Zolio

famiglia patrizia veneta Da Wikipedia, l'enciclopedia libera

Zolio

Gli Zolio (talvolta anche Zollio o Zollo) furono una famiglia aristocratica patrizia veneziana, annoverata fra le cosiddette Case fatte per soldo.

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Stemma degli Zolio

Storia

Riepilogo
Prospettiva

La tradizione afferma che questa famiglia fosse originaria di Bergamo[1][2].

I fratelli Giovanni, Antonio e Girolamo Zolio, trasferitisi in laguna, vi praticarono per lungo tempo il commercio dell'olio e dei salumi[2]. Possedevano una propria bottega in riva dell'oglio a San Cassiano (sestiere San Polo), all'Insegna della Fenice, e pare gestissero la propria piccola impresa in prima persona, vendendo «loro stessi con le proprie mani la propria mercanzia»[2]. A quell'epoca, sembra che gli Zolio risiedessero a San Stae, in sestiere Santa Croce[2].

Arricchitisi considerevolmente tramite la propria attività commerciale, gli Zolio furono in grado di versare alle casse della Repubblica (allora impegnata nella guerra di Candia contro i Turchi) i centomila ducati previsti per l'aggregazione al patriziato cittadino. Le votazioni per la ratifica del loro ingresso in seno al corpo patrizio avvennero il 21 marzo[2] 1656[1][3], e si risolsero favorevolmente sia in Senato (123 a favore, 32 contrari, 21 astenuti) sia in Maggior Consiglio (707 a favore, 244 contrari, 34 astenuti)[2].

Al 1780, questa casa era ristretta a un solo patrizio, coniugatosi l'anno precedente con la nobildonna Maria di Lorenzo Contarini[1]. Nel 1797, anno della caduta della Serenissima, gli Zolio compaiono tra le famiglie ancora presenti in Maggior Consiglio[3].

Membri illustri

Luoghi e architetture

  • Palazzo Zolio, a Mira.

Note

Collegamenti esterni

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