attivista svedese contro il cambiamento climatico (2003-) Da Wikiquote, il compendio di citazioni gratuito
Greta Ernman Thunberg (2003 – vivente), attivista svedese
Abbiamo i mezzi a nostra disposizione per correggere il grande squilibrio che esiste oggi nel mondo nella lotta contro il Covid-19. Proprio come con la crisi climatica, dobbiamo prima aiutare i più vulnerabili. (dichiarazione in collegamento con l'Organizzazione mondiale della Sanità, 18 aprile 2021)[1]
È così ridicolo. Donald deve lavorare sul problema del controllo della rabbia e poi andare a vedere un buon vecchio film con un amico. Rilassati Donald, rilassati! (tweet del 5 novembre 2020)[2]
Essere diversa è stato per me un dono, mi fa anche vedere le cose fuori dagli schemi. Non credo facilmente alle bugie, non mi faccio ingannare dalle cose.
Being different is a gift. It makes me see things from outside the box. I don’t easily fall for lies, I can see through things.[3]
Ho ricevuto il premio ambientale del Nordic Council nel 2019. Ho deciso di rifiutare questo premio, anche se è un grande onore. Ciò di cui abbiamo bisogno è che i nostri politici e le persone al potere inizino a dare ascolto alla scienza.[4]
Non ci sono riunioni d'emergenza, né titoli sui giornali, né edizioni straordinarie. Nessuno agisce come se fossimo in crisi. Persino la maggior parte dei climatologi e dei politici impegnati nell'ecologia continuano a volare per il mondo, mangiando carne e latticini.
There are no emergency meetings, no headlines, no breaking news. No one is acting as if we were in a crisis. Even most climate scientists or green politicians keep on flying around the world, eating meat and dairy.[5]
Ricostruire meglio: bla, bla, bla. Green economy: bla, bla, bla. Emissioni zero entro il 2050: bla, bla, bla.[6]
Tutti mi chiedono sempre di Donald Trump. Io dico 'ascolta la scienza' e lui ovviamente non lo fa.[7]
C'erano dei ragazzi negli Usa che si rifiutavano di andare a scuola come reazione alle sparatorie nelle scuole, poi una persona che conoscevo ha detto: e se lo facessero i bambini per il clima?
La crisi climatica è la più grande crisi che l'umanità si sia trovata ad affrontare, e se non facciamo niente ora, siamo rovinati. Ho pensato che da grande vorrò ripensare al passato e dire: ho fatto quel che potevo all'epoca e ho l'obbligo morale di fare tutto il possibile.
Ho smesso di usare l'aereo, ho smesso di mangiare carne e latticini e ho smesso di usare e comprare cose nuove. Dobbiamo comprendere l'emergenza della situazione, renderci conto che i nostri leader politici non sono riusciti a tutelarci, che dobbiamo far sentire la nostra voce, e dobbiamo far pressione su chi è al potere e dire loro che non permetteremo che tutto ciò prosegua. Dobbiamo arrabbiarci e trasformare quella rabbia in azione.
Non dobbiamo pensare all'ottimismo o al pessimismo quanto piuttosto a essere realisti. Bisogna dire la verità, qual è la situazione e cosa dobbiamo fare per prevenire una catastrofe, dire le cose come stanno. [...] Credo che le generazioni passate abbiano fallito nell'affrontare il problema. Perciò noi, le nuove generazioni, dobbiamo farli rispondere delle loro azioni.
Molte persone si focalizzano su di me invece che sulla crisi climatica. Non posso farci molto, se non continuare a fare quello che faccio e richiamare l'attenzione sul clima.
Prima di iniziare a protestare non riponevo troppe speranze nei miei coetanei, li credevo pigri ed egoisti, ma poi mi sono dovuta ricredere perchè in realtà sono numerosissimi i giovani appassionati di queste tematiche, giovani che vogliono cambiare le cose. Tutto ciò che so è che il fatto di affrontare una crisi che mette a rischio la nostra vita, ignorata per decenni, alimenta questo impegno.
