Maria Malloni, nota in teatro con il nome di Celia (1599 – dopo il 1627), attrice e poetessa italiana.
- Celia s'appella, e ben del Ciel nel volto
porta la luce e la beltà celeste;
ed oltre ancor, che come il Cielo è bella,
ha l'armonia del Ciel ne la favella. (Giovan Battista Marino)
- Ch'ella accoppiasse al grande valore artistico un'altrettale bontà dell'animo non pare: si sarebbe anzi portati a credere che avesse con le compagne di palcoscenico e di ruolo comune la diavoleria; scusata in parte dal fatto, che mai madre di comica spinse la petulanza, il pettegolezzo, la malignità, l'abbiettezza sì alto, come la madre di Maria, a cui s'aggiungeva poi come braccio destro delle sue male azioni un figliuolo, fior di canaglia, disperazione vera del povero direttore Flaminio Scala[1]. (Luigi Rasi)
- Costei certamente fu lo splendore de' Teatri, essendo ornata di bellezza, fornita di grazia; ed avendo l'ingegno così bene addottrinato nelle lettere; che comparve molte volte elegante Poetessa. (Francesco Saverio Bartoli)
- Viveva costei con fama di valorosa Commediante intorno il 1615 e si dilettava di belle Lettere, studiando i migliori Poeti, ed impiegando ogni giorno il suo talento in iscrivere concetti di vario genere, che poi sulla Scena le facevano molto onore. Resasi per tanto Comica famosa, e Letterata di qualche grido, mosse il celebre Cavaliere Gio. Battista Marino a lodarla nel suo maggior Poema, facendola comparire fra le Grazie ancelle di Venere. (Francesco Saverio Bartoli)
- ↑ Flaminio Scala (1552 – 1624), attore teatrale e comico italiano.