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La via Tolosana è il nome latino di uno dei quattro cammini in Francia del pellegrinaggio di San Giacomo di Compostela. Tracciato più meridionale dei quattro, esso passa per Tolosa, dalla quale il nome; tuttavia il suo punto di raccolta e di partenza si trova ad Arles, da cui il suo altro nome di via Arelatensis (cammino di Arles). L'itinerario passa anche per Saint-Gilles, da cui parimenti il nome di via Aegidiana[1] (via di Saint-Gilles).
Via Tolosana via Arelatensis, via Aegidiana | |
---|---|
Tipo percorso | sentiero |
Localizzazione | |
Stato | Francia |
Percorso | |
Inizio | Arles |
Fine | Passo del Somport |
Parte di | Camino Francés |
Lunghezza | 785 km |
Dettagli | |
La via Tolosana raggiunge la Spagna dopo aver attraversato i Pirenei al passo del Somport. Dal lato spagnolo, il Cammino continua sotto il nome di Camino Aragonés fino alla tappa di Puente la Reina. La congiunzione si fa allora con il Camino navarro[2], che non è altro che la continuità dei tre altri cammini principali partiti dalla Francia: la via Turonensis, la via Lemovicensis e la via Podiensis. Di là, il cammino prosegue sotto il nome di Camino Francés fino a Santiago di Compostela in Galizia.
La via Tolosana è segnata come sentiero di ꞌꞌGrande randonnéeꞌꞌ n° 653 (GR 653).
Secondo il Capitolo Primo della Guida del Pellegrino di Aimery Picaud, quattro strade portano a Santiago di Compostela:
Le prime tre vie si riuniscono a monte di Ostabat al crocevia di Xibaltarre. Ma secondo alcuni, la Via Turonensis e la Via Lemovicensis si riuniscono a Saint Palais, poco prima del Crocevia di Gibraltar a Ostabat, ove sono raggiunte infine dalla ꞌꞌVia Podiensisꞌꞌ, poi attraversano i Pirenei per il Passo di Roncisvalle prendendo il nome di ꞌꞌCamino Navarroꞌꞌ. Esse incontrano a Puente la Reina, in territorio spagnolo, la quarta via Françese che ha attraversato i Pirenei più a est attraverso il colle del Somport e percorso il ꞌꞌCamino Aragonésꞌꞌ. Di là, un itinerario principale conduce a San Giacomo: il Camino Francés.
Le istruzioni della ꞌꞌGuida del Pellegrinoꞌꞌ sono piuttosto sommarie; ciascuno faccia il proprio Cammino. Ai nostri giorni la segnaletica consente una migliore preparazione del viaggio.
Alla partenza da Arles, la via Tolosana o via Arelatensis, che Aimery Picaud nella Guida del Pellegrino chiama via Aegidiana (la via di SantꞌEgidio) accoglieva i pellegrini provenienti dall'Italia, dalle Alpilles e dalla Provenza, ma era utilizzata ugualmente, in senso inverso, dai romiti provenienti dalla Spagna o dalla Francia, che si recavano a Roma imboccando, dal lato italiano, la via Francigena.
Il suo nome è legato a quello della capitale della dinastia comitale dei Saint-Gilles, che, nel XII secolo, giocava un ruolo maggiore sulle terre di Linguadoca.
Ricche di storia e unite da una stessa lingua, quella dei trovatori, queste terre videro svilupparsi una delle più brillanti civiltà del medioevo, come testimoniano, a fianco delle vestigia dell'antichità romana, città, monasteri e chiese romaniche che segnano il tracciato di questa via del sud, dominata dai castelli e dai feudi testimoni della tragedia càtara.
Essa è preceduta a nord-est dalla Via Domitia, che va dal Colle del Monginevro ad Arles, passando per Sisteron e Apt, chiamata anche dagli Italiani la Via Francigena, poiché essa passa in Francia. A est, essa fa seguito alla Via Aurelia, provenendo da Mentone e dall'Italia.
Vi era anche un cammino parallelo, il "cammino del piemonte pirenaico o ꞌꞌel cami deu pé de la costeꞌꞌ, che passa per Saint-Bertrand-de-Comminges, per raggiungere il passo del Somport.
Tutti questi cammini imboccano il Camino Aragones per raggiungere il Camino francés a Puente la Reina.
Nel XII secolo, nella sua Guida del Pellegrino, Aimery Picaud riporta le seguenti informazioni:
I Cammini di San Giacomo
«Vi sono quattro strade che, portando a San Giacomo, si riuniscono in una sola a Puente la Reina, una passa per Saint-Gilles (du Gard), Montpellier, Tolosa, e il Somport, (...) »
Corpi santi che riposano sulla via di San Giacomo e che i Pellegrini devono visitare.
Coloro che vanno a San Giacomo seguendo la via di Saint-Gilles, devono rendere visita ad Arles, al corpo di san Trofimo, confessore, la cui festa si celebra il 29 dicembre, (...), al corpo del san Cesario, vescovo e martire, la cui ricorrenza si celebra il 1º novembre, (...) e nel cimitero della stessa città le reliquie del vescovo santꞌOnorato, celebrato in forma solenne il 16 gennaio, il corpo del santissimo martire Genesio. Si deve anche rendere visita al venerato corpo di santꞌEgidio, pio confessore e abate, (...) (a Saint-Gilles-du-Gard).
Essi devono rendere visita al corpo del beato confessore san Guglielmo, porta-insegne del re Carlomagno, nella valle di Gellona (a Saint-Guilhem-le-Désert), la cui festa si celebra il 28 maggio. Sulla stessa via si deve rendere visita ai santissimi corpi dei santi martiri Tiberio, Modesto e Fiorenza (...) (a Saint-Thibéry); celebrati il 10 novembre.
Sulla medesima via si devono anche venerare i santissimi corpi di san Saturnino, vescovo e martire (...) della città di Tolosa, che viene celebrato il 29 novembre.
Non esistono "cammini storici" propriamente detti. Nulla ne attesta, in certi casi, il passaggio dei pellegrini, se non fosse per la presenza del corpo di un santo, spesso legata a un pellegrinaggio locale, come quella di san Licerio o san Bertrando di Comminges, entrambi el cami deu pé de la coste.
L'itinerario del moderno cammino è segnalato secondo le regole dettate dalla Federazione francese delle escursioni a piedi (FFRP) per i sentieri di ꞌꞌgrande randonnéeꞌꞌ, cioè principalmente da due tratti di pittura rossa e bianca.
La specificità culturale di questo itinerario si concretizza in punti d'informazione e in elementi di localizzazione complementari facenti chiaramente riferimento ai cammini di Compostela, come la conchiglia stilizzata.
Nelle città, un sistema dotato di segnalazioni è talvolta costituito da motivi fissati a terra, come nel centro storico di Montpellier (Écusson), ove dei "chiodi" sono ornati da una conchiglia, con la citazione di San Giacomo Camin Roumieu[3][4].
Il tracciato dell'itinerario principale della via Tolosana[5][6][7][8] può essere scomposto in otto grandi tronconi, congiunti in punti di tappa importanti :
Questa variante alla partenza di Montpellier imbocca la prima parte della futura "via dei pié dei monti" fino a Carcassonne. Se ne separa in seguito, con un tratto obliquo verso Nord-Ovest, per ritrovare l'itinerario principale a Montferrand[17][18].
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