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prenome maschile Da Wikipedia, l'enciclopedia libera
Uriele è un nome proprio di persona italiano maschile[1][2].
Deriva dal nome teoforico ebraico אוּרִיאֵל ('Uriy'el), che può essere interpretato come "Dio è luce"[4][5], "luce di Dio"[1][2] o "fuoco di Dio"[1][5]; il significato è quindi pressoché identico al nome Uria, da cui si differenzia solo per il nome con cui è chiamato Dio (El in uno, Yahweh nell'altro - la stessa differenza che c'è tra Michele e Michea, ed Ezechiele ed Ezechia)[3]. È correlato etimologicamente anche al nome Uri.
Uriel è uno dei sette arcangeli della tradizione ebraica, menzionato solo nei testi apocrifi[4]. Il nome tuttavia appare anche nell'Antico Testamento, dove è portato da un capo dei Leviti in 1Cr15:5-11[6] e dal nonno materno del re Abia in 2Cr13:2[7][5].
L'arcangelo Uriel (insieme con tutti gli altri arcangeli eccetto Gabriele, Michele e Raffaele) venne bandito dal culto al Concilio di Nicea e poi da papa Zaccaria, per evitare l'idolatria[8]. Di conseguenza, per la Chiesa cattolica ufficialmente il nome è adespota, e l'onomastico ricorre il 1º novembre, per Ognissanti (vi sono testimonianze di antiche chiese dove l'arcangelo era commemorato, ad esempio una a Palermo dov'era festeggiato il 20 aprile[9]), mentre il culto sopravvive in altre confessioni cristiane, generalmente accorpato a quello di Michele e degli altri arcangeli: simili feste sono celebrate dalla comunione anglicana (29 settembre)[10] e da diverse Chiese ortodosse (russa, greca e americana, 8 novembre[11][12][13][14], copta ed etiope, 15 luglio[15] o 28 luglio[8]).
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