Sergio Matteucci (1931 – 2020), attore, doppiatore e conduttore radiofonico italiano.
- Ho fatto un po’ di pugilato nei novizi alla Borgo Patri di Roma. Avevo la boxe nel sangue. Anche con Rocky andavo a braccio. Finito l’incontro tra il protagonista e Apollo Creed sono stato applaudito e abbracciato dalla regia, dai fonici, dai tecnici per l’entusiasmo che avevo provocato in loro.[1]
- [Il lavoro di doppiaggio di Holly e Benji] I testi della telecronaca me li scrivevo da me, spesso andavo a braccio. Mi arrivava una traduzione dal giapponese, ma dovendo fare una telecronaca non potevo seguire sia il monitor che il leggio. Facevo il telecronista a tutti gli effetti. Dissi dunque alla Fininvest che non avrei potuto seguire le indicazioni della direzione perché mi facevano perdere troppo tempo. All'inizio mi dicevano ‘hai detto rete e qui è scritto gol’, o viceversa. Non avrei potuto continuare così[1]
- Nicolò Carosio, un genio. Conosciuto in Rai, una volta entrò nel mio ufficio e si inchinò, allora io mi alzai e mi inginocchiai. Di fronte a Carosio bisogna solo inginocchiarsi, il più grande radiotelecronista della storia italiana. Prima di lui non c’era stato nulla.[1]