Aeroporto di Parigi Charles de Gaulle
aeroporto francese Da Wikipedia, l'enciclopedia libera
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L'Aeroporto di Parigi Charles de Gaulle è un aeroporto francese, situato nelle vicinanze della capitale, Parigi. È il più grande e più trafficato aeroporto in Francia; dall'8 marzo 1974 è intitolato al generale e Presidente della Repubblica francese Charles de Gaulle; prima di tale data era conosciuto come Aéroport de Paris-Nord. È gestito dalla società Groupe ADP (ADP), che gestisce anche l'aeroporto di Parigi-Orly e l'aeroporto di Parigi-Le Bourget.
Aeroporto di Parigi Charles de Gaulle aeroporto | ||||||||||||||||||||||||||||
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(FR) Aéroport de Paris Charles de Gaulle | ||||||||||||||||||||||||||||
Codice IATA | CDG | |||||||||||||||||||||||||||
Codice ICAO | LFPG | |||||||||||||||||||||||||||
Descrizione | ||||||||||||||||||||||||||||
Tipo | civile | |||||||||||||||||||||||||||
Proprietario | Groupe ADP | |||||||||||||||||||||||||||
Gestore | Groupe ADP | |||||||||||||||||||||||||||
Stato | Francia | |||||||||||||||||||||||||||
Regione | Île-de-France | |||||||||||||||||||||||||||
Città | Roissy-en-France | |||||||||||||||||||||||||||
Posizione | 25 km a nord-est di Parigi | |||||||||||||||||||||||||||
Hub | Air France ASL Airlines France FedEx Express | |||||||||||||||||||||||||||
Base | Easyjet | |||||||||||||||||||||||||||
Costruzione | T1: 1967-1974 T2 A & B: 1972-1982 | |||||||||||||||||||||||||||
Altitudine | 119 m s.l.m. | |||||||||||||||||||||||||||
Coordinate | 49°00′35″N 2°32′52″E | |||||||||||||||||||||||||||
Mappa di localizzazione | ||||||||||||||||||||||||||||
Sito web | www.parisaeroport.fr | |||||||||||||||||||||||||||
Piste | ||||||||||||||||||||||||||||
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Statistiche (2018) | ||||||||||||||||||||||||||||
Passeggeri in transito | 72.229.723 | |||||||||||||||||||||||||||
Merci | 2.156.327 | |||||||||||||||||||||||||||
Movimenti | 480.945 | |||||||||||||||||||||||||||
collegamenti esterni | ||||||||||||||||||||||||||||
Partenze dei voli Arrivi dei voli | ||||||||||||||||||||||||||||
Constatando una crescita rapida del trasporto aereo passeggeri, il potere pubblico ha intrapreso dal 1962 l'identificazione di vasti terreni sufficientemente lontani dall'agglomerato e suscettibili di accogliere nuove infrastrutture aeroportuali vista la saturazione annunciata dell'aeroporto di Orly e dell'Aeroporto di Parigi-Le Bourget, che erano stati creati all'epoca della prima guerra mondiale. Le prospettive di evoluzione del traffico prevedevano, all'epoca, un raddoppio del traffico ogni 5 anni, circa 12 milioni di passeggeri nel periodo 1975-1980.
Una decisione del 16 giugno 1964 decise la creazione dell'aeroporto «Paris Nord» su una grande zona ad una ventina di chilometri a nord-est di Parigi.[1] Questa zona offriva molteplici vantaggi: le demolizioni da fare erano molto limitate e c'era la possibilità di ulteriori ampliamenti nel caso di nuova saturazione. Una quinta pista trasversale è stata così integrata nel piano di costruzione di Roissy-CDG dalla fine degli anni sessanta. La costruzione terminò nel 1974, dopo dieci anni di lavoro.
L'aeroporto genera il 10% della ricchezza creata nell'Île-de-France e fornisce lavoro a 85 000 dipendenti.[4]
L'aeroporto si estende sui dipartimenti di Val-d'Oise (Roissy-en-France), Senna-Saint-Denis (Tremblay-en-France) e di Seine-et-Marne (Mauregard, Le Mesnil-Amelot e Mitry-Mory). Occupa una superficie di 3 200 ettari, impiega 80 000 dipendenti nelle 700 imprese nelle più di 200 professioni divise negli 11 principali settori di attività. È uno degli aeroporti del futuro grazie alle sue possibilità d'ingrandirsi dovute alla grande estensione di terreno acquisito.
