Addestrare un padrone è un duro lavoro, ma alla fine i vantaggi sono grandi. (Garfield, 7-6, p. 8)
Potrei essere il re della giungla. Se soltanto volessi esserlo. E se la giungla avesse l'aria condizionata. (Garfield, 8-3, p. 14)
Mi amo. (Garfield, 8-12, p. 16)
Garfield: Dovrei proprio alzarmi... Jon: Dovresti proprio alzarti. Garfield: L'ho detto anch'io, ma non funziona. (8-19, p. 18)
Garfield: Ho capito perché mangio troppo. Soffro di bassa autostima. Jon: Sei un ciccione ingordo. Garfield: Anche questo aiuta. (8-28, p. 20)
Jon: Garfield, perché non acchiappi mai i topi? Ti fanno paura? Che potere hanno su di te? Garfield: Un po' di fotografie che mi incriminano. (9-5, p. 21)
Jon: Oh oh, ho messo i pantaloni a rovescio. Garfield: Sei sicuro di non essere tu, a rovescio? Perché i tuoi pantaloni hanno un aspetto migliore del tuo. (9-14, p. 23)
Jon: Dove c'è un gatto obeso, anche i topi saranno obesi. Garfield: Ma di che diavolo parli? Topo: Non sono obeso! Ho le ossa grosse! (11-16, p. 37)
Non sono pigro. Ora, questa mia congettura sarebbe più credibile, se mi alzassi in piedi? Forse, ma potremmo non saperlo mai. (Garfield, 11-25, p. 39)
Jon: Non è la dimensione del regalo che conta, Garfield... È il pensiero che conta! Garfield: Pensa enorme. (12-5, p. 41)
2003
Jon: Tocca a me decidere che cosa facciamo oggi? Garfield: Sì. Ma tocca a me dire che non lo voglio fare. (1-13, p. 49)
Jon: Le migliori cose della vita sono gratis. Garfield: Sì, ma quanto costano le seconde in classifica? (1-14, p. 49)
Jon: Diventi sempre più grasso. Garfield: Ah sì? Che sollievo! Credevo che si restringesse il mondo! (1-17, p. 50)
Jon: Tu sei la bestia, io sono il padrone. La cosa più importante della tua vita è la voce del padrone. Mi ascolti? Garfield: Scusa, pensavo alla cena. (1-27, p. 52)
Jon: Dov'è il tuo sorriso, amico? Garfield: Devo averlo scordato sull'altra mia faccia. (1-28, p. 52)
Jon, abbiamo uno stecchino? Mi è rimasto tra i denti un po' di pane e prosciutto... Ripensandoci, abbiamo del formaggio? (Garfield, 1-29, p. 53)
Jon: Questo giorno se n'è andato, Garfield. Garfield: Non si decideva mai a farlo. Jon: Non possiamo riviverlo. Garfield: Rivivere la noia? Jon: È andato via per sempre. Garfield: Chiudi a chiave, nel caso cerchi di tornare. (2-12, p. 56)
Jon: Credo che sia molto importante darsi una meta. Garfield: Buona idea. Senza una meta, come ti accorgeresti di aver fallito? (2-20, p. 57)
Jon: Eri grasso ieri, sei grasso oggi, sarai grasso domani! Garfield, sarai grasso fino al giorno in cui morirai! Garfield: Uffa, ha rovinato la sorpresa finale! (3-22, p. 64)
Jon: Odie è sparito e l'aspirapolvere abbaia. E tu lo sai perché? Perché io non lo so! Garfield: Fiuuu! (5-22, p. 77)
Sta per arrivare presto un altro compleanno. Non è che sia mai invitato, ma si fa vivo lo stesso. (Garfield, 6-9, p. 81)
Venticinque anni... Da quando sono nato, ne sono successe di cose nel mondo... Non che io abbia contribuito a qualcuna, badate... (Garfield, 6-13, p. 82)
Jon: I giovedì sono troppo lontani dall'inizio della settimana e non ancora vicini alla fine. Non fanno che stare lì a non far nulla. Avrei dovuto chiamarti "Giovedì". Garfield: "Mister" Giovedì, per te. (7-3, p. 86)
Jon: Sembra che le donne non mi notino, Garfield. Forse sembro loro inavvicinabile, le intimidisco... È così! Jon Arbuckle: l'uomo del mistero! Garfield: L'ego è una cosa molto elastica. (7-7, p. 87)
