Enzo Avolio (1961 – vivente), attore teatrale e doppiatore italiano.
- Finalmente mi accorgo, (tardi comunque) che mi sono venduto male; solo chi si sa vendere, vince.[1]
- L'odio è il sentimento più aberrante e abominevole che si possa provare nei confronti di chiunque. Se pensate di provarlo risparmiatevi l'ipocrisia della tregua natalizia e auguratevi che possa trasformarsi in qualcosa di più degno per un essere umano.[2]
- Un pensiero "suggerimento" a tutti i miei colleghi che affidano a fb la promozione della propria immagine per affermare la propria esistenza in Arte. Lasciamo stare tutti, e inutile! Il pubblico riconosce solo chi è popolare in quanto presenzialista televisivo. E non nelle fiction o in un film d'autore. La popolarità, e di conseguenza quel seguito e quel traguardo economico che da un minimo di respiro a chi da l'anima e il corpo per costruire una professionalità, si raggiunge solo in un modo: O sei tutti i giorni da Maria De Filippi o da Barbara D'Urso. E non serve essere attori, cantanti, ballerini, registi, acrobati o musicisti e per di più bravi. Puoi dire anche tutte le cazzate di questo mondo e essere il nulla assoluto. L'importante è essere li. Tutto il resto è: i soliti Ignoti.[3]