Tel chi el telùn, spettacolo teatrale del 1999 di Aldo, Giovanni & Giacomo.
- Giovanni: Mission. Impossible.
Giacomo: È il mio pane! [Giovanni gli tira un ceffone]
- Giovanni [con i capelli lunghi]: Giacomo, non noti niente?
Giacomo: ...Ti sei fatto crescere i baffi?
- Giacomo: Aldo! Cos'è successo, Aldo??
Aldo: Eh, "cos'è successo, cos'è successo"...Stavo prelevando nel bar-bancomat, ho sbagliato il codice...e sono stato risucchiato!
- Figlio (Giacomo): Senti papà, ma quando...quando diventerò forte e possente come te?
Eletto (Aldo): Figlio mio, è tutto qui [indica la testa] Il nostro corpo non è nient'altro che la casa della nostra anima.
Figlio (Giacomo): Vuoi dire che vivo in un monolocale?
Eletto (Aldo): Forse sei rimasto chiuso nel tinello.
Figlio (Giacomo): Che fai, babbo? Mi offendi?
Eletto (Aldo): E come potrei offenderti? C'ha già pensato Madre Natura!
- Chi osa interrompere il sonno di Pdor?? Il grande Pdor! Figlio di Kmer, della tribù di Istarr! Della terra desolata del Kfnirr! Uno degli ultimi sette saggi: Bvururr, Ghaner, Astaparing, Ezuzar, Parahn, Fususs e Taring! Eh?! Pdor! Colui che era, colui che è stato e colui che sempre sarà...ciucia chi e ciucia là...eh? Pdor! Colui il quale ha inseguito e ha sconfitto i demoni Semm, che ora vagano per il mondo domandandosi: "ma numm, chi Semm?" [rivolto a Giacomo] Avvicinati tu, oh uomo dalla forma gnomica, e ricordati che sei al cospetto di Pdor! Colui il quale è sceso nelle sacre acque del lago Pff'N'iuhurr, tra le ninfe Pff'Nigherals, e lì ha assaggiato il mitico cibo degli Dei: la PIADEINA! [rivolto a Aldo] Avvicinati tu, oh uomo dalla terra dei fichi d'India, e ricordati che sei al cospetto di Pdor! Colui il quale ha amato le Mille Dee, tra cui la Dea Berta: la Dea dalla gamba aperta! Pdor, il GRANDE Pdor!!Che ha visto i Mille Draghi alati Ghazis, Uh'Rar, Parihn e Pha'Remm..!(Pdor (Giovanni))
- Pdor (Giovanni) [dettando]: "Io sono Pdor, figlio di Kmer, della tribù di Istar. E sono colui che può leggere nel presente, nel passato, e anche nel congiuntivo". Hai scritto?
Eletto (Aldo) [scolpendo]: Ho finito adesso la I di "Io". Ora per fare la O io batto sempre in un punto, tu mi giri veloce attorno e viene una O precisa precisa.
Figlio (Giacomo): Non è possibile, babbo! C'ho le babbole sotto ai piedi, mi fanno male...!
Eletto (Aldo): Mii! Tutto tua madre sei quando fai così!! Faccio io il giro, va'! Voi non sapete fare niente! Famiglia di fannulloni!
Figlio (Giacomo): Senti chi parla!
- Questo qua è un cane intelligentissimo! Sa che basta dirgli "Diablo, fa' la cuccia!"... Lui prende chiodi e martello, fa una cuccia bellissima, barocca... (Giovanni)
- Giacomo: Senta, però... dica una cosa, ma... Di che razza è questo cane?
Giovanni: Questo qua è un cane da caccia. E' un incrocio tra uno spinone e un segugio.
Giacomo: Uno "Spinugio"?
Giovanni: No...Purtroppo è venuto fuori un "Segone"...
Il leone e la gazzella
- Giacomo: Guarda cosa ho trovato sul parabrezza della macchina. Leggi un po'.
Aldo: Stai calmo.
Giacomo: Guarda, leggi, leggi...
Giovanni: Ogni mattina in Africa quando sorge il sole una gazzella si sveglia. Sa che dovrà correre più del leone o verrà uccisa. Ogni mattina in Africa quando sorge il sole un leone si sveglia e sa che dovrà correre più della gazzella o morirà di fame. Ogni mattina in Africa non importa che tu sia un leone o una gazzella, l'importante è che cominci a correre.[1]
Aldo: Però Bella!
Giovanni: Beh non è brutta!
Giacomo: Bella 'sta roba.
Aldo: È bellissima non bella. E se io gliela dicessi?