Ehi, la mamma mi ha mandato tutti i miei dentini da latte! Li ho persi tutti quanti nello stesso giorno, sai? Dannato albero! (Jon, 7-23, p. 90)
Jon: Devo pulire tutto quel pelo di gatto dal tappeto. Garfield: Rifletti, Jon! Se lo lasci accumulare, un tappeto non ci servirà più! (8-5, p. 93)
Garfield: Ah...! Che giornata meravigliosa! Jon: Piove. Garfield: Non in cucina. (8-16, p. 95)
[Garfield sale sulla bilancia] Bilancia: Uao! Congratulazioni! Garfield: Per che cosa? Bilancia: Ti è ufficialmente proibito di attraversare molti ponti. (8-21, p. 96)
Jon: La casa è un macello. Dovremmo risistemarla, in un modo o nell'altro. Qualche suggerimento? Garfield: Fa' come me... chiudi gli occhi. (9-2, p. 99)
Jon: Là fuori c'è un mondo meraviglioso! Garfield: Spero che non entri in collisione con questo! (9-16, p. 102)
Jon: È una mattina fredda e buia. Grandina... Le locuste stanno divorando il prato... Lo steccato brucia... Garfield: Il solito lunedì... (9-29, p. 105)
Jon: Io faccio sogni grandiosi. Garfield: E io lascio vagare la mente, fissando un punto dello spazio, senza pensare a nulla. Con gli stessi identici risultati, direi. (10-4, p. 106)
Jon: Esco a far jogging. Garfield: Anche io. Tranne che nella parte "esco". E nella parte "jogging". (10-10, p. 107)
Jon: Questo colore sta bene su di me? Garfield: Da matti. È su quella camicia che fa schifo. (10-22, p. 110)
Jon: Pensavo... Garfield: Bravo! Continua così, Jon! Jon: Non ho ancora detto la mia idea. Garfield: Ritirati finché sei in vantaggio, tonto. (11-5, p. 113)
Jon: Il futuro sta davanti a noi. O è il passato? Garfield: Distinguerli è arduo. (11-24, p. 117)
Jon: Che cosa potremmo vedere nel futuro, Garfield? Anche solo cinque anni nel futuro... Che cosa vedremmo? Garfield: Probabilmente questa stessa scena, sperando in un caffè meno stantio. (11-25, p. 117)
Jon: Mi ricordo il Natale alla fattoria... Garfield: Oh oh! Jon: La famiglia, il cibo, i canti natalizi... Garfield: Ora ci arriva. Jon: Decorare la capra... Garfield: C'è arrivato. (12-10, p. 120)
Non fraintendetemi, non è che non mi piaccia il Natale... Io l'amo il Natale... Ma come la mettiamo con questa storia di "una volta all'anno"? (Garfield, 12-19, p. 122)
Jon: Uffa! Guarda la ciccia che ho messo su nelle feste. Garfield: Ehi, Ehi! A nessuno piace chi si vanta! (12-29, p. 124)
Jon: Sai che cosa sarebbe davvero divertente? Garfield: Pensaci un momento, Jon... Se lo sapessi, credi che starei qui? (12-30, p. 124)
2004
I bei tempi sono davanti a noi. O dietro. Perché qui non ci sono certo. (Garfield, 1-3, p. 125)
Garfield: Oggi la giornata non finiva più. Jon: Oggi è stato proprio stimolante. Garfield: Mi presti una tazza della tua giornata? (1-23, p. 130)
Jon: È vero che voi gatti avete nove vite? Garfield: No. Sembra di vivere così a lungo quando si deve vivere con te. (2-5, p. 132)
E ora, per spiegare perché i cani sbavano tanto, vi presento il campione... Odie! Nuota fin qui, amico! (Garfield, 2-14, p. 134)
Nessuno sa mai che cosa pensi il misterioso gatto. Nemmeno il misterioso gatto. (Garfield, 2-17, p. 135)
Jon: Perché non mi fai un bel sorriso? Garfield: Perché mai? Ne hai già uno. (2-19, p. 135)
Jon: Vado a farmi un panino. Garfield: Be', sbrigati! Non ho mica tutto il giorno per rubarlo, sai? (2-20, p. 136)
Vi è mai capitato di provare una grande sonnolenza nel pomeriggio? A me sì. È un pomeriggio che mi dura da venticinque anni. (Garfield, 2-21, p. 136)
