cantante e personaggio televisivo italiana (1982-) Da Wikiquote, il compendio di citazioni gratuito
Arisa, pseudonimo di Rosalba Pippa (1982 – vivente), cantante italiana.
Tutto il clamore seguito alla vittoria al Festival di Sanremo mi ha resa ancora più cosciente della necessità di proteggermi. Quando Arisa finisce di cantare deve tornare a essere Rosalba: con il successo si corre il rischio di isolarsi, di rinchiudersi in un castello dorato che se ne sta tranquillo e lontano fuori dalla realtà vera. Io, invece, voglio restare quella di sempre, una che vive in mezzo alla gente.[1]
Mi è rimasta dentro la voglia di cambiare il mondo. Da piccola il personaggio dei cartoni animati che preferivo era Anna dai capelli rossi: mi piacevano il suo idealismo, la sua fantasia, il suo non arrendersi mai.[1]
Intervista di Cristina Lacava, Iodonna.it, 23 gennaio 2017.
[Sulla felicità] È uno stato di grazia: basti a te stesso, vivi nel mondo vedendo il buono in ogni cosa.
Ho bisogno di dare amore, ma ora non ho voglia di faticare per trovarlo. Preferisco che, una volta tanto, qualcuno fatichi per me e mi trovi.
Non mi piaccio tanto, però non devo essere per forza bella e non sarò mai come Claudia Cardinale. Per fortuna ora ci sono persone che si occupano di me. Da sola combino guai.
Gli autori dei testi sono indicati nelle note o nelle informazioni degli album. Qualora tale indicazione sia assente, l'autore del testo è il cantante stesso.
Sincerità
Etichetta: Warner Music Italy, 2009, prodotto da Giuseppe Mangiaracina e Maurizio Filardo.
Sincerità: | adesso è tutto così semplice | con te che sei l'unico complice | di questa storia magica. (da Sincerità[2], n. 1)
Sincerità: | un elemento imprescindibile | per una relazione stabile | che punti all'eternità. (da Sincerità[2], n. 1)
Adesso è un rapporto davvero | ma siamo partiti da zero, | all'inizio era poca ragione | nel vortice della passione | e fare e rifare l'amore | per ore, per ore, per ore, | aver poche cose da dirsi, | paura ed a volte pentirsi | ed io coi miei sbalzi d'umore | e tu con le solite storie. (da Sincerità[2], n. 1)
Sincerità, | scoprire tutti i lati deboli, | avere sogni come stimoli | puntando all'eternità. (da Sincerità[2], n. 1)
Amami
Etichetta: Warner Music Italy, 2012, prodotto da Mauro Pagani.
Non basta un raggio di sole in un cielo blu come il mare | perché mi porto un dolore che sale, che sale, | si ferma sulle ginocchia che tremano | e so perché. | E non arresta la corsa lui non si vuole fermare | perché è un dolore che sale, che sale e fa male. (da La notte[2], n. 3)
E quando arriva la notte | e resto sola con me, | la testa parte e va in giro | in cerca dei suoi perché, | né vincitori né vinti | si esce sconfitti a metà. | La vita può allontanarci, | l'amore continuerà. (da La notte[2], n. 3)
Che le parole nell'aria | sono parole a metà | ma queste sono già scritte | e il tempo non passerà. (da La notte[2], n. 3)
Se vedo te
Etichetta: Warner Music Italy, 2014, prodotto da Carlo Ubaldo Rossi, Saverio Lanza e Giuseppe Barbera.
Le cose cambiano, come cambia il colore del mare quando lo osservi per molte ore. (da Quante parole che non dici[3], n. 6)
Quante parole che non dici e vorresti gridare, | con il tempo vedrai esploderanno tutte nello stesso momento, tutte fino a farti sentire meglio. | Le frasi si sommano, diventano delle addizioni, dei labirinti di coniugazioni. | Uscirne è difficile, puoi rischiare di naufragare in un lago di virgole. | Ma perché vuoi spiegare l'amore? Sono solo due numeri primi da calcolare! (da Quante parole che non dici[3], n. 6)
Non parlerò | e non ne avrai bisogno | ma ci sarò | perché così mi sento | accanto a te viaggiando controvento. (da Controvento[2], n. 10)
Tanto il tempo solo lui lo sa, | quando e come finirà. (da Controvento[2], n. 10)
Ero romantica
Etichetta: Pipshow, Believe Artist Services, 2021, prodotto da Jason Rooney, Giuseppe Barbera, Danusk e Adriano Pennino.
Lasciarsi adesso non fa più male, non è importante | Cosa ci importa di quello che può dire la gente? | L'abbiamo fatto oramai non so più quante volte | Te lo ricordi anche tu. (da Potevi fare di più[4], n. 10)
A che serve cercare se non vuoi più trovare? | A che serve volare se puoi solo cadere? | A che serve dormire se non hai da sognarе? | Nella notte il silenzio fa troppo rumore. (da Potevi fare di più[4], n. 10)
A che serve truccarmi se nemmeno mi guardi? | Ero dentro ai tuoi occhi, ma tu non lo ricordi | Noi di spalle nel letto più soli e bugiardi | Ti addormenti vicino e ti svegli lontano. (da Potevi fare di più[4], n. 10)
A che serve morire se ogni giorno mi uccidi? | Dallo specchio ti vedo, mentre piango tu ridi | Tutto quello che è stato, oramai non ci credi | Potevi fare di più. (da Potevi fare di più[4], n. 10)