Giacomo: Al pubblico.
Aldo: Sì, per evitare di lasciare il buco?
Giovanni: Beh, è un'idea. Ma te la ricordi? Non è facile.
Aldo: Che ci vuole. Ogni mattina prima c'è la gazzella, stessa frase poi c'è il leone. E dopo non importa che... l'importante... che ci vuole? [...] [Aldo fa l'ingresso sul palco]
Aldo: Ehm... [Rivolto a Giacomo e Giovanni dietro al palco] Dov'è il posto?
Giovanni e Giacomo: In Africa!
Giovanni: Porco Giuda, in Africa! E' la prima cosa!
Aldo: In Africa, ogni mattina, quando sorge il sole... una gazzella muore.
Giovanni: [Suggerendo] No, si sveglia!
Aldo: Ehm... Si sveglia... già morta.
Giovanni: Come "già morta"?!
Aldo: Perché non stava tanto bene il giorno prima e allora...
Giacomo: Ma non è vero!
Aldo: "Mi sveglio già morta… perché devo prendere… ehm… chissà cosa mi hanno dato da mangiare ieri!".
Giovanni: [Suggerendo] Il leone!
Aldo: Vabbé comunque. E qui c'è la prima parentesi che finisce perché poi c'è la seconda che si lega alla prima, mi sa. In Africa ogni mattina quando sorge il sole un leone si sveglia e appena si sveglia comincia a correre per evitare di fare la fine della gazzella del giorno prima. Solo che quando comincia a correre vede la gazzella morta del giorno prima e dice: "ma che cosa corro a fare stamattina? La gazzella è già qua! Vabbé visto che ci sono ci tiro due smozzicate per mangiare". Intanto da lontano si avvicinano il... la iena e lo sciacallo...
Giacomo: Ma non c'è la iena e lo sciacallo!
Aldo: ...che arrivano e dicono: "Ma scusa leone, ma stamattina non si corre?" "Ma no perché c'è la gazzella" "Ma ci siamo allenati tutta la settimana e mi sono comprato anche la tutina nuova". Però la morale. C'è una morale?! Non è importante che tu sia un armadillo o un pavone, l'importante è che se muori me lo dici prima.[2][3]
Scuola di siciliano
- Signore e signori. È venuto il momento culturale della serata. Vorremo presentarvi stasera un corso di lingue. Perché? Perché oggi più che mai è importantissimo sapere più di una lingua. Stasera noi ve ne daremo l'opportunità. Il nostro corso di lingue ha per titolo "Non vedo. Non sento. Ma parlo". Dovrebbe... dovrebbe arrivare qui con noi il professor Cataldo, che è un professore di madre lingua... e padre ignoto purtroppo... Ecco io farò alcune frasi e il professore gentilmente le tradurrà per voi. (Giovanni)
- Aldo: Ho parlato con lei per telefono?
Giovanni: Sì, ha parlato con me.
Aldo: Per telefono ha una voce più giovanile.
Giovanni: La tengo un po' più alta.
- Giacomo: Professor, sorry. Are you ready? Are you ready?
Giovanni: Se ha portato delle radio, magari per l pubblico...
Aldo: Sono qui per un altro motivo.
Giacomo: Professor, do you translate for us? Do you translate for us?
Giovanni: Ah, "se ha dei letti per transessuali"...però...
Aldo: Sono qui - per un altro - motivo...
Giacomo: Ahah! Pleasure to meet you. Pleasure to meet you.
Giovanni: "Piacerebbe metterglielo", però...
- Giovanni: Seconda frase.
Giacomo: Question number two.
Giovanni: Una frase che capita spesso di sentir dire e di dover dire.
Giacomo: ...Yes?
Giovanni: Questa frase si svolge in mezzo al traffico...
Giacomo: In the traffic.
Giovanni: Nei parcheggi...
Giacomo: In the parking
Giovanni: Sui marciapiedi...
Giacomo: On the marciapaisis
Giovanni: Ma va là, va là, va là!
Giacomo: Let's go, let's go, let's go!
Busto Garolfo Cops (Scuola di Polizia) 1
- Sputatevi, sputatevi! Intanto il crimine serpeggia! (Capitano Tiger (Giovanni))
- Capitano Tiger (Giovanni): Agente, passo avanti e nome in codice!
Sugar (Giacomo): Sugar!
Capitano Tiger (Giovanni): Non sento!
Sugar (Giacomo): Sugar!!
Capitano Tiger (Giovanni): Bravo! Passo indietro. Agente, passo avanti e nome in codice!
Dexter (Aldo): Dexter.
