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Citazioni sull'autocontrollo e il dominio di sé.
Avendo domato se stesso si acquista un padrone difficile da conquistare. (Gautama Buddha)
Chi deve sostenere una lotta più aspra di colui che si sforza di vincere se stesso? E codesto dovrebbe essere il nostro compito: vincere noi stessi, farci di giorno in giorno più forti e progredire sempre più verso il meglio. (Imitazione di Cristo)
Chi domina se stesso val più di chi conquista una città. (Libro dei Proverbi)
Chi non è padrone di sé finisce servo degli altri. (Roberto Gervaso)
Chi può ottenere il dominio sugli altri se non ottiene il dominio su se stesso? (William Somerset Maugham)
È padrone colui che domina se stesso, Maestro colui che insegna a se medesimo, Governatore chi regge se stesso e Legislatore chi detta legge a se stesso. (Inayat Khan)
Esiste una scala delle virtù, e bisogna cominciar dal primo gradino per salire poi i successivi; e la prima virtù che dovrà acquisire un uomo, se vuol acquisire le successive, è appunto ciò che gli antichi definivano ἐγκράτεια o σωφροσύνη, ovverosia il dominio di sé. (Lev Tolstoj)
Il governo di sé medesimo è radice di virtù; è modo, altresì, indiretto ma potente all'educazione degli altri. Non può essere al mondo vista più consolante e più degna di un uomo, che mostri di avere piena signoria sopra le inclinazioni del suo spirito e su i capricci dell'arbitrio. (Augusto Alfani)
L'arte di comandare a sé stessi consiste in gran parte nel trovar argomenti e parole efficaci per movere in noi la vergogna. Ci vuol immaginazione ed eloquenza. (Edmondo De Amicis)
L'autodisciplina è indispensabile, se vuoi padroneggiare il tuo carattere. (Fausto Cercignani)
L'uomo che non ha autocontrollo, | è una città smantellata, priva di mura. (Libro dei Proverbi)
L'uomo stolto, che sembri controllare il proprio corpo, ma nutra pensieri malvagi nella mente, fa uno sforzo vano. Può essere pericoloso reprimere il corpo, se si consente nello stesso tempo alla mente di andarsene fuori strada. Dove la mente vaga, presto o tardi il corpo la seguirà... ...Una cosa è permettere alla mente di nutrire pensieri impuri; assolutamente un'altra il fatto che essa si smarrisca involontariamente fra di essi, malgrado i nostri sforzi. La vittoria, alla fine, sarà nostra, se sapremo evitare di collaborare con la mente nei suoi impuri vagabondaggi. (Mahatma Gandhi)