Tommaso Perelli
astronomo italiano Da Wikipedia, l'enciclopedia libera
Tommaso Perelli (Firenze, 21 giugno 1704 – Arezzo, 5 ottobre 1783) è stato un astronomo italiano.

Appartenente ad una famiglia della nobiltà aretina, fu avviato dal padre agli studi giuridici nell'Università di Pisa dopo aver ultimato gli studi di belle lettere presso i Gesuiti di Firenze. L'abate Guido Grandi, che vi insegnava la matematica, lo indirizzò, tuttavia, verso gli studi scientifici per i quali Perelli sembrava avere uno spiccato talento. Alla morte del padre lasciò definitivamente il diritto e si laureò in fisica e medicina.
Recatosi a Bologna, si dedicò in quell'Università a studi di astronomia e di medicina, passando in seguito a quella di Padova, dove coltivò le lettere greche. Chiamato dal governo toscano a ricoprire la cattedra di astronomia nell'Università di Pisa nel 1739[1], raggiunse notevole reputazione come astronomo e come esperto di questioni idrauliche. Individuò per primo nella collina di Arcetri, vicino alla Villa Il Gioiello, il luogo ideale per compiere osservazioni astronomiche.
Opere

- Risposta al parere de' molto reverendi padri Seur e Jacquier sopra i diversi progetti per il regolamento delle acque delle tre provincie di Bologna, Ferrara e Romagna, In Firenze, appresso Andrea Bonducci, 1765.
- Relazione del dott. Tommaso Perelli mattematico, ... sopra il lago Trasimeno scritta pel nobile uomo sig. conte Francesco Baglioni ..., Firenze, nella stamperia Allegrini, Pisoni, e comp., 1771.
Note
Collegamenti esterni
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