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specie di pianta della famiglia Trapaceae Da Wikipedia, l'enciclopedia libera
Trapa natans (L., 1753), comunemente nota come castagna d'acqua, è una pianta appartenente alla famiglia delle Lythraceae, diffusa in Eurasia e Nordafrica[2].
Castagna d'acqua | |
---|---|
Trapa natans | |
Stato di conservazione | |
Rischio minimo[1] | |
Classificazione APG IV | |
Dominio | Eukaryota |
Regno | Plantae |
(clade) | Angiosperme |
(clade) | Mesangiosperme |
(clade) | Eudicotiledoni |
(clade) | Eudicotiledoni centrali |
(clade) | Superrosidi |
(clade) | Rosidi |
(clade) | Eurosidi |
(clade) | Eurosidi II |
Ordine | Myrtales |
Famiglia | Lythraceae |
Sottofamiglia | Trapoideae |
Genere | Trapa |
Specie | T. natans |
Classificazione Cronquist | |
Dominio | Eukaryota |
Regno | Plantae |
Sottoregno | Tracheobionta |
Superdivisione | Spermatophyta |
Divisione | Magnoliophyta |
Classe | Magnoliopsida |
Ordine | Myrtales |
Famiglia | Trapaceae |
Genere | Trapa |
Specie | T. natans |
Nomenclatura binomiale | |
Trapa natans L., 1753 | |
Nomi comuni | |
Castagna d'acqua |
Pianta annua, acquatica. Si radica al fondo melmoso mediante radici avventizie o galleggia sull'acqua; fusto lungo sino a 2 metri.
Le foglie formano una specie di rosetta; hanno forma romboidale e margine dentellato e sono ricoperte inferiormente da peluria.
I fiori sono piccoli, solitari e bianchi. Nascono all'ascella delle foglie della rosetta. Sono tetrameri, hanno 4 sepali, 4 petali, 4 stami; ovario a 2 logge.
I frutti coriacei hanno forma di piramide triangolare.[3]
T. natans è una specie annuale, acquatica e galleggiante, cresce in acque lente profonde fino a 5 m. La specie è nativa delle aree a clima temperato caldo dell'Eurasia e dell'Africa. In Italia la pianta è particolarmente diffusa nei laghi di Mantova, dove il frutto, commestibile, è noto con il nome locale di trìgol (trìgoi al plurale).
Nel Lago Maggiore è presente la sottospecie endemica Trapa natans verbanensis[4].
L'uso alimentare della castagna d'acqua è simile a quello della castagna di montagna. Il frutto si consuma fresco, lessato o arrostito, come le castagne. Un tempo i semi bianchi e farinosi, dolci e dal sapore di nocciola, venivano raccolti, essiccati e conservati per ottenerne farina.
Principi attivi sono presenti nelle foglie, mucillagini, tannini, saponosidi, resine, acidi organici e sali minerali e nei frutti, amido, proteine, grassi, sali minerali, tannini, resine. I frutti sono leggermente astringenti e antidiarroici. Le foglie si usano per cataplasmi rinfrescanti.[5]
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