno tutte le cose. (Eraclito)
Da questo possiamo inferire una essere la omniforme sustanza, uno essere il vero ed ente, che secondo innumerabili circostanze e individui appare, mostrandosi in tanti e sí diversi suppositi. (Giordano Bruno)
Il Medesimo è soprasostanzialmente eterno, invariabile, rimane sempre in se stesso, è sempre nella stessa maniera e si mantiene ugualmente presente a tutte le cose, collocato egli stesso per se stesso e da se stesso stabilmente e interamente nei bellissimi confini di un'Identità soprasostanziale, senza cambiamento, senza perdita, inflessibile, invariabile, non mescolato, immateriale, semplicissimo, senza bisogno, senza crescita, senza diminuzione, senza nascita: non nel senso che non sia ancora creato o che sia incompiuto [...] ma congiunge gli esseri gli uni con gli altri, in quanto abbondante e causa di identità che contiene in antecedenza in sé, alla stessa maniera, anche le cose contrarie secondo una sola ed unica Causa sovraeminente di tutte l'identità. (Pseudo-Dionigi l'Areopagita)
In effetti, tutto dipende dall'uno e deriva da esso, nonostanteche tutte le cose sembrino separate e siano considerate molte. Considerate insieme, tuttavia, esse sono un'unità, o piuttosto una duplicità, a partire dalla quale e dalla quale tutte le cose sono state fatte: vale a dire, la materia, da cui esse sono state fatte, e la volontà di colui il cui decreto le rende differenti le une dalle altre. (Ermete Trismegisto)
In quel tempo non v'era la morte né la non-morte, nessun segno che distinguesse la notte dal giorno. L'Uno respirava sereno, autosufficiente, senza null'altro che esistesse. (Ṛgveda Saṃhitā)
In realtà, non esiste né la verità né l'errore, né il sì né il no, né una qualsivoglia distinzione, dal momento che tutto – anche due cose fra loro opposte – è Uno. (Zhuāngzǐ)
L'Amato mio è trino, benché Uno, | poiché in essenza le persone sono | una Persona sola. (Ibn Arabi)
L'essere è ingenerato e imperituro, infatti è un intero nel suo insieme, immobile e senza fine. Né una volta era, né sarà, perché è ora insieme tutto quanto, uno, continuo. (Parmenide)
L'Uno non può essere una di quelle cose alle quali è anteriore: perciò non potrai chiamarlo Intelligenza. E nemmeno lo chiamerai Bene, se Bene voglia significare una tra le cose. (Plotino)
L'Uno rappresenta la vetta della coscienza mistica, che l'India ha sviluppato in seguito nella filosofia dell'advaita (non-dualità) e l'occidente nella teologia della Trinità. (Raimon Panikkar)
L'Uno si manifesta come due a causa delle nostre limitazioni, poiché non siamo in grado di vedere il Tutto. Nell'istante in cui riusciamo a vederlo, l'Uno appare come tale. La divisione non esiste nella realtà, ma nelle nostre conoscenze limitate. (Osho Rajneesh)
Laddove dualità, unità, e unità e dualità assieme sono egualmente manifeste, là è la [vera] unità. (Abhinavagupta)
Lo chiamano Indra, Mitra, Varuna, | Agni o il celeste uccello solare Garutmat, | I veggenti chiamano in molti modi ciò che è Uno; | parlano di Agni, Yama. Matarisvan. (Ṛgveda Saṃhitā)
Lo Spirito, invece, è tutto; Egli serra in sé la universalità delle cose, immobilmente, allo stesso posto; ed Egli è, unicamente; e questo è è sempre; il sarà non ci sarà mai; ed anche nell'allora Egli è, poiché non v'è neppure il passato: non vi è certo lì una qualche cosa che sia trascorsa, ma tutto vi persiste immobile, perpetuamente, poiché è identico ed ama, per così dire, che il suo essere duri in quello stesso stato. (Plotino)
Ma questa semplice unità è divenuta; non è più. Mutata la sua essenza, essa si è frantumata completamente e totalmente verso il mondo del molteplice. Dio è morto e la sua morte fu la vita del mondo. (Philipp Mainländer)
Per chi ascolta non me, ma il lógos, sapienza è intuire che tutte le cose sono Uno, e l'Uno è tutte le cose. (Eraclito)
Poiché tutto è pura unità, ogni dualità è qui inconcepibile, per cui non ha senso dire io e tu. L'interminabile scala della creazione si snoda attraverso infiniti io e noi, e per questo è così facile cadere dai suoi gradini. (Farid al-Din 'Attar)
Preserva l'Uno dimorando nelle due anime: | sei capace di non farle separare? (Lao Tzu)
Quando un uomo vede che tutti gli esseri separati esistono nell'Uno, che Si è espanso nei molti, allora si fonde con Brahman. (Bhagavadgītā)
Tutte le cose derivano da sempre dall'Uno, dal Logos dell'Uno; così tutte le cose sono state create dall'Uno, in conformità. (Ermete Trismegisto)
Tutte le cose sono reciprocamente intrecciate, il loro legame è sacro e quasi nessuna cosa è estranea ad un'altra. Si trovano, infatti, armonicamente ordinate e insieme danno ordine e bellezza al medesimo mondo. E quest'ultimo è unico, formato da tutte le componenti, unico è il dio che le attraversa tutte quante, unica la sostanza e unica la legge, la ragione comune a tutti i viventi intelligenti, unica la verità, se è vero che una sola è la perfezione dei viventi aventi medesima natura e partecipanti alla medesima ragione. (Marco Aurelio)
Una, dico, è la possibilità assoluta, uno l'atto, una la forma o anima, una la materia o corpo, una la cosa, uno lo ente, uno il massimo ed ottimo; il quale non deve posser essere compreso; e però infinibile e interminabile, e per tanto infinito e interminato, e per conseguenza inmobile. (Giordano Bruno)
Verremo tutti giudicati, grandi e piccoli, dopo il nostro paradiso di delizie, dopo la felicità che non è tutto, voglio dire, che non è il grande Tutto, cioè Niente. Verremo mescolati, verremo fusi sino all'Uno, Uno Solo, il grande Uno cosmico che presto farà posto allo Zero infinito di Dio. (Antonin Artaud)