Jon: Questo nuovo cibo per gatti non puzza come gli altri. Garfield: Oh, be'... Lo mangerò lo stesso. (3-3, p. 138)
Jon: La pigrizia ti viene spontanea, non è vero? Garfield: Uh, uh. Se non lo fosse, sarebbe troppo faticosa. (3-5, p. 139)
Jon: I gatti fanno strane cose. Garfield: Strano... I gatti fanno cose? (3-9, p. 139)
Garfield: Sai, oggi ha una forte rassomiglianza con ieri. Per quel che ne so, potrebbe essere ieri. Jon: Non hai nulla da fare? Garfield: Nulla che non possa aspettare domani. (3-10, p. 140)
Jon: Guarda! Ho finalmente trovato una calza che mi entra in testa. Sorpreso? Garfield: Credo che quello che mi sorprende di più... è che non lo trovo affatto sorprendente. (3-13, p. 140)
Garfield: Che c'è per cena? Jon: Manda giù il pranzo! (3-25, p. 143)
[Guardando la televisione] Televisione: Questo potrebbe essere benissimo il più grande spettacolo della storia televisiva! Garfield: Ma non è all'altezza del mio potente telecomando! [click] (3-30, p. 144)
Jon: Ti ignoro. Garfield: Mi ignori? E sentivi il bisogno di venirmelo a dire?! Dilettante! (4-6, p. 145)
Jon: Ho un'idea, Garfield. Facciamo un gioco. Giochiamo a "troviamo i piedi". Garfield: È uno di quei giochi sarcastici? (4-13, p. 147)
Jon: È arrivata questa per te. [Leggendo la posta] Forse ora ti deciderai a metterti a dieta. Sei stato classificato un pianetino. Garfield: Bello. (4-15, p. 147)
Jon: Com'è l'insalata? Garfield: Chiedilo a lei, io non ci parlo. (4-22, p. 149)
Jon: Garfield, ho deciso di occuparmi di falegnameria. Che cosa vorresti che facessi? Garfield: [prendendolo di petto] Lasagne. (4-24, p. 149)
Jon: I nostri vicini fanno circolare una petizione in cui si lamentano dei guai che combini! Garfield: Lo so. L'ho rubata! (5-4, p. 151)
Jon: La maggior parte della terra è coperta dalle acque. Garfield: Che me ne importa? Quanta invece è coperta di lasagne? (5-11, p. 153)
Jon: Non possiamo cambiare il passato. Ma possiamo fare qualcosa per il futuro. Garfield: Troppa fatica, secondo me... A me il futuro piace così come sarà! (5-12, p. 153)
Jon: Non sono noioso! Garfield: Dillo all'espressione che ho in faccia. (5-13, p. 153)
Jon: Non trovavo più il mio cappello! Poi mi sono ricordato che io un cappello non ce l'ho! Così non l'ho messo! Garfield: Ora mi ricordo perché non volevo alzarmi dal letto, stamattina! (5-15, p. 154)
Presto avrò 26 anni. Odio invecchiare. Purtroppo è l'invecchiare che mi ama pazzamente. (Garfield, 6-8, p. 159)
Jon: Che cosa ti piacerebbe per il tuo compleanno, Garfield? Garfield: Un canarino spennato. Non fa il solletico, quando lo inghiotti. (6-9, p. 159)
Nermal: La gente mi ama, e sai perché? Perché sono carina, ecco perché! E tu... be', tu ti stai deteriorando. Garfield: Chissà quanto in alto rimbalza una gatta "carina". (6-12, p. 160)
L'età è uno stato mentale. Con una sana dose di diniego! (Garfield, 6-17, p. 161)
Non dimostro la mia età. Né a voi né a nessun altro! (Garfield, 6-18, p. 161)
Garfield: Odio i lunedì! Jon: [urlando contento] Ehi, Garfield! È luneeedì!! Garfield: ... E la gente a cui piace che io odi i lunedì! (6-21, p. 162)
Jon: Gli altri animali giocano, gli altri animali sgambettano. È ora di fare qualche cambiamento! Garfield: Hai ragione! Ma come si fa a cambiare tutti gli altri animali? (6-25, p. 163)
