La Vita et gesta Caroli Magni (detta anche Vita Karoli), in italiano Vita di Carlo Magno, è la biografia di Carlo Magno scritta dal sovrintendente alle fabbriche e alle imprese artistiche Eginardo. Egli, discepolo di Alcuino di York, fu soprannominato per la sua perizia nell'arte edilizia Bezaleel (dal nome dell'artefice del santuario di Dio di Israele nell'Antico Testamento[1]), prototipo, dunque, dell'architetto ispirato dalla sapienza divina.
Vita di Carlo Magno | |
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Titolo originale | Vita et gesta Caroli Magni |
Altri titoli | Vita Karoli |
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Autore | Eginardo |
1ª ed. originale | 830 - 833 |
Genere | biografia |
Lingua originale | latino |
L'opera
L'opera è divisa in trentatré capitoli, ma si compone sostanzialmente di due parti: la prima (capitoli I-XVII) descrive la vita di Carlo come re e personaggio pubblico, la seconda (capitoli XVIII-XXXIII) approfondisce i gusti personali dell'uomo, il suo carattere, la famiglia, i divertimenti, il cibo e l'abbigliamento.
Scritta con l'intenzione di realizzare un'agiografia, segue lo schema del De vita Caesarum di Svetonio: spesso infatti vengono attribuiti al re tratti morali che Svetonio descrive come propri degli imperatori romani. Non descrive l'infanzia di Carlo, nato prima del matrimonio: se ciò infatti era normale per i Germani, era invece malvisto dai cristiani Franchi; si narra invece della morte del padre. Nella trattazione, in quanto storico ufficiale della famiglia carolingia, Eginardo è ossequioso e cauto, come ogni cortigiano.
Note
Bibliografia
Voci correlate
Collegamenti esterni
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