Il traffico passeggeri dal 2003, è stato suddiviso tra le aérogares:
Più di un terzo dei passeggeri sono in transito.
Nel 2006, con 532 961 movimenti di aerei si è riscontrato un aumento del +3,8% e con 56 849 567 passeggeri del +5,7%.
Il traffico passeggeri globale sull'insieme di Groupe ADP (Orly compresa) nel 2003 ha riguardato per il 56% Air France, 2,8% Corsairfly, 2,7% easyJet, 2,3% British Airways, 2,1% Alitalia, 1,9% Iberia, 1,7% Lufthansa.
Fortemente ispirati all'architettura in vigore negli anni settanta i terminal 1 e 2 riprendono uno stile moderno e innovatore per l'epoca.
Il terminal 1 può essere paragonato a una piovra con un elemento centrale circolare attorno al quale sono disposti i satelliti dove vengono posizionati gli aerei.
Disegnato da Paul Andreu come il precedente, il terminal 2 è stato inaugurato nel 1982 (sale 2A e 2B) e adotta la filosofia di aerostazione modulare. La costruzione delle sale 2D (1989), della 2C (1993) e della prima parte del 2F (1999) accompagnano lo sviluppo del suo principale utilizzatore: Air France. Il terminal 2E (per i voli extra-Schengen), inaugurato nel 2003, e il 2F (per i voli Schengen) comprendono anche i due satelliti S3 (2008) e S4 (2012). Il terminal 2G, dedicato alle compagnie regionali, è stato inaugurato nel 2008.
Il terminal 2E all'epoca era una nuova aggiunta del CDG e si caratterizzava per il design audace e gli ampi spazi. La mattina del 23 maggio 2004, meno di un anno dopo la sua inaugurazione, una porzione del soffitto della struttura ha ceduto vicino al gate E50, uccidendo quattro persone.[5] Due delle vittime erano cinesi e un'altra ceca. Altre tre persone furono ferite nel crollo. Il terminal, inaugurato nel 2003 dopo alcuni ritardi nella costruzione, fu progettato da Paul Andreu; quest'ultimo aveva progettato anche il Terminal 3 dell'Aeroporto Internazionale di Dubai, che crollò durante la costruzione il 28 settembre dello stesso anno. In merito al disastro furono avviate inchieste amministrative e giudiziarie.
Prima dell'incidente, il gruppo ADP aveva programmato un'offerta pubblica di acquisto per il 2005 utilizzando l'immagine del nuovo terminal per attrarre gli investitori. Il crollo parziale e la chiusura a tempo indeterminato del terminal prima dell'inizio dell'estate colpirono duramente il piano economico dell'aeroporto.
Nel febbraio 2005 furono pubblicati i risultati dell'inchiesta amministrativa. Gli esperti indicarono che a causare il crollo non fu solo un errore ma una serie di concause in un progetto che lasciava pochi margini di sicurezza. L'inchiesta accertò che il calcestruzzo della volta non era abbastanza resistente, inoltre era stato forato da pilastri metallici e alcune luci avevano contribuito a indebolire ulteriormente la struttura. Fonti vicine all'inchiesta rivelarono anche che l'intera catena costruttiva si era limitata al minimo consentito per contenere i costi. Il progettista Andreu accusò le società costruttrici di non aver preparato correttamente il cemento armato.
Il 17 marzo 2005, ADP decise di abbattere e ricostruire l'intera sezione crollata del terminal 2E (il cosiddetto «molo») per un costo di circa 100 milioni di euro.[6] La ricostruzione rimpiazzò lo stile innovativo del molo a tubo di cemento con una struttura più tradizionale in vetro e acciaio. Durante la ricostruzione, furono costruite due sale di partenza temporanee nelle vicinanze del terminal che replicavano la capacità del 2E prima del crollo. Il terminal riaprì completamente il 30 marzo 2008.
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