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Viceré di Napoli
lista di persone per carica ricoperta di un progetto Wikimedia Da Wikipedia, l'enciclopedia libera
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Nei primi anni del XVI secolo, a causa delle guerre d'Italia (1494-1559) iniziate con l'invasione della penisola da parte di Carlo VIII di Francia, il Regno di Napoli fu sottoposto, per più di due secoli, a diverse potenze europee che ne affidarono il governo a un viceré (Aragona e poi Spagna fino al 1707, Austria fino al 1734).
Viceré francesi (1495 e 1501-1504)
Nominati da Carlo VIII di Francia (1495)
Durante il regno di Ferdinando II (Ferrandino), il Regno di Napoli fu invaso da Carlo VIII di Francia. Il sovrano francese, che rivendicava il trono di Napoli in qualità di discendente degli Angioini, fu proclamato re di Napoli nel 1495.
Carlo, dovendo tornare in Francia a causa della lega creata contro di lui, nominò in sua assenza un viceré:
Nominati da Luigi XII di Francia (1501-1504)
Durante il regno di Federico I, il Regno di Napoli fu invaso da Luigi XII di Francia. Il sovrano francese adottò nel 1501 il titolo di Rex Neapolis.
I generali che re Luigi nominò suoi viceré furono:
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Viceré aragonesi e spagnoli (1503-1707)
Riepilogo
Prospettiva
Ferdinando II d'Aragona detto il Cattolico, imparentato con Federico I[N 1], invase a sua volta il regno. La guerra tra le due potenze si concluse nel 1503 con la vittoria spagnola nella battaglia del Garigliano. Gonzalo Fernández de Córdoba, comandante delle forze spagnole, entrò a Napoli il 14 maggio e fu il primo viceré spagnolo della città. Da questo momento il Regno di Napoli entrò a far parte dei possedimenti della Corona d'Aragona.
Il viceré veniva nominato dal Consiglio di Stato, presieduto dal Re, su proposta del Supremo Consiglio d'Italia (fino al 1556 del Supremo e Reale Consiglio di Aragona). Nel periodo in cui era impegnato in campagne militari, in affari diplomatici, o in altri importanti uffici di Stato, il viceré veniva sostituito da un luogotenente generale da lui stesso nominato.
Sono evidenziati in giallo i luogotenenti generali ed i viceré nominati ad interim.
Nominati da Ferdinando II d'Aragona (1503-1516)
Nominati dall'imperatore Carlo V (1516-1554)
Nominati da Filippo II di Spagna (1554-1598)
Nominati da Filippo III di Spagna (1598-1621)
Nominati da Filippo IV di Spagna (1621-1665)
Nominati da Carlo II di Spagna (1665-1700)
Nominati da Filippo V di Spagna (1700-1707)
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Viceré austriaci (1707-1734)
Riepilogo
Prospettiva
Nel 1707, durante la guerra di successione spagnola, il Regno di Napoli fu occupato dall'esercito austriaco. Il Regno divenne però ufficialmente parte dei domini asburgici solo con il trattato di Utrecht che pose fine alla guerra nel 1713, quando l'imperatore del Sacro Romano Impero, Carlo VI d'Asburgo, fu riconosciuto re di Napoli dalle potenze europee.
Il passaggio della città dal viceregno spagnolo a quello austriaco avvenne secondo le modalità di un semplice avvicendamento: il 7 luglio 1707 Georg Adam von Martinitz, primo viceré austriaco venuto al seguito dell'esercito imperiale, prese possesso del Palazzo Reale, sede del governo, che fino al giorno prima aveva ospitato l'ultimo viceré spagnolo.
I viceré austriaci furono:
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Viceré nominati da Carlo di Borbone (1735 e 1744)
Il vicereame austriaco terminò nel 1734 a causa della guerra di successione polacca, quando don Carlo di Borbone, figlio di Filippo V di Spagna e di Elisabetta Farnese, conquistò il regno e gli restituì l'originaria indipendenza, fondando la dinastia dei Borbone di Napoli.
Carlo nominò dei viceré in due occasioni:
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Residenze vicereali
- Il Palazzo Vicereale di Napoli. La sua costruzione, iniziata nel 1543, venne promossa da Pedro Álvarez de Toledo y Zúñiga.
- Il Palazzo Reale di Napoli, residenza del viceré dal XVII secolo. La sua costruzione venne promossa da Fernando Ruiz de Castro e continuata dal figlio e successore Francisco Ruiz de Castro.
Note
Bibliografia
Voci correlate
Altri progetti
Collegamenti esterni
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