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cardinale e arcivescovo cattolico italiano (1863-1942) Da Wikipedia, l'enciclopedia libera
Tommaso Boggiani, al secolo Pio (Bosco Marengo, 19 gennaio 1863 – Roma, 26 febbraio 1942), è stato un cardinale e arcivescovo cattolico italiano.
Tommaso Boggiani, O.P. cardinale di Santa Romana Chiesa | |
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Il futuro cardinale Boggiani fotografato l'11 settembre 1914. | |
Pax fratribus et charitas cum fide | |
Incarichi ricoperti |
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Nato | 19 gennaio 1863 a Bosco Marengo |
Ordinato presbitero | 22 luglio 1885 |
Nominato vescovo | 31 ottobre 1908 da papa Pio X |
Consacrato vescovo | 22 novembre 1908 dal cardinale Rafael Merry del Val y Zulueta |
Elevato arcivescovo | 9 gennaio 1912 da papa Pio X |
Creato cardinale | 4 dicembre 1916 da papa Benedetto XV |
Deceduto | 26 febbraio 1942 (79 anni) Roma |
Nato a Bosco Marengo (presso Alessandria), entrò a far parte dell'ordine dei domenicani.
Entrato nell’Ordine dei Predicatori nel 1878, divenne sacerdote e fu inviato a far parte della missione domenicana ad Istanbul. Tornato in Italia, nel 1900 venne nominato parroco di Santa Maria di Castello a Genova e nel contempo divenne professore di diritto pubblico ecclesiastico nella locale pontificia facoltà giuridica.
Il 16 ottobre 1908 fu eletto vescovo di Adria; fu consacrato vescovo il 22 novembre 1908 dal cardinale Segretario di Stato Rafael Merry del Val.
Il 7 luglio 1909 con il decreto Ea semper fuit della Sacra Congregazione Concistoriale e su impulso dello stesso Boggiani, la Curia vescovile venne spostata da Adria a Rovigo, città ritenuta più grande e funzionale ad ospitare il vescovo locale. A seguito di questo trasferimento, ad ogni modo, il popolo di Adria, che si sentiva ora escluso dalla pastorale diocesana e perdeva il proprio secolare ruolo di prestigio, aggredì il vescovo Tommaso Pio Boggiani il 26 settembre e contro la città di Adria venne scagliato un interdetto di quindici giorni. In suo favore si spese anche don Luigi Guanella che auspicò sulle pagine del bollettino diocesano di Como che al Boggiani fosse concessa la porpora per il coraggio e la moderazione con cui aveva subito tali oltraggi.[1]
Il 10 gennaio 1912 fu nominato delegato apostolico per il Messico e promosso arcivescovo titolare di Edessa di Osroene.
Dal 7 marzo 1914 fu per qualche tempo amministratore apostolico dell'arcidiocesi di Genova.
Papa Benedetto XV lo elevò al rango di cardinale nel concistoro del 4 dicembre 1916 del titolo dei santi Quirico e Giulitta.
Il 10 marzo 1919 tornò a Genova come arcivescovo, incarico che mantenne fino al 1921.
Il 15 luglio 1929 fu promosso cardinale vescovo della sede suburbicaria di Porto e Santa Rufina.
Il 13 marzo 1933 fu nominato cancelliere della Cancelleria Apostolica. Nella stessa data gli fu concesso in commendam anche il titolo cardinalizio, all'epoca legato all'incarico di cancelliere, di San Lorenzo in Damaso.
Morì il 26 febbraio 1942 all'età di 79 anni. È sepolto nella chiesa parrocchiale di Bosco Marengo, suo paese natale.
La genealogia episcopale è:
La successione apostolica è:
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