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Giuseppe Provenzano (1982), politico italiano
Citazioni in ordine temporale.
[Rivolgendosi a Giorgia Meloni] Molto ci divide, quasi tutto: non ha simpatie per il fascismo - bene - ma ha una smaccata antipatia per l’antifascismo che non è stato colpi di chiave inglese ma la matrice della nostra democrazia.[1]
[Rivolgendosi a Giorgia Meloni] Avete inaugurato una neolingua ministeriale: è un fatto, un’esigenza identitaria che non risolverà uno solo dei problemi dei cittadini. Lei vuole farci discutere dei pronomi, degli articoli determinativi e il suo Vice, Salvini, già riparte con i vecchi e stanchi numeri, con i porti chiusi.[1]
Salvini, ancora ieri, parlava di flat tax, che è un regalo ai ricchi e un danno per tutti gli altri.[1]
È il lavoro buono e dignitoso il primo interesse nazionale, soprattutto per i nostri giovani che se ne vanno, perché è l’emigrazione, non l’immigrazione, la vera emergenza nazionale.[1]
[Rivolgendosi a Giorgia Meloni] [...] voi alla famiglia proponete oggi ideologie e fanatismo mentre servono quelle scuole a tempo pieno e quella sanità pubblica che con la flat tax non avremo mai.[1]
Il merito senza uguaglianza si traduce con una parola più antica ma più chiara: “censo”.[1]
Il divario territoriale si misura soprattutto su questo, sui diritti di cittadinanza.[1]
[...] il nazionalismo è contrario all’interesse nazionale e all’interesse dell’Italia.[1]
[Rivolgendosi a Giorgia Meloni] Signora Presidente, per lei è finito il tempo della propaganda, delle urla, del vittimismo. Non ha più alibi... non ne cerchi altri con il presidenzialismo.[1]
Qui c'è un punto fondamentale [...] che è trascurato dal resto dell'Aula: la grave indifferenza che questo Governo, questa maggioranza mostra verso le condizioni di risultato a cui arrivano le persone, perché l'uguaglianza delle opportunità diventa una vuota retorica quando la distanza nei risultati tra le persone, tra le fasce sociali, tra i territori che oggi continuano a condizionare le vite delle persone, configurando l'ingiustizia più grande, cioè che il destino di un individuo è segnato dalla famiglia o dal luogo in cui ha la ventura di nascere.[2]
[Sul Governo Meloni] Quali siano le ragioni di quest'opera di ridenominazione e di riorganizzazione dei Ministeri è, a nostro avviso, fin troppo chiaro e il dibattito di questa mattina e anche quello di oggi ce lo hanno confermato: avete inaugurato una neolingua ministeriale per ragioni identitarie, per ragioni ideologiche.[2]