Colui che non ha sentito la difficoltà dell'arte, non fa nulla che valga qualcosa.[1]
[Rispondendo alla regina di Svezia che sollecitava la consegna dei dipinti commissionati] Prendo tempo, perché mi sono fatto l'abitudine di lasciare le mie opere solo quando, secondo i miei occhi, non hanno più nulla da desiderare, e diventerò a questo proposito più rigoroso che mai.[1]
Aveva una fortissima volontà di ascesi e di concentrazione: pensava in segreto che solo nel piccolo e nel minimo gli uomini possono trovare la perfezione. Per raggiungere questa perfezione, a lui bastava una bottiglia, un bicchiere d'argento, un grappolo d'uva, una pera, qualche fragola. In un periodo della sua vita, compose solo quadri di pochi centimetri quadrati: come se il riflesso della luce in fondo a un paiolo fosse l'unica cosa che gli importava nell'universo. (Pietro Citati)