I poeti amano cose che esigono finezza e fantasia, mentre i matematici ragionano con rigore: partono dalla definizione, deducono dai princìpi e costruiscono poi utili macchine. Bisogna essere insieme fini ed esatti, se si vuole essere umani. (Étienne)
Tutti immaginano Platone e Aristotele rivestiti degli austeri panni dei pedanti. Erano brava gente e come gli altri ridevano con gli amici. E quando hanno insegnato le loro teorie e fatto politica, l'hanno fatto divertendosi. Era quella la parte meno filosofica e seria della loro esistenza. La più filosofica consisteva nel vivere semplicemente e in tranquillità. (Blaise)
La scienza ha due estremi che si toccano. Il primo è la pura ignoranza naturale, l'altro è quello che raggiungono le grandi anime, che una volta appreso quanto all'uomo è dato apprendere scoprono di non sapere nulla. Coloro che sono nel mezzo, che hanno superato l'ignoranza naturale ma non hanno potuto raggiungere l'altra, l'ignoranza del saggio, hanno un'infarinatura di scienza e fanno i saputi. È gente che crea confusione e giudica male ogni cosa. (Blaise)
Il vuoto è un'immagine dell'infinito. E se ricerco il vuoto della natura e lo dimostro, potrò scoprire ciò che gli corrisponde per analogia nel cuore dell'uomo. Quando avrò messo a nudo il vuoto della mia vanità, quando la mia coscienza non sarà più presa da tanti vani pensieri e desideri, Dio, che ho cercato con la ragione e che per questo non conosco – voi conoscete, amate qualcuno con la sola ragione? – Dio forse guarderà con amore al posto che gli avrò fatto dentro di me, un posto che non avrà la dimensione finita e miserabile della mia ragione, ma quella infinita del vuoto. (Blaise)
[...] la sola conoscenza necessaria all'uomo è di riconoscere che esiste un'infinità di cose che sovrastano la ragione. La ragione è ben poca cosa quando non ha coscienza di ciò. (Blaise)
Quelli che voi chiamate "gli antichi", erano uomini nuovi a tutto, in altre parole: l'infanzia dell'umanità. E siccome noi abbiamo aggiunto alle loro conoscenze l'esperienza dei secoli che ci separano da loro, è in noi che si trova quell'antichità della quale state parlando. (Blaise)
Come non è la ragione ma un sottile intuito a farci intendere che vi sono diverse dimensioni nello spazio, così io dico che non è per mezzo del ragionamento, ma più semplicemente con il nostro cuore che noi riusciamo a condividere uniti alcune certezze. (Blaise)
Voi attendete grandi segni, ma sono proprio quelli che da Dio si aspettano gli spiriti mediocri. Con gli spiriti profondi, Dio si serve di piccoli segni. (Jacqueline)
Ventitré anni nella breve vita di Pascal [...] da quando, sedicenne, pubblica l'importante Saggio sulle coniche sino alla morte (una delle sequenze più intense), passando per la "notte di fuoco" [...] in cui, in un momento di estasi mistica, ritrova il senso di Dio. Raccontato con una semplicità di linguaggio che è frutto di lucidità e di umiltà come un "uomo esile, sofferente, che stava sempre male, ma pieno di curiosità, di interessi, di slanci, di timori", diviso tra l'ansia scientifica e la pietà religiosa. L'esordiente P. Arditi, figlio di un fornaio, sarebbe diventato uno degli attori più sensibili del teatro e del cinema d'oltralpe. (il Morandini)