Non so cosa direi a Trump se lo incontrassi, probabilmente niente. Molte persone hanno cercato di fargli cambiare idea. Invano. Quella tattica non funziona. Con lui i fatti non funzionano. Deve occuparsene qualcun altro. Io non ho tempo da sprecare.
Dietro di me non c'è nessuno. Io ho avuto l'idea di questa iniziativa. Io ho deciso di portarla avanti. I miei genitori e la mia famiglia non volevano, ma ho deciso di testa mia.
Il mio messaggio è che vi terremo d'occhio. Tutto questo è così sbagliato. Non dovrei essere qui, dovrei essere a scuola, dall'altro lato dell'Oceano. Venite a chiedere la speranza a noi giovani? Come vi permettete?
Le persone stanno soffrendo, stanno morendo. Interi ecosistemi stanno collassando. Siamo all'inizio di un'estinzione di massa. E tutto ciò di cui parlate sono soldi e favole di eterna crescita economica? Come vi permettete?
Ci state deludendo, ma i giovani stanno iniziando a capire il vostro tradimento, gli occhi di tutte le generazioni future sono su di voi, e se sceglierete di fallire non vi perdoneremo mai.
Credo che abbiamo raggiunto molti obiettivi: abbiamo creato una consapevolezza e un dibattito: è un grande passo avanti. Però evidentemente non è assolutamente sufficiente. Le emissioni di CO2 non si stanno riducendo, nel 2019 aumenteranno.
È molto importante includere la giustizia ambientale quando parliamo di giustizia sociale. È un elemento chiave. È la base di un altro tipo di giustizia.
Una figura come me non è molto, sono una semplice attivista del clima, sono una piccola parte di un grande movimento. Abbiamo bisogno di più attivisti del clima. Non devi ascoltarmi prima di chiunque altro, quindi non fare domande solo a me, falle anche ai miei compagni.
In Svezia, viviamo come se avessimo le risorse di 4,2 pianeti. La nostra impronta di carbonio è una delle dieci peggiori al mondo. Questo significa che la Svezia ruba ogni anno alle generazioni future 3,2 anni di risorse naturali. Chi di noi appartiene a quelle generazioni vorrebbe che la Svezia smettesse di comportarsi così. Subito. (p. 10)
A parere di molti, la Svezia è un piccolo paese, al punto che non ha importanza ciò che facciamo. Ma se poche ragazze riescono a finire in prima pagina in tutto il mondo semplicemente non andando a scuola per qualche settimana, immaginate cosa potremmo fare insieme se volessimo. Ogni singolo individuo conta. (p. 12)
Secondo alcuni, noi dovremmo essere qui, ma a scuola. Ma perché dovremmo studiare per un futuro che ben presto non esisterà più se nessuno agisce per salvare quel futuro? E a cosa serve imparare nozioni nel sistema scolastico quando i fatti elencati dalla scienza promossa da quello stesso sistema non hanno palesemente alcun significato per i nostri politici e la nostra società? (p. 16)
Non è necessario andare in un luogo preciso per protestare contro il cambiamento climatico, perché il problema è ovunque. (p. 16)
Io ho la sindrome di Asperger e, per me, ogni cosa è bianca e nera. Sotto molti aspetti credo che noi autistici siamo persone normali e gli altri siano strani. Continuano a dire che il cambiamento climatico è una minaccia all'esistenza ed è il problema più importante in assoluta. E continuano a vivere esattamente come prima. (p. 21)
Perché dovremmo aspettarci che paesi come l'India o la Nigeria si interessino alla crisi climatica mentre noi, che già abbiamo tutto, ci disinteressiamo completamente dell'Accordo di Parigi?
