Si prova tutto ciò che si vuole, la vera difficoltà è sapere ciò che si vuole provare.[10]
Tutte le persone sono degne di rispetto, ma alcune credenze non lo sono.[11]
Il difetto di ciò che è di per sé interessante è che non c'è alcuna difficoltà ad interessarsene, che non si apprende ad interessarsi per volontà. (1932)
Se i pedagoghi non saranno indirizzati verso altre prede, finirà che gli istitutori sapranno moltissime cose, e gli scolari nessuna. (1932)
Se il maestro si azzittisce, e gli scolari leggono, va tutto bene. (1932)
Così concepisco la gentilezza: una ginnastica contro le passioni. (8 marzo 1911)
La felicità è una ricompensa che arriva a chi non l'ha cercata. (18 marzo 1911)
Chi ha paura dell'insonnia farà fatica a dormire e chi ha paura del mal di stomaco farà fatica a digerire. (5 marzo 1922)
È vero che dobbiamo pensare alla felicità altrui, ma non si dice mai abbastanza che la cosa migliore da fare per quelli che ci amano è, ancora una volta, l'essere felici. (10 aprile 1923)
L'uomo trova noioso un piacere gratuito, preferisce di gran lunga il piacere conquistato. (30 novembre 1922)
Non sempre abbiamo abbastanza forza da sopportare i mali altrui. (20 febbraio 1923)
Dimostriamo ciò che vogliamo dimostrare, ma la reale difficoltà è conoscere ciò che vogliamo dimostrare.
On prouve tout ce qu'on veut, et la vraie difficulté est de savoir ce qu'on veut prouver.[12]
Nessun possibile è bello; solo il reale è bello.[4]
Nulla è più pericoloso di un'idea, quando è l'unica che abbiamo.[13]
Acuto osservatore dei fenomeni politici, convinto democratico e progressista, nemico di ogni guerra sebbene fosse stato valoroso combattente dal 1914 al '18 (Mars ou La guerre jugée), Alain divenne il teorico della Terza Repubblica in virtù di un limpido trattato, Eléments d'une doctrine radicale (1925), ed è il solo pensatore di rilevo che abbia difeso in quel periodo le ragioni della democrazia fondata sulla fede nella Ragione e negli «immortali princípi» della Rivoluzione francese, fra i minacciosi assalti delle ideologie estremiste di destra e di sinistra. (Mario Bonfantini)
↑ Da Mars ou la Guerre jugée, Gallimard. Citato in Gabriel Pomerand, Le petit philosophe de poche, Textes réunis par Gabriel Pomerand, Le livre de poche, 1962. p. 85.
↑ Da Cento e un ragionamenti – Einaudi, a cura di S. Solmi.
↑ Da Cento e un ragionamenti, traduzione di Sergio Solmi, Einaudi, Torino, 1960; citato in Italo Calvino, Giambattista Salinari, La lettura. Antologia per la scuola media, vol. 3, Zanichelli, Bologna, 1976, p. 177.
↑ Da Propos sur la religion, Rieder, 1938, p. 193.