Tre cuori
film del 2014 diretto da Benoît Jacquot Da Wikipedia, l'enciclopedia libera
film del 2014 diretto da Benoît Jacquot Da Wikipedia, l'enciclopedia libera
Tre cuori (Trois cœurs) è un film del 2014 diretto da Benoît Jacquot, sceneggiato da Benoît Jacquot e Julien Boivent. Catherine Deneuve, in questo film, lavora con sua figlia Chiara Mastroianni.
Tre cuori | |
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Titolo originale | Trois cœurs |
Lingua originale | francese |
Paese di produzione | Francia |
Anno | 2014 |
Durata | 100 min |
Genere | drammatico |
Regia | Benoît Jacquot |
Sceneggiatura | Benoît Jacquot, Julien Boivent |
Produttore | Alice Girard, Edouard Weil |
Casa di produzione | Pandora Filmproduktion, Rectangle Productions |
Distribuzione in italiano | BIM Distribuzione |
Montaggio | Julia Gregory |
Musiche | Bruno Coulais |
Interpreti e personaggi | |
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Doppiatori italiani | |
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Marc perde il treno per fare ritorno a Parigi. L'inconveniente gli fa però incontrare Sylvie: nella notte, passeggiano in una cittadina di provincia, parlando sino all'alba. La sintonia nata tra loro li spinge a darsi appuntamento a Parigi, ai giardini delle Tuileries. Alla data fissata, però, Marc non riesce a raggiungere Sylvie a causa di un infarto. In seguito la cerca, senza riuscire a trovarla.
Nella stessa cittadina incontra Sophie, di cui si innamora e si sposano. Marc scopre però che Sophie è la sorella di Sylvie, con la quale scoppia di nuovo la passione.
Sylvie chiede a Marc di non rivedersi più per non ferire la sorella e decide di partire. Marc cerca di mettersi in contatto con Sylvie ma, sotto stress anche per il lavoro, subisce un nuovo attacco cardiaco. Riesce a rispondere alla telefonata di Sylvie, che gli comunica la sua partenza, ma poi muore. Le due sorelle restano nel dolore per la perdita dell'uomo amato.
Gli elementi sono quelli del melodramma più classico e del cinema americano noir. Lo stesso Benoît Jacquot, regista del film, chiarisce l'esatta interpretazione in due contesti diversi: «Si usa spesso la parola “melodramma” con un senso peggiorativo, ma è facile rendersi conto che dalle origini del cinema, molti grandi film sono dei melodrammi. La gente vuole piangere. I registi vogliono che il pubblico pianga sugli ostacoli, gli incidenti, le separazioni che fanno andare fuori fase l'armonia. Inconsapevolmente, la gente vuole versare lacrime di gratitudine... Sono grati che chi è sullo schermo provi quello che loro non vorrebbero mai provare. Si sentono al sicuro. Ed è per questo che nel film tutto deve apparire familiare. Il pathos, le abitudini, i volti devono stare alla giusta distanza. Dopotutto, il melodramma è contemporaneo e senza tempo.» [1]
E ancora: «Buona parte delle situazioni amorose descritte al cinema sono realizzate con i toni della commedia sentimentale, a me interessava mostrare la situazione opposta, l'angoscia che il sentimento amoroso può provocare [...] Ma se ho usato la materia affettiva come punto di partenza, lo sviluppo e la costruzione del film hanno dei chiari riferimenti al cinema noir e al melodramma, soprattutto quello hollywoodiano tra il '40 e il '50. » [2]
Prodotto da Edouard e Alice Girard per Rectangle Productions e co-prodotto da Pandora Film, Scope Pictures and Arte France Cinéma. Il film, acquistato da Canal+ e Ciné+, è stato distribuito in Francia da Wild Bunch. Le riprese sono iniziate il 16 settembre 2013 nell'Île-de-France, regione settentrionale della Francia, e sono proseguite a Valence (Drôme) e nell'Ardèche. Sono state ultimate in quarantacinque giorni.[3]
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