Capitano Tiger (Giovanni): Non sento!
Dexter (Aldo): Dexter!
Capitano Tiger (Giovanni): Non sento!
Dexter (Aldo): Dexter!
Capitano Tiger (Giovanni): Più forte!
Dexter (Aldo): Dexter!
Capitano Tiger (Giovanni): Grida! [il nome]
Dexter (Aldo): [grida a squarciagola]
Capitano Tiger (Giovanni): Che cos'hai nel cervello Dexter, criceti?! Eh?!
- Capitano Tiger (Giovanni): Allora, disporsi a parallelepipedo. Anzi no! A cono rovesciato!
[Dexter (Aldo) e Sugar (Giacomo) si mettono vicini con le braccia in alto] Che cos'è questa roba qui?
Dexter (Aldo): E' un cono a due gusti, capitano.
Capitano Tiger (Giovanni): E che gusti sarebbero? Eh?
Dexter (Aldo): [indicando Sugar (Giacomo) e sé stesso] Puffo e terroncino!
Busto Garolfo Cops (Scuola di Polizia) 2
- Avanti, agenti! Dexter! E Sugar! At-ti! Distanza! [Dexter (Aldo) e Sugar (Giacomo) si sputano l'un l'altro per allontanarsi] Teste disabitate! Eh?? At-ti! (Capitano Tiger (Giovanni))
- Capitano Tiger (Giovanni): Allora, esercitazione. Ha chiamato il preside del liceo Einstein perché la scuola è stata occupata da ragazzi facinorosi, eh! Allora, vediamo... [cantilenando e scegliendo chi interrogare] Sotto il ponte di baracca c'è Pierin che fa la cacca... Dexter! Come agiamo?
Dexter (Aldo): Sì, ma a lui mai?! Sempre sotto il ponte di baracca ci devo essere io?!
Capitano Tiger (Giovanni): Dexter! Bas-ta! La scuola è stata occupata! Come agiamo?
Dexter (Aldo): Allora, mi mimetizzo da studente...
Capitano Tiger (Giovanni): Bene...
Dexter (Aldo): E mi metto una parrucca con i capelli lunghi.
Capitano Tiger (Giovanni): Dexter, è 30 anni che gli studenti non hanno i capelli lunghi! Adesso vanno in giro rasati, come Ronaldo!
Dexter (Aldo): Vabbè, allora mi metto una parrucca da... da pelato... e faccio finta di non avere i capelli.
Capitano Tiger (Giovanni): La stai già provando, eh?
- Dexter (Aldo): Prendo il motorino di mio figlio, metto in moto, sgaso a tutta manetta e parto! Solo che poi il motorino comincia a girare in tondo!
Capitano Tiger (Giovanni): Per quale motivo?
Dexter (Aldo): Perché mi sono dimenticato di togliere il blocca-sterzo! E... e...comincio a girare in tondo..in to..in to... e investo passeggini! Investo nonni, nonni in carriola! Eehh... suocere....vecchie zebre, scimmie, giraffe, armadilli...!
Capitano Tiger (Giovanni): Ma dove abiti, Dexter?!
Dexter (Aldo): Ehh...in centro, Capitano...
- Dexter, cos'hai in testa?? Procioni?? Eh?? (Capitano Tiger (Giovanni))
- Capitano Tiger (Giovanni): Sugar, come agiamo?
Sugar (Giacomo): Appena ricevo la chiamata dell'occupazione mi precipito giù per le scale in divisa anti-studentesca.
Capitano Tiger (Giovanni): E com'è questa divisa?
Sugar (Giacomo): Jeans, giubbotto di pelle e scarponcini di una misura più lunghi.
Capitano Tiger (Giovanni): Per quale motivo?
Sugar (Giacomo): Perché non mi dovranno far male in punta quando li prenderò a calci nel culo!
Capitano Tiger (Giovanni): Bravo Sugar!
Sugar (Giacomo): Perché questi ragazzotti di 18 anni non hanno mai fatto niente nella vita, mentre io a 18 anni avevo già 10 anni di contributi e un principio d'ernia per via della vanga che mi aveva messo in mano mio padre il giorno che mi era caduto il primo dentino!
Capitano Tiger (Giovanni): Da noi arriva il topino...
Sugar (Giacomo): Invece da noi sono legnate e vanghe in mano!
- Sugar (Giacomo): Arrivo nei pressi della scuola e vedo un ragazzo con l'orecchino e la cresta. Gli faccio ingoiare l'orecchino e con la cresta cancello tutti i murales che ci sono sulla scuola!