Stiamo per sacrificare l'intera civiltà umana per permettere ad alcuni di continuare a realizzare enormi profitti. Stiamo per sacrificare la biosfera affinché i ricchi abitanti di paesi come il mio possano vivere nel lusso. Ma sono le sofferenze di tanti che finanziano il lusso di pochi. (p. 32)
Alcuni dicono che non dovremmo impegnarci nell'attivismo, che dovremmo lasciare il compito ai politici e cambiare le cose nell'urna elettorale. E cosa facciamo, invece, se non c'è una volontà politica? Cosa facciamo se le politiche necessarie non sono nemmeno all'orizzonte? (p. 39)
Molti si divertono a diffondere pettegolezzi secondo i quali ci sarebbe qualcuno «dietro» di me, io sarei «pagata» o «usata» per fare ciò che faccio. Dietro di me, però, non c'è nessuno tranne me stessa. I miei genitori, prima che li mettessi al corrente di questa situazione, non erano certo degli attivisti per il clima. Anzi. Io non faccio parte di alcuna organizzazione. A volte ho sostenuto delle ONG che si occupano di clima e ambiente e ho collaborato con loro, ma resto assolutamente indipendente e rappresento solo me stessa. Facciò ciò che faccio in maniera del tutto gratuita, non ho ricevuto denaro né promesse di futuri pagamenti sotto qualsivoglia forma. E lo stesso vale per le persone collegate a me e alla mia famiglia. (p. 45)
Alcuni mi prendono in giro per la mia diagnosi. L'Asperger, tuttavia, non è una malattia, è un dono. La gente dice anche che, siccome, ho l'Asperger, è impossibile che mi sia messa volontariamente in questa posizione. Questo però è esattamente il motivo per il quale l'ho fatto. Perché se fossi stata «normale» e sociale, mi sarei organizzata con un gruppo o avrei fondato una mia organizzazione. Siccome però non sono brava a socializzare, ho fatto questo. Ero profondamente frustrata per il fatto che nessuno affrontasse la crisi climatica e sentivo di dover fare qualcosa, qualsiasi cosa. (p. 47)
Io sono solo un messaggero, eppure vengo sommersa di odio. Io non sto dicendo nulla di nuovo, sto solo ripetendo ciò che gli scienziati dicono da decenni. E, sono d'accordo con voi, io sono troppo giovane per fare tutto questo. (p. 49)
Quando molti politici parlano degli scioperi scolastici per il clima, parlano di quasi tutto tranne che della crisi climatica. Molti stanno tentando di portare il discorso sul fatto che, con gli scioperi, spingiamo gli studenti a fare assenze ingiustificate e tutti esprimono un'opinione sulla nostra presenza a scuola (o sulla nostra assenza). Stanno inventando ogni sorta di teoria del complotto e ci definiscono marionette incapaci di pensare da sole. Stanno disperatamente tentando di spostare l'attenzione dalla crisi climatica e di cambiare argomento. Non vogliono parlarne perché sanno di non poter vincere questa battaglia. Perché sanno di non aver fatto i compiti. Noi, invece, li abbiamo fatti. (pp. 92-93)
Mi chiamo Greta Thunberg. Sono un'attivista svedese per il clima.
Quando avevo più o meno otto anni, ho sentito parlare per la prima volta di una cosa chiamata cambiamento climatico, o riscaldamento globale. A quanto pareva, era una cosa che gli esseri umani avevano prodotto con il loro modo di vivere. Ci veniva detto di spegnere le luci per risparmiare energia, di riciclare la carta per salvaguardare le risorse.
Ricordo di aver pensato che era molto strano che gli esseri umani, che sono una specie animale tra le altre, fossero in grado di cambiare il clima terrestre. Perché se era così, se stava succedendo davvero, non si sarebbe dovuto parlare d'altro. Alla televisione avrebbero dovuto parlare solo di quello. Alla radio, sui quotidiani, sulle prime pagine dei giornali. Praticamente non si sarebbe dovuto leggere né sentire altro. Come se ci fosse una guerra mondiale.
E invece non ne parlava nessuno.
Se bruciare combustibili fossili era tanto dannoso da minacciare la nostra stessa esistenza, com'era possibile che continuassimo a farlo? Perché non c'erano restrizioni? Perché non lo rendevano illegale?
