Compagnia aerea low cost Da Wikipedia, l'enciclopedia libera
Wind Jet S.p.A. è stata una compagnia aerea a basso costo fondata nel gennaio 2003 a Catania per iniziativa di Antonino Pulvirenti, imprenditore di Belpasso, della grande distribuzione alimentare Fortè e, per alcuni anni, presidente del Catania calcio. Ha volato con una flotta di 13 Airbus A319 e A320 su rotte nazionali e internazionali, soprattutto verso il nord ed est Europa. La sede legale era a Catania e le basi operative erano situate presso gli aeroporti di Catania, Palermo e, dal 2011, anche di Rimini-Miramare. Wind Jet è stata la prima compagnia low cost italiana, con oltre 2.900.000 passeggeri trasportati nel 2008. L'11 agosto 2012, a causa di problemi finanziari, la compagnia ha cessato le proprie attività.
Wind Jet | |
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Stato | Italia |
Forma societaria | Società per azioni |
Fondazione | 28 gennaio 2003 a Catania |
Fondata da | Antonino Pulvirenti |
Chiusura | 2012 |
Sede principale | Catania |
Gruppo | Alitalia |
Settore | Trasporto |
Prodotti | compagnia aerea |
Dipendenti | 504 (2011) |
Sito web | www.volawindjet.it |
Compagnia aerea a basso costo | |
Codice IATA | IV |
Codice ICAO | JET |
Indicativo di chiamata | GHIBLI |
Primo volo | 18 giugno 2003 |
Ultimo volo | 11 agosto 2012 |
Hub | Catania |
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Il 25 gennaio 2012, Alitalia dichiarava di volersi fondere con Wind Jet e Blue Panorama, fusione che diventava concreta il 13 aprile 2012: in tale data fu firmato (sulla carta) il contratto per l'acquisizione, da parte del Gruppo Alitalia, di attività Wind Jet. Il 26 aprile successivo, denunciando perdite economiche pesantissime[6], l'azienda disponeva la procedura di mobilità per tutti i 504 dipendenti. Alla fine di luglio, l'acquisizione si complicava: l'autorità garante della concorrenza e del mercato - l'antitrust italiana - dava parere favorevole all'acquisizione a patto che Alitalia cedesse alcune posizioni di volo (i cosiddetti slot) da e per l'aeroporto di Milano-Linate[7]. Con queste condizioni, Alitalia valutava di perdere 20 milioni di €uro il primo anno e 30 il secondo. Per questa ragione chiedeva alla proprietà Wind Jet garanzie relativamente ai debiti contratti. L'amministratore delegato Stefano Rantuccio accusava Alitalia di voler ottenere migliori condizioni economiche, dopo il parere della autorità sulla concorrenza. In risposta a queste dichiarazioni, nel mese di agosto[7][8] Alitalia annunciava di voler recedere dall'acquisizione. A questo punto ENAC inoltrava a Wind Jet una richiesta di garanzie di solvibilità nei confronti dei creditori e di regolarità nelle operazioni di volo. L'ENAC chiedeva anche di cessare l'emissione di biglietti, provvedimento che WindJet adottò subito chiudendo il sito internet[7][9].
La crisi di Wind Jet sarebbe da imputare alla sfavorevole situazione economica internazionale, all'aumento del costo delle materie prime, ad alcuni incidenti ed eventi eccezionali, come, ad esempio, l'acquisto del brand Wind Jet dalla controllante Meridi per 10 milioni di euro[10].
Il 19 ottobre del 2013 il 92% dei creditori votava per la ripresa dell'attività. L'accordo prevedeva la restituzione del 48% dei debiti ai creditori privilegiati e il 5% a tutti gli altri. Tale concordato fu possibile grazie all'intervento del presidente Antonino Pulvirenti, che mise a disposizione il capitale della finanziaria Finaria spa, di cui era il titolare[11].
Nel luglio 2015 la Procura di Catania iscrisse nel registro degli indagati 14 persone, tra cui i vertici della società, con l'accusa di bancarotta fraudolenta[12].
Il presidente Pulvirenti, insieme all'amministratore delegato Stefano Rantuccio, furono arrestati il 29 gennaio 2016 dalla Guardia di Finanza su disposizione del GIP del Tribunale di Catania. Avrebbero aggravato lo stato di dissesto di Wind Jet per oltre 160 milioni di €uro, tramite operazioni dolose compiute a partire dal 2005[13].
Aereo | Immagine | Totale | Passeggeri |
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Airbus A319-100 | 6 | 144/142 | |
Airbus A320-200 | 11 | 180 | |
Piaggio P180 Avanti | 2 | 7 |
Wind Jet pubblicava il bimestrale di bordo Check-Out, con redazione a Catania.
Tramite il proprio brand, Wind Jet Platinum Line, Wind Jet offriva un servizio di aerotaxi con due esemplari di Piaggio P180 Avanti[15].
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