Jon: Per pranzo mi piacerebbe avere qualcosa di diverso! Tipo l'opportunità di mangiare il mio piatto! Garfield: Come mai? È il tuo compleanno? (7-28, p. 170)
Ho messo le scarpe da ginnastica. I calzoncini da jogging e la benda antisudore. Basta con la ginnastica, per oggi. (Garfield, 8-5, p. 171)
Il pisolino... è l'aperitivo della dormita. (Garfield, 9-21, p. 181)
I pisolini danno più gusto quando sono fatti di nascosto. (Garfield, 9-23, p. 182)
Jon: Se chiudi gli occhi, puoi far finta che questa lattuga sia una torta al cioccolato. Garfield: Se gli occhi li chiudi tu, posso avere una torta vera! (10-11, p. 186)
Jon: Come va la dieta? Garfield: Alla grande! Ho tagliato gli spuntini. E ho fatto undici pranzi. (10-14, p. 186)
Ho mangiato tutte le ciambelle. Ora non posso essere tentato di barare sulla dieta. Una logica impeccabile, se ne ho mai udita una! (Garfield, 10-15, p. 187)
Le nostre pause sono così lunghe che hanno bisogno anche loro di una pausa! (Garfield e Odie, 11-2, p. 190)
A volte dormo così tanto che non so dire se sia giorno o notte. A volte mangio così tanto che non so dire se ho fame o se sono sazio. L'ignoranza è una benedizione. (Garfield, 11-4, p. 191)
Ehi, lo so che sono grasso... e allora? Sono grasso e sono bello! Narcisismo... usalo o rinuncia. (Garfield, 11-9, p. 192)
Ehi, sei proprio bello! Anzi, favoloso! I complimenti piacciono anche agli specchi. (Garfield, 11-10, p. 192)
Jon: Oh, oh. È ora di andare a farsi tagliare i capelli. Garfield: Prova a perderli. È più economico! (11-11, p. 192)
Jon: Pensavo che avrei goduto la giornata... invece la giornata ha goduto me. Garfield: Povero Jon. La vita è un'insalata, e lui continua a dare testate contro l'aceto. (11-12, p. 193)
I calendari... Corrono tutto l'anno... fino a dicembre... e poi decollano! (sul Natale, Garfield, 12-1, p. 197)
Sapete, dicono che le calorie dei dolci di Natale non contano. Io ci credo. È la pancia, che va convinta. (Garfield, 12-2, p. 197)
Jon: Papà Natale lo sa, se sei stato buono o cattivo. Garfield: Bravo. Ma sa anche che sono pericoloso? (12-3, p. 197)
Mi piace questo periodo dell'anno! Dolci... regali... dolci... famiglia... dolci... altri dolci... (Garfield, 12-7, p. 198)
Jon: Allora, pensi che Papà Natale ti porterà molti regali, quest'anno? Garfield: Sarà meglio per lui! Abbiamo un contratto, e io ho un buon avvocato. (12-10, p. 199)
Jon: Ehi, un biglietto di auguri! "Tanti auguri per questa stagione di festa... E piantala di chiedermi di uscire con te, scemo. Ellen." Garfield: Caldo, sincero e dritto al punto. (12-13, p. 199)
La notte di Natale... Dormire è opzionale. (Garfield, 12-24, p. 202)
2005
Jon: Sei la creatura più pigra della terra! Garfield: Sì! Lo festeggerei, ma mi costerebbe il titolo! (1-7, p. 205)
Jon: Immagina come sarebbe la tua vita se avessi le ali... Garfield: Tetra... Dovrei dormire a pancia in giù. (1-8, p. 205)
I cani ce la mettono tutta, a non far niente! (Garfield, 1-13, p. 206)
Parliamo di coincidenze. È una coincidenza che un canarino sia della misura esatta di un panino? Io credo di no. (Garfield, 1-31, p. 210)
Nessuno è più gentile di me. Oddio, una volta ce n'era uno... ma vi ho posto rimedio! (Garfield, 2-16, p. 213)
[Al telefono] Ciao, Ellen... Se sento cosa? Nella gamba... Nella schiena... In testa... Ellen, le bambole vudù non funzionano davvero! (Jon, 4-15, p. 226)
Jon: Ho passato una mattinata tremenda! Tu hai dormito tutta la mattina! Garfield: Che cosa abbiamo imparato da questo? (4-18, p. 226)
