Nato in una famiglia poverissima della Val di Chiana, Tommaso Porcacchi riuscì a studiare grazie al mecenatismo del ducaCosimo I. Si stabilì a Firenze dove conobbe l'umanista Lodovico Domenichi che gli permise di pubblicare le sue prime opere, una Vita di Virgilio e la traduzione del IV libro dell'Eneide[2]. Grazie alla raccomandazione del Domenichi, Porcacchi entrò in contatto con il grande editore e stampatore di opere in lingua volgareGabriele Giolito de' Ferrari, per cui nel 1559 si trasferì a Venezia, città dove mise su famiglia (sposò la poetessa Bianca d'Este) e rimase fino alla morte.
Scrisse opere erudite, le più importanti delle quali sono un trattato sulle isole (L'isole più famose del mondo descritte da Thomaso Porcacchi da Castiglione) e un lavoro di etnologia sui funerali, e genealogiche. Ci ha ha lasciato una bellissima biografia del Bembo, apparsa per la prima volta nell'edizione delle rime del Giolito e ripresa da molte edizioni successive.
Tommaso Porcacchi morì a Udine nell'ottobre 1576, probabilmente ospite dell'amico Ottaviano Manin. Venne sepolto presso la chiesa della Madonna delle Grazie, dove il Manin fece porre una lapide a sua memoria.
Il primo volume delle cagioni delle guerre antiche di Thomaso Porcacchi, tratte da gl'istorici antichi greci a beneficio di chi uol'adornarsi l'animo delle gioie dell'Historie. E' questa, secondo l'ordine da lui posto, vna delle prime gioie congiunte all'anella della sua collana historica, 1564, Venezia
Paralleli o essempi simili di Thomaso Porcacchi cauati da gl'historici, accioché si vegga, come in ogni tempo le cose del mondo hanno riscontro, o fra loro, o con quelle de' tempi antichi. È questa, secondo l'ordine da lui posto, la seconda gioia, congiunta all'anella della sua collana historica, In Vinegia: appresso Gabriel Giolito de' Ferrari, 1567.
L'Opere di Vergilio cioè la Bucolica, la Georgica, & l'Eneida, nuouamente da diuersi eccellentiss. auttori tradotte in uersi sciolti, et con ogni diligentia raccolte da M. Lodouico Domenichi, con gli argomenti et sommari del medesimo posti dinanzi a ciascun libro. In Fiorenza: appresso i Giunti, 1556
Laberinto d'amore di m. Giouanni Boccaccio di nuouo ristampato & diligentemente corretto per Thomaso Porcacchi. Con le postille nel margine, & con la tauola in fine. In Vinegia: appresso Iacomo Vidali, 1575
La historia d'Italia di M. Francesco Guicciardini gentil'huomo fiorentino, nuouamente riscontrata con tutti gli altri historici & auttori, & ornata in margine con l'Annotationi de' riscontri fatti da Thomaso Porcacchi da Castiglione Arretino. Con un giudicio fatto dal medesimo, per discoprir tutte le bellezze di questa historia. In Venetia: appresso Giorgio Angelieri, 1574
Arcadia di M. Giacomo Sannazaro, più d'ogni altra, che sia stata stampata, copiosa. Nella quale si sono vnite le Annotationi di Tomaso Porcacchi, & di Francesco Sansouino, et aggiunte nuouamente molte osseruationi del signor Gio. Battista Massarengo ... Con la terza parte delle rime di esso auttore accresciuta di nuouo.In Pavia: appresso Andrea Viani, 1596
Rime di M. Pietro Bembo, tratte dal proprio original di lui: alle quali s'e aggiunta vna tauola di tutte le desinenze sotto le lettere uocali insieme co' uersi interi; con ogni accuratezza corrette & riuedute per Thomaso Porcacchi. In Vinegia: appresso Gabriel Giolito de' Ferrari, 1562
Gli Asolani di M. Pietro Bembo, Nuovamente ristampati & diligentemente corretti. Con gli argomenti a ciascun libro, & con le postille in margine che dichiarano i vocaboli più difficili, fatte da Thomaso Porcacchi da Castiglione Aretino. In Vinegia: appresso Gabriel Giolito de' Ferrari, 1571
Tutte l'opere di M. Giulio Camillo Delminio; il catalogo delle quali s'ha nella seguente facciata; nuouamente ristampate, & ricorrette da Thomaso Porcacchi con la tauola delle cose notabili, & con le postille in margine. In Vinegia: appresso Gabriel Giolito de' Ferrari, 1568
Della fabrica del mondo, di m. Francesco Alunno da Ferrara, libri dieci. Ne' quali si contengono le voci di Dante, del Petrarca, del Boccaccio, & d'altri buoni autthori, mediante le quali si possono scriuendo esprimere tutti i concetti dell'huomo di qualunque cosa creata. Con vn nuouo Vocabulario in fine, di tutte quelle voci, che mancauano nella Fabrica, & si leggono in diuersi altri autthori antichi & moderni; aggiunto da m. Thomaso Porcacchi per intera sodisfattione di chi desidera hauer piena cognitione della nostra lingua. Con due tauole copiosissime. In Venetia: appresso Gio. Battista Vscio, 1588
Salvatore Bongi, Annali di Gabriel Giolito de' Ferrari, Roma 1890-97, II, p. 232 e passim;
Giovanni Mischi, Una corrispondenza poetica nel '500: Ludovico Domenichi e Tommaso Porcacchi, in Miscellanea di letteratura e arte piacentina, Piacenza 1915.