Capitano Tiger (Giovanni): Ma non ci son murales sulla scuola...
Sugar (Giacomo): Li faccio e poi li cancello!
Capitano Tiger (Giovanni): Bravo Sugar!
Il controllore
- Aldo: Non c'è bisogno che tira, non è che scappo!
Giovanni: Eh, intanto hai allungato il passo!
Aldo: Ho allungato il passo perché c'ho la gamba più lunga...
Giovanni: Eehh sì, "la gamba più lunga"...Mi faccia vedere il biglietto, se ce l'ha.
Aldo: Ce l'ho. Se non ce l'ho, l'ho perso.
Giovanni: Se l'ha perso le farò la contravvenzione, va bene?
Aldo: Non ho capito "le farò", perché mette le mani avanti?
Giovanni: Che metto le mani avanti! Ho detto se non ce l'ha "le farò" futuro, la contravvenzione.
Aldo: Eh, se lo troverò "si rimangerà" anteriore.
Giovanni: Senta, non faccia lo spiritoso! Tiri fuori 'sto biglietto, se ce l'ha e la chiudiamo qui! Va bene?
Aldo: Ce l'ho. Se non ce l'ho, l'ho perso...
Giovanni: Ehh, andiamo avanti una vita, eh!
- Aldo: Vuole una sigaretta?
Giovanni: No, grazie.
Aldo: Guardi che non è mica per corromperla!
Giovanni: Ci mancherebbe che vuole corrompermi con una sigaretta!
Aldo: ...Vuole il pacchetto?
- Aldo: Questo qui è il bollo della macchina.
Giovanni: Eh, allora? Cosa mi interessa?
Aldo: Per farle capire che sono uno... che paga le cose. Non è che sono un defraudatore della società! C'è da pagare il bollo? Lo pago!
Giovanni: Eh! Bravo!
Aldo: C'è da pagare la luce? La pago! C'è da pagare la televisione, il canone della televisione? Lo pago! E non ho il televisore...
Giovanni: Ma non dica stupidate! Vabbè, ho già capito: il biglietto non ce l'ha, le faccio la contravvenzione!
Aldo: Ehh... forse... ehh...Può essere che sia questo.
Giovanni: 20 minuti per farlo saltar fuori?!
Aldo: E tanto lei che doveva fare? Doveva andare a una festa?
Giovanni: Comunque questo biglietto è pluritimbrato.
Aldo: Eh??
Giovanni: E' stato timbrato più volte questo biglietto.
Aldo: E si vede che l'ho pagato di più!
- Giovanni: Mi dia le sue generalità.
Aldo: In generale sto così e così.
- Giacomo: Cos'è successo qua?
Giovanni: Niente, non ha il biglietto.
Giacomo: Ahia, brutta, eh! Il biglietto bisogna averlo, eh! Gli dia una bella multina!
Giovanni: Senta, per favore, già è difficile, se viene qua anche lei è un disastro! Per favore!
- Giacomo: Non è che siam qua a perder tempo!
Giovanni: Per favore! Io non son qua a perder tempo, se lei ha da perder tempo vada a vedere gli scavi, per favore!
Giacomo: Un po' di rispetto per chi ha lavorato e ha fatto la guerra, eh!
Giovanni: Eh, basta però, adesso, eh! La guerra c'è stata, basta! Non è che tutti i giorni c'è la guerra!
- Giovanni: Cioè lei si chiama "Ajeje Brazorf"? Cioè la mamma marocchina e il papà serbocroato, eh? Ma non dica stupidate!
Aldo: E si vede che si sono... conosciuti...
Giovanni: Non ho proprio mai sentito "Ajeje, vammi a prendere le sigarette!" Mai sentito!
Aldo: Eh, neanch'io! Mio padre non fuma!
- Aldo: Ma porca miseria, m'hanno fregato il documento! Ma porca miseria! Adesso devo rifare... tutta la fila...!
Giovanni: Ma non dica stupidate! Le fregano il documento e le lasciano il porta-documento?!?
Aldo: E sono diventati bravissimi sono diventati!
Il viaggio
- Giovanni: Dai, sbrigati Giacomo, sennò non partiamo più!
Giacomo: Eh, non riesco a svegliarmi stamattina!
Giovanni: Eh, lo so, son le 6 di mattina, è prestino.
Giacomo: Ma mi spieghi perché dobbiam partire alle 6 per andare a fare uno spettacolo?!
Giovanni: Se dobbiamo andare a Pizzo Calabro ci vorrà il suo tempo, no?
Giacomo: Milano-Pizzo Calabro son ben 18 ore...
