Tullio Vinay (La Spezia, 13 maggio 1909 – Roma, 2 settembre 1996) è stato un pastore protestante, teologo e politico italiano.
Tullio Vinay | |
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Tullio Vinay assieme a Giuliana dei Paesi Bassi | |
Senatore della Repubblica Italiana | |
Legislatura | VII, VIII |
Gruppo parlamentare | Partito Comunista Italiano, Sinistra Indipendente |
Coalizione | Partito Comunista Italiano |
Circoscrizione | Piemonte |
Collegio | Casale Monferrato - Chivasso |
Incarichi parlamentari | |
nessuno | |
Sito istituzionale | |
Dati generali | |
Partito politico | Partito Comunista Italiano |
Professione | teologo, pastore |
Figlio di un insegnante, Vinay (pastore valdese e teologo, oltre che uomo politico) è cresciuto a Trieste e a Torre Pellice. Ha studiato teologia a Roma presso la Facoltà valdese di teologia e a Edimburgo. Appena consacrato, dal 1934 al 1946 è stato pastore della chiesa valdese di Firenze. Durante questo periodo esplica un'intensa attività antifascista e riesce a salvare diverse decine di ebrei, che nascose in un appartamento segreto della sede valdese di Via Manzoni. Nel 1982 fu riconosciuto, dal governo israeliano, Giusto tra le nazioni,[1] e non mancò di criticare la politica del governo dello stato di Israele nei confronti dei palestinesi.
Nel 1946 Vinay lasciò il suo incarico nella chiesa valdese fiorentina e l'anno successivo fondò a Prali il centro ecumenico Agape[2] grazie al lavoro di giovani provenienti da tutta Europa. Agape è un centro di incontro per giovani di diversi paesi e fedi religiose, un centro profetico (nel 1947 era ben da venire l'ecumenismo) in cui si vive e si lavora insieme. Lo scopo di questo centro fu così sintetizzato dal suo fondatore: "Agape è un luogo dove le persone si incontrano e trascorrono un breve periodo di convivenza comune alla ricerca dell'amore fraterno". Architetto della struttura fu il suo amico Leonardo Ricci. Quando domandarono a Vinay quando nacque l'idea di fondare questo centro, egli rispose: "Quando abbiamo scoperto, con stupore e sorpresa, che Dio ci ama".
Nel 1961 accettò di svolgere il suo ministero pastorale in Sicilia dove, nella cittadina di Riesi, fondò il centro "Servizio Cristiano"[3] per venire incontro alla miseria economica, sociale e morale della popolazione locale e per creare un avamposto contro lo strapotere della mafia. Oggi il Servizio Cristiano di Riesi si compone di un asilo, una scuola elementare, una foresteria, di un Centro Socio-Sanitario (inizialmente Consultorio Familiare) e di un centro di consulenza agricolo. Originariamente aveva trovato posto anche una scuola professionale. Il Servizio Cristiano, così come Agape, è stato progettato e realizzato dall'architetto Leonardo Ricci e, dal 2009, è riconosciuto bene di interesse culturale con apposito decreto da parte della Regione Siciliana[4].
Nel 1973, su richiesta di Amnesty International e del Comitato di Liberazione dei Prigionieri Politici del Sud Vietnam, Vinay, insieme con il prete cattolico-romano Enrico Chiavacci di Pax Christi e travestito da prete cattolico lui stesso, effettuò in Vietnam del Sud una pericolosa inchiesta clandestina e raccolse una vasta documentazione con la quale, poi, denunciò in tutto il mondo la disumana condizione dei prigionieri e di chiunque si opponesse al regime appoggiato dagli Stati Uniti d'America. Vinay raccolse e diffuse la sua testimonianza nel volume Ho visto uccidere un popolo. Sud Vietnam: tutti devono sapere (Claudiana, 1974).[5]
Dal 1976 al 1983 fu Senatore della Repubblica, eletto come indipendente nelle liste del Partito Comunista Italiano.
A Firenze, in via Manzoni n. 21, si trova una lapide a lui dedicata, che recita:
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