Per me non aveva senso. Era troppo assurdo.
Da un certo punto di vista sta portando avanti una battaglia femminista. Fa arrabbiare molte persone, prevalentemente uomini, e faccio fatica a capire da dove provenga tutta questa cattiveria nei suoi confronti. Come puoi scendere così in basso da crticare l'aspetto fisico di una ragazzina? La ragione è ovviamente la mancanza di contro argomentazioni. (Björn Ulvaeus)
Greta è costruita in laboratorio! Ha la faccia giusta, le treccine giuste, la malattia giusta, è piccola il giusto... Lei e tutta la sua famiglia si sono sistemate per sempre, ma è evidente che vengono usate. Dopo due giorni stringeva la mano alla signora Christine Lagarde, che guida il FMI. È pura costruzione da laboratorio. (Marco Rizzo)
Greta Thunberg ha ispirato milioni di persone in tutto il mondo ad agire per affrontare la crisi climatica e il suo forte sostegno all'equità dei vaccini per combattere la pandemia Covid-19 dimostra ancora una volta il suo impegno a rendere il nostro mondo un posto più sano, più sicuro e più giusto per tutte le persone. Esorto la comunità globale a seguire l'esempio di Greta e fare il possibile, a sostegno di Covax, per proteggere le persone più vulnerabili del mondo da questa pandemia. (Tedros Adhanom)
Il discorso di Greta Thunberg alle Nazioni Unite condanna tutti coloro che hanno celebrato un modello economico di eterna crescita. Questa illusione ha rubato il futuro ai nostri figli e nipoti. È un’accusa pesante, che ci mette di fronte ad una realtà surreale, la sopravvivenza della specie è un codice che ci portiamo dentro dagli albori della comparsa dei nostri antenati sulla terra, è stato il motore della nostra evoluzione, adesso, invece di continuare lungo questa strada, le nostre azioni remano a favore dell’estinzione. E dato che i cambiamenti climatici sono già arrivati, li viviamo stagione dopo stagione, negare tutto ciò vuole dire essere ipocriti. (Loretta Napoleoni)
Il messaggio di Greta è straordinariamente efficace perché la sua voce è identica a quella del bambino che nella favola di Hans Christian Andersen rivela quello che tutti hanno sotto gli occhi, a non hanno il coraggio di ammettere: «Il re è nudo!» [...] Molto efficace. Troppo. E così, ecco che la "macchina della negazione" non ha tardato a entrare in azione con il solito obiettivo: quello di cercare di delegittimare Greta, anziché rispondere nel merito dei problemi su cui lei, con il suo attivismo, cerca di puntare l'attenzione. E allora, ecco che subito compare che attacca Greta accusandola di essere una massona, una "rettiliana" e, forse l'attacco più maligno, una malata incapace di intendere e di volere. Greta presenta infatti in forma lieve alcune caratteristiche dei Disturbi dello Spettro Autistico, ma ciò non le impedisce di provare emozioni, di ragionare e di esprimersi in maniera piuttosto articolata, a differenza dei suoi denigratori. (Massimo Polidoro)
L'immagine di Greta ha attratto trasversalmente giovani, genitori e nonni ed è molto positivo. C’e da dire però che in Svezia le donne hanno molti più diritti che in Italia, ricordiamo che nella classifica del Global gender Gap la Svezia è sempre ai primissimi posti, mentre noi siamo al settantesimo. Inoltre la Svezia e in generale i Paesi anglosassoni quasi sempre supportano e fanno fiorire le risorse interne: le istituzioni svedesi hanno dato una grande amplificazione al fenomeno Greta, e lei ha potuto portare il suo messaggio in tutto il mondo. La stessa cosa non succede in Italia. Accade spesso che se un personaggio arriva dall’estero gli diamo molta credibilità, se ne parla sui media, sui social, mentre si guardano con più sospetto o addirittura disinteresse le iniziative italiane. (Lorella Zanardo)
