Francesco Agnoli (1974 – vivente), giornalista e scrittore italiano.
- La condizione dei bambini è sempre lo specchio migliore per comprendere una società: ed oggi più che mai, nel mondo senza Cristo, i bambini sono vittima dell'egoismo dei loro genitori, dei loro numerosissimi divorzi, dell'aborto, di una sessualità precoce di cui sono protagonisti e vittime ad un tempo, di abusi sessuali e quant'altro.[1]
- La scienza, così esaltata nel mondo sovietico, non ha mai conosciuto una persecuzione così feroce come quella vissuta proprio in quel paese, nel paradiso del comunismo statolatrico e scientista. È assai strano che questa verità storica sia così occultata dalla Hack e da tutti coloro che, come Odifreddi, Dawkins, Veronesi, Flamigni ecc., si ergono a paladini della scienza, dimostrando nello stesso tempo grande simpatia per il comunismo e le sue "libertà". (da Il Timone, maggio 2010)
- La Hack ha potuto sfondare nel mondo dei media soprattutto per le sue prese di posizione politiche, che ne hanno fatto un unicum, insieme ad Odifreddi, nel mondo così riservato e solitamente scrupoloso degli scienziati. (da Il Timone, maggio 2010)
- La tempesta mediatica che si sta abbattendo su uomini di Chiesa, non ha dunque altro obiettivo, molto spesso, che la Chiesa stessa come istituzione. Si vuol far passare l'idea che le colpe dei singoli siano colpe collettive. Che, mentre dietro un professore di ginnastica o un padre che abusa, non vi è ovviamente né la ginnastica né la paternità, dietro la violenza di un religioso vi sia la sua fede. Così la realtà è che la pedofilia in quanto abominevole crimine, in quanto malattia dello spirito da comprendere e prevenire, oltre che da punire, non sembra interessare quasi a nessuno. Come non interessava prima che la Chiesa ne venisse coinvolta, benché l'allarme degli esperti continuasse a crescere.[1]
- Perché tra le cose che non si vogliono dire, vi è anche questa: che una delle principali cause dell'aumento della pedofilia è da una parte la cosiddetta rivoluzione sessuale che dagli anni Sessanta in poi intristisce la vita di milioni di persone, che si ritengono "libere"; dall'altra la disgregazione della famiglia, che ha portato ad un enorme aumento dell'incesto padre, o patrigno, figlio/a o figliastro/a e a situazioni "confuse" in cui i bambini sono le prime vittime, in ogni senso.[1]
- So di dire qualcosa che suona ormai strano al sentire comune, eppure la crescita del fenomeno pedofilia mi pare legata proprio a tutto ciò: quando la sessualità diventa pura genitalità; quando il rispetto assoluto per la vita del figlio si perde; quando i rapporti affettivi diventano sempre più laschi, e sempre meno solidi; quando il sesso, anche da soli, diventa legittimo, perché ha perso qualsiasi fine più nobile, l'uomo è inevitabilmente preda più facile della sua innata bestialità, di un istinto sessuale che invece che collegato alla vita, diviene foriero di violenza e di morte.[1]