[Su Fernando Alonso] C'era una volta un automobilismo diverso, in cui i piloti potevano provare varie esperienze per il gusto della sfida. Oggi lo fa solo lo spagnolo: e ammetto che almeno un po' lo invidio.[1]
Che mi piacerebbe avere due piedi, non sorprenderà nessuno, ma tra due normali e uno solo di Hamilton boia se mi accontenterei!! Fortissimo![2]
Ci si può drogare di cose buone... E una di queste è certamente lo sport.[3]
È possibile che se il fulmine m'è arrivato tra capo e collo una volta mi colpisca nuovamente, ma rimanere a casa per evitare e scongiurare quest'ipotesi significherebbe smettere di vivere, quindi no, io la vita me la prendo...[4]
È stata l'Olimpiade di Arianna Fontana, Sofia Goggia e Michela Moioli. I loro momenti magici vanno sfruttati per provare a raccontare sempre tutti gli sport, non solo il calcio, e ispirare i più giovani.[5]
Questa è la chiave. Lo dico ai giovani che vogliono avventurarsi nello sport: se vuoi diventare numero uno per i soldi o le veline non ce la farai mai, forse ce la farai se lo fai per divertirti.[6]
[Sulla partecipazione alle Paralimpiadi] Sono eccitato da questa esperienza, sento però quasi un po' di nostalgia perché è la fine di un'avventura. Siamo alla resa dei conti, ma la parte affascinante sono stati questi anni di avvicinamento, della creazione passo dopo passo di un sogno.[6]
Spero che questi successi convincano qualche ragazzo disabile ad uscire di casa a riprendere a vivere con lo sport. La vita è sempre degna di essere vissuta e lo sport dà possibilità incredibili per migliorare il proprio quotidiano e ritrovare motivazioni.[7][Dopo la vittoria in handbike alla Milano City Marathon]
Lei nella famiglia è quella che c'ha il cervello... io c'ho le gambe! [Parlando della moglie in un'intervista radiofonica a DJ Chiama Italia]data?
Credo che la curiosità sia l'unica cosa di cui abbiamo bisogno nella vita. Se sei curioso troverai la tua passione. E i risultati che avrai saranno il risultato di quanta passione metterai nella tua vita. [Parlando al David Letterman Show]data?
Non è mai troppo tardi, si dice. Ma non è vero: prima o poi il tempo finisce. E che sia nello sport o in qualunque altro campo c'è gente a cui la vita passa davanti senza che se ne renda conto.
Mi sarei aspettato di reagire così? Eh no, assolutamente no. Quando avevo visto il film Nato il quattro luglio con Tom Cruise su una sedia a rotelle ricordo che pensai: "Se capita a me mi ammazzo". Invece posso dire che di persone capaci di reagire a queste avversità ne ho conosciute tante altre.
La verità è che il mondo è pieno di persone meravigliose capaci di ispirare gli altri. Io sono solo più esposto, più spesso sotto i riflettori.
C'è un incrocio magico nella vita in cui la forza inizia a calare ma crescono l'esperienza, la capacità di analisi, il giudizio, la reazione, il mantenere la calma ignorando l'emotività ma alimentando comunque il desiderio.
Quando ho saputo del suo incidente ho pianto. Ma lui non molla, lo so. Lo ha insegnato a me, a noi tutti. (Ambra Sabatini)
↑ Da Correre ovunque con passione. Come si fa a non tifare Alonso?, Sportweek, 10 febbraio 2018.