Le conseguenze dell'amore

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Titolo originale

Le conseguenze dell'amore

Lingua originale italiano
Paese Italia
Anno 2004
Genere drammatico
Regia Paolo Sorrentino
Sceneggiatura Paolo Sorrentino
Produttore Domenico Procacci, Nicola Giuliano, Francesca Cima
Interpreti e personaggi

Le conseguenze dell'amore, film italiano del 2004, regia di Paolo Sorrentino.

Incipit

La cosa peggiore che può capitare ad un uomo che trascorre molto tempo da solo è quella di non avere immaginazione. La vita, già di per sé noiosa e ripetitiva, diventa in mancanza di fantasia uno spettacolo mortale. Prendete questo individuo con il papillon: molte persone nel guardarlo si divertirebbero a congetturare sulla sua professione, sul tipo di rapporti che intrattiene con queste donne; io invece, vedo davanti a me solo un uomo frivolo. Io non sono un uomo frivolo, l'unica cosa frivola che possiedo è il mio nome: Titta Di Girolamo. (Titta Di Girolamo)

Frasi

Citazioni in ordine temporale.

  • Esiste nel mondo una specie di setta della quale fanno parte uomini e donne di tutte le estrazioni sociali, di tutte le età, razze e religioni: è la setta degli insonni, io ne faccio parte da dieci anni. Gli uomini non aderenti alla setta a volte dicono a quelli che ne fanno parte: "Se non riesci a dormire puoi sempre leggere, guardare la TV, studiare o fare qualsiasi altra cosa". Questo genere di frasi irrita profondamente i componenti della setta degli insonni. Il motivo è molto semplice; chi soffre d'insonnia ha un'unica ossessione: addormentarsi. (Titta Di Girolamo)
  • Ogni uomo ha un suo segreto inconfessabile. (Titta Di Girolamo)
  • Un famoso finanziere diceva che quando due persone conoscono un segreto, allora non è più un segreto[1]. Il mio segreto inconfessabile è questo [è eroinomane], e non è l'unico. Sulla droga la società civile tende a semplificare, distinguendo il mondo in tossicodipendenti e non tossicodipendenti. Questa separazione netta non tiene conto di situazioni intermedie molto diffuse, come la mia. Io faccio uso di eroina una volta alla settimana da 24 anni. Solo il mercoledì mattina e solo alle 10:00 in punto. Non ho mai, dico mai, fatto strappi alla regola. Non posso definirmi un tossicomane, non posso definirmi un uomo estraneo al problema della droga. Una volta all'anno vado a fare il lavaggio completo del sangue, è un procedimento molto costoso. Da quanto tempo Nitto Lo Riccio è latitante? 25-26 anni? Non ho mai visto in faccia l'uomo che mi procura l'eroina. Ho parlato con lui al telefono solo una volta. Si chiama Ludovico, un nome inadeguato per uno spacciatore. (Titta Di Girolamo)
  • Non bisogna mai smettere di avere fiducia negli uomini, Direttore, e il giorno che accadrà sarà un giorno sbagliato. (Titta Di Girolamo)
  • Progetti per il futuro: non sottovalutare le conseguenze dell'amore. (Titta Di Girolamo, appunto preso su un foglio)
  • La sfortuna non esiste. È un'invenzione dei falliti... e dei poveri. (Titta Di Girolamo)
  • Dino Giuffré è il mio migliore amico e basta! Quando si è stati amici una volta, lo si è per tutta la vita. (Titta Di Girolamo)
  • Tu sei sempre stato un uomo superficiale, anzi non sei neanche un uomo, sei soltanto un ragazzo. (Titta di Girolamo, al fratello Valerio)
  • Forse sedermi a questo bancone è la cosa più pericolosa che ho fatto in tutta la mia vita. (Titta Di Girolamo)
  • I timidi notano tutto, ma sono molto bravi a non farsene accorgere. (Titta Di Girolamo)
  • Se mi avesse ucciso mia madre, mi sentirei meno offeso. (Titta Di Girolamo)
  • Perdere ad Asso pigliatutto con un baro dilettante non vuol dire non essere in grado di eseguire alla perfezione un bluff ad alti livelli. Per assicurarsi una buona riuscita, il bluff dev'essere condotto fino in fondo, fino all'esasperazione. Non c'è compromesso. Non si può bluffare fino a metà e poi dire la verità. Bisogna essere pronti ad esporsi al peggior rischio possibile: il rischio di apparire ridicoli. (Titta Di Girolamo)
  • Non bisogna mai smettere di avere fiducia negli uomini, Direttore, oggi per lei è stato un giorno sbagliato. (Titta Di Girolamo)
  • Non sono mai stato amato da nessuno, io. (Titta di Girolamo)

Dialoghi

  • Lettrice: Maria, senti qua che bello: "Poi succeda quel che vuole. Bell'affare. Il vantaggio d'eccitarsi, in fin dei conti, solo su delle reminiscenze. Puoi possederle, le reminiscenze. Puoi comperarne di belle, di splendide, una volta per tutte. La vita è più complicata, quella delle forme umane specialmente. Un'avventura paurosa, non c'è niente di più disperato. A confronto di questo vizio, delle forme perfette, la cocaina non è che un passatempo per capistazione."
    Maria: Bello.
    Lettrice: "Ma torniamo alla nostra Sophie: facevamo come dei progressi in poesia, solo con l'ammirare il suo essere tanto bella e tanto più incosciente di noi. Il ritmo della sua vita scaturiva da altre sorgenti, che non le nostre, striscianti per sempre le nostre, invidiose. Questa forza allegra, precisa e dolce insieme, che l'animava dai capelli alle caviglie ci veniva a turbare. Ci inquietava in un modo incantevole, ma ci inquietava, è la parola[2]."

Explicit

Una cosa sola è certa, io lo so. Ogni tanto, in cima a un palo della luce, in mezzo a una distesa di neve, contro un vento gelido e tagliente, Dino Giuffré si ferma, la malinconia lo aggredisce e allora si mette a pensare. E pensa che io, Titta Di Girolamo, sono il suo migliore amico. (Titta Di Girolamo)

Note

  1. Di Girolamo si riferisce ad una nota frase di Roberto Calvi, ultimo presidente del Banco Ambrosiano di Milano.
  2. Da Viaggio al termine della notte, di Louis-Ferdinand Céline

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