L'unica amica per cui valga la pena di saltare la scuola. (Malala Yousafzai)
La seguo dall'inizio. Sembra così fragile e delicata, ma è tanto determinata e autentica. Scrive i suoi discorsi. Non fa sconti a nessuno, nemmeno al governo svedese considerato trai più green al mondo. Sebbene le sue parole siano già state dette dagli scienziati, i suoi messaggi sono chiari e arrivano ai ragazzi di tutto il mondo. Un potere incredibile, importantissimo. Vuole risposte. (Filippa Lagerbäck)
Le sono grata, dovremmo esserlo tutti. La sua campagna, visibile, ad alta voce, è stata una presa di consapevolezza legata ad una voglia concreta di passare all'azione. Parlando alle nuove generazioni, Greta Thunberg ha dato una lezione a tutti, anche agli "adulti". Ha sviscerato un problema globale sempre messo in secondo piano, per questo il suo intervento è stato fondamentale. Tutti dovrebbero esporsi come lei. (Anna Favella)
Mi piace Greta Thunberg, è un po' come madre Teresa di Calcutta, non la puoi odiare: il messaggio è positivo, quel che dice è condivisibile. Non mi trova completamente d'accordo però questo suo j'accuse totale che fa alle generazioni precedenti, perché la gente [...] deve anche pensare un po' a campare. Mi sembra incredibile che a una persona che lavora tutto il giorno al ritorno a casa gli si chieda anche di salvare il mondo. (Marracash)
Mi piace. I tanti che la detestano la criticano con accenti maschilisti molto antipatici, oppure con i toni del vecchio saggio che rimette al suo posto una ragazzina. Non hanno capito in quali tempi stiamo vivendo. Greta sì. (Ségolène Royal)
Non posso dire che questa ragazzina mi stia simpatica, anzi - ad essere sincero - mi inquieta parecchio. E credo sia certamente malizioso, ma anche legittimo, chiedersi chi è e che cosa ci sia alle sue spalle forse non del tutto disincantate. Ma quando all'Onu afferma con occhi cattivi davanti ai potenti della terra "siete capaci solo di parlare di denaro e di favole di un'eterna crescita economica", aggiungendo "stanno crollando interi ecositemi: ci state rubando i sogni con le vostre parole vuote" è sinceramente molto, molto difficile darle torto! (Marino Bartoletti)
Se uno pensa che Greta sia un fatto spontaneo e naturale, forse non ha idea di quale macchina politica e mediatica sta dietro Greta. Non è mica Giovanna D'Arco, è un fenomeno complesso con un investimento di capitali alle spalle straordinario. (Giulio Tremonti)
Spero che il messaggio di Greta diventi una sveglia per tutti i grandi della terra, che il tempo per l'inerzia è finito. (Leonardo DiCaprio)
Uno degli esiti dell'"effetto Greta" è vedere come il patriarcato se la stia facendo sotto per paura di una ragazzina di sedici anni con i superpoteri. È diventata l'incubo dei populisti. Dice che ciò di cui abbiamo bisogno ora sono la scienza e l’illuminismo, non il vecchio stantio nazionalismo e le teorie cospirazioniste. (Björn Ulvaeus)
[«Cosa pensi di Greta Thunberg?»] Veicola idee buone e molto forti. Fa bene a farlo, ma non ne condivido i toni. Non mi piacciono i modi: insultare o dare addosso a generazioni più grandi che ignoravano o sottovalutavano il problema [del cambiamento climatico], non è costruttivo. Credere sino in fondo nel cambiamento e fare qualcosa di concreto perché gli altri ti seguano, capiscano, cambino, è ugualmente efficace. Lei sembra ammaestrata da qualcuno. (Federica Brignone)
Io se avessi una figlia come Greta - io non ho mai picchiato i miei figli - ma a Greta un paio di ceffoni glieli darei per rimandarla a scuola, perché lei non va a scuola e chi non va a scuola non può arrogarsi il diritto di fare la professoressina. (Vittorio Feltri)