Alle nove di sera la cucina è da considerarsi zona neutra, deserta come il teatro di una battaglia conclusa. I resti della cena sono stati riposti, avvolti dentro pezze di tela e sistemati nella ghiacciaia, accanto ai blocchi celesti che si comprano al mattino. Il tavolo è stato sparecchiato, i piatti lavati sgocciolano sul marmo del lavello. Soltanto l'odore del riso con l'uovo e la fontina, quel riso giallo che si appiccica al palato, restituisce la stanza alla sua funzione. C'è una pace intensamente precaria, pace di tutti filati via. (Lidia Ravera)
Avrei presto scoperto che per «mattino» zia Mame intendeva l'una del pomeriggio. Le undici erano «mattino presto», mentre le nove corrispondevano a «notte fonda». (Patrick Dennis)
Siccome si devo usci' de casa dopo e ventuno, il mio organismo percepisce la forza de gravità triplicata come su Giove. (Strappare lungo i bordi)