Il cibo per gatti è disgustoso a vedersi. Non che io passi un sacco di tempo a guardarlo... (Garfield, 4-25, p. 228)
Bisogna conoscere i propri limiti... Per esempio, non posso mangiare più di così... perché ho finito il cibo. (Garfield, 4-26, p. 228)
I cani hanno l'aria occupata anche quando non fanno niente. (Garfield, 5-3, p. 229)
Sai... Non è la dimensione del pisolino, quella che conta. È quanti ne puoi infilare in un solo pomeriggio. (Garfield, 5-16, p. 232)
Un canarino: Scusi, ha visto mio zio Dave? Garfield: Può darsi... Che sapore ha? (5-18, p. 233)
Jon: Ti mancavo? Garfield: Certo. Infatti... non ho ancora finito di sentire la tua mancanza... Torna più tardi! (6-11, p. 238)
Ai compleanni non ci bado. Proprio non ci bado. È la storia di invecchiare che mi fa gelare il sangue. (Garfield, 6-13, p. 238)
Jon: Sembra che ti arrivi strisciando un altro compleanno. Garfield: Alla mia età i compleanni non strisciano più. Buttano giù la porta e ti marciano addosso! (6-15, p. 239)
27... Dove se ne vanno, gli anni? Se soltanto potessi invertire il senso del tempo... e rifare ancora tutti quei pisolini... (Garfield, 6-16, p. 239)
Prendi il bastone, Odie! [Clonk!] Oppure lascia che ti colpisca in testa... Per me va bene lo stesso! (Garfield, 6-28, p. 241)
[A Jon] Ho portato Odie a spasso per farti un favore... E torno senza di lui... Per fare un favore a me. (Garfield, 6-29, p. 242)
Jon: Mangiare, dormire, dormire, mangiare. Vorrei esserlo io, un gatto! Garfield: Molto bene, lasci il suo curriculum e mi farò vivo io, in seguito... (7-8, p. 244)
[Guardando la televisione] Televisione: Odio i gatti. Li odio. Li odio, li odio, li odio! Garfield: L'ho conosciuto, quel tipo. (7-23, p. 247)
Jon: [Al telefono] Ellen, darei qualunque cosa, pur di farti uscire con me. Uao. Sono un bel po' di zeri. Garfield: Puoi sempre impegnare la tua dignità. (8-3, p. 249)
Non l'abbiamo inventato noi gatti, il pisolino! L'abbiamo solo perfezionato. (Garfield, 9-26, p. 261)
Quel soffitto sembra un muro. Il che prova la mia tesi. La posizione eretta è sopravvalutata. (Garfield, 9-29, p. 261)
Jon: Ti stai riposando? Garfield: No... Non faccio nulla. All'occhio inesperto le due cose possono sembrare simili. (9-30, p. 262)
Jon: Una cosa, sui gatti... Sono animali molto curiosi. E sai perché, Garfield? Garfield: No, e non lo voglio sapere. (10-1, p. 262)
La mia post-colazione pre-pranzo del mattino. (Garfield, 10-6, p. 263)
Jon: [Al telefono] Che cosa, Heidi? Mi odi con ogni fibra del tuo essere? Potrebbe non essere un buon segno. Garfield: Dipende da quante fibre ha lei. (10-14, p. 265)
Cane da guardia: Sono un cane cattivo! Garfield: Ma ti amano tutti! Cane da guardia: Sono un fallito! Garfield: Chi è il cattivo, ora? (12-24, p. 267)
Garfield: Ho una sveglia in gamba. Ha avuto il buon senso di lasciarmi dormire. Jon: La tua sveglia ti sta mangiando la colazione. (11-14, p. 271)
Jon: Per farlo sapere a Papà Natale... sei stato buono o cattivo, quest'anno? Garfield: Buono! Escludendo l'irresistibile impulso a mentire. (12-3, p. 275)
Visto? Ho vinto, gli occhi di Garfield sembrano un paio di tette! (Ted)
↑ Citato in Alessandro Paronuzzi, José e Renzo Kollmann, Non dire gatto..., Àncora Editrice, Milano, 2004, p. 46. ISBN 88-514-0219-1
Jim Davis, Il ritorno di Garfield, traduzione di Ferruccio Alessandri, Mondadori, 2006, pp. 281. ISBN 88-04-56233-1