Con Will & Grace abbiamo davvero spinto in avanti i confini dei temi di cui era lecito parlare in TV. E lo abbiamo fatto nel modo giusto, con grazia e senza forzare troppo la mano. Ricordo ancora le lettere che ci arrivavano da ragazzi gay che finalmente erano riusciti a parlarne in famiglia, o da genitori che si erano riavvicinati ai figli. Quello show ebbe un impatto sociale, ci rese tutti più politicamente consapevoli, più attivi e più aperti ai temi della giustizia sociale e dell'uguaglianza.[1]
[«Molti la paragonano a Lucille Ball... come la fa sentire il paragone?»] È molto umiliante per me, lei era un esempio, il massimo a cui si possa ambire. Sono cresciuta a Rhode Island e lei era d'influenza per tutti noi, che non avevamo altro da fare se non guardare la TV, abitando in una zona rurale. Lucy mi ha aiutato a scoprire cosa fosse realmente divertente per me e anche che c'è un palcoscenico dove essere sciocchi e su cui ci è permesso di salire.[2]
New York è una città così diversa dalle altre e così densa di esseri umani. Nessuno è speciale a New York [...]. A Los Angeles è l'opposto, vivi in una villa protetta da cancelli. A New York esci di casa e sbatti nelle persone.[1]