- Giovanni: Cioè non apri la portiera quando entri in macchina?! Eh?
Giacomo: Te l'avran ciulata ieri sera, cosa ne so io...
Giovanni: Sì, "ciulata iera sera"... E poi scusa, stai in piedi in macchina? Quando mai?
Giacomo: Eh! E' un Vanette questo qua!
Giovanni: Eh, "un Vanette"! A parte che tu stai in piedi anche nel 126...
Giacomo: Ha parlato Magic Johnson, ha parlato...
- Giovanni: Piuttosto telefona a Aldo che passiamo sotto casa a prenderlo e non è mai pronto.
Giacomo: Son stufo di fargli trovare la pappa pronta a quello lì.
Giovanni: Facciamogli uno scherzo.
Giacomo: Bravo! [compone un numero sul telefono] 74952... Ah no, scusa, scusa... Questo è il numero di tua sorella.
Giovanni: Te la faccio passare io la voglia di chiamare mia sorella, vedrai!
Giacomo: Eh, fagliela passare a lei la voglia a quell'infoiata! [compone il numero corretto] 8975321... enter!
Giovanni: "Enter"? Cos'è enter?
Giacomo: Per avviare la comunicazione, un po' come quando alzi la cornetta...
Giovanni: Ah. E quando metti giù? "Escher"?
- Aldo: Pronto?
Giacomo: Pronto?
Aldo: Sì, pronto??
Giacomo: Pronto??
Aldo: E pronto!?
Giacomo: Pronto??
Aldo: Vafanculo!
- Giovanni: ENNETER!
Aldo: Pronto?
Giovanni: Pronto? E' il signor Aldo Baglio?
Aldo: Sì, sono io.
Giovanni: Guardi, qui è la Guardia di Finanza.
Aldo: ...Ha sbagliato numero...
[Giovanni e Giacomo si mettono a ridere]
Giovanni: Scemo, siamo noi!
Giacomo: Siamo noi!
Aldo: Ma quanto siete cretini! Siete voi veramente? Mii, m'avete fatto prende una paura! Stavo già facendo il passaporto falso!
Giacomo: Ahahahahah!
Giovanni: Senti, fatti trovare giù che fra due minuti siamo lì.
Aldo: Sì, sono già giù.
Giovanni e Giacomo: Eh, "sono già giù"...
- Giacomo: Sì ma non è che possiamo star qui tre ore ad aspettarti, ciccio! Scendi...
Aldo: Eh, ho capito, un attimo! Finisco di mangiare la peperonata e scendo.
Giovanni: Peperonata alle 6 del mattino? Mezzogiorno, topi morti?
Giacomo: E digerisce tutto! Io invece faccio fatica a digerir il Philadelphia... E la rucola! Va' che la rucola è infida e bastarda, ti si pianta qua [indica lo stomaco]...
Aldo: Ehi ciccio! Vai dietro!
Giacomo: Cioè... Arriva, neanche saluta, "vai dietro"?! L'educazione?! L'hai dimenticata su in solaio, eh?!
Aldo: Che cosa cambia con l'educazione?
Giacomo: Le cose cambiano con l'educazione, caro mio!
Aldo: Se lo dici tu... Ciao, vai dietro!
- Giacomo: Scusa, puoi farti avanti un pelo per favore?
Aldo: Non sono ancora entrato e già parli?
Giacomo: E cosa faccio, te lo dico a Pizzo Calabro di andare avanti un pelo?? [Aldo si fa avanti di pochi centimetri col sedile] Ti ho chiesto di andare avanti un pelo per favore!
Aldo: Se è per questo, mi sono fatto avanti una parrucca!
Giacomo: Se è una parrucca delle tue, non ti sei mosso di un millimetro! Pensa te questo qua... Devi pregarlo per fare una roba! Non ho capito, ti dico di andare avanti, vai avanti...
Aldo: Guarda, per amore della pace, toh!! [Aldo si fa ancora avanti di pochi centimetri col sedile]
Giacomo: Ma perché mi devi prendere in giro?? Ti dico di andare avanti, vai avanti!
Aldo: Giovanni mi sono fatto già avanti due tocchi così!! Un altro tocco e faccio compagnia al radiatore!!!
Giacomo: Ma dai, Giovanni! Sto qui con le ginocchia in gola!
Giovanni: Vabbè, se non hai busto e culo non è colpa di nessuno... Fatti operare!
- ↑ Si tratta di un aneddoto africano dall'incerta attribuzione. Per approfondire vedi qui.
- ↑ Link youtube.
- ↑ Questo sketch viene ripreso nel film Così è la vita.