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musicista statunitense Da Wikipedia, l'enciclopedia libera
Tito Puente, all'anagrafe Ernesto Antonio Puente (New York, 20 aprile 1923 – New York, 31 maggio 2000), è stato un musicista statunitense.
Tito Puente | |
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Nazionalità | Stati Uniti |
Genere | Mambo Latin jazz Salsa |
Periodo di attività musicale | 1939 – 2000 |
Fu compositore, arrangiatore, e percussionista di mambo e latin jazz.
Figlio di immigrati portoricani, noto anche come "Re del Mambo" o "Re dei timbales", Tito Puente realizzò più di 100 album e scrisse più di 400 composizioni nel corso di una carriera durata 50 anni. Tra queste si annovera la canzone Oye como va, del 1963, di cui Carlos Santana incise nel 1970 una cover che riscosse uno strepitoso successo mondiale. Ha partecipato come arrangiatore, compositore ed attore a molti film (tra i quali 'The Mambo Kings') e a molti spettacoli televisivi, tra i quali I Simpson (Chi ha sparato al signor Burns?). La sua carriera cominciò con la banda di Jose Curbelo nel dicembre del 1939.
Tito Puente Sr. servì nella Marina statunitense per tre anni durante la seconda guerra mondiale dopo l'arruolamento nel 1942. Fu congedato con un Elogio Presidenziale per aver combattuto nove battaglie. La GI Bill[1] gli permise di studiare alla Juilliard School of Music, dove completò la sua formazione musicale teorica nella direzione, orchestrazione e teoria. Nel dicembre del 1942 entra a far parte dell'Orchestra Machito e percussionista per i Jack Cole Dancers.
Durante gli anni cinquanta, Puente si trovò all'apice della sua carriera e aiutò la diffusione su vasta scala dei sound afro-cubani e caraibici, come il mambo, il son e il cha cha cha (ottenne un successo tale con i ritmi afro-cubani che spesso le persone sbagliano credendolo cubano).
Nel 1953 nacque il figlio Richard "Richie" Anthony Puente, che diventerà membro del gruppo disco Foxy.[2][3][4]
L'album Dance Mania è probabilmente il suo lavoro più famoso e fu pubblicato nel 1958.[5]
Nel 1969 ricevette le chiavi della città di New York dall'allora sindaco John Lindsay.
Nel 1979 vinse il 1º Grammy Award per l'album Homenaje a Beny. Altri premi: 1983 On Broadway, 1985 Mambo Diabro, 1985 Gosa Mi Timbal, 2000 Mambo Birdland. Ha inoltre ricevuto la medaglia Smithsoniana del bicentenario. Nel 1997 fu omaggiato dal presidente statunitense Bill Clinton.
Successivamente si spostò verso ritmi diversi che comprendevano la musica pop e la bossa nova, creando una fusione con i generi afro-cubani e il latin jazz. Il risultato è noto come salsa. Nel 1979 Puente vinse il primo di cinque Grammy Awards per gli album A Tribute to Benny Moré, On Broadway, Mambo Diablo, e Goza Mi Timbal. Nel 1990, ricevette la "James Smithson Bicentennial Medal". Ricevette anche un Grammy durante il primo Latin Grammy Award, vincendo nella categoria Best Traditional Tropical Album per Mambo Birdland. Nei primi mesi del 2000, partecipò al film musicale Calle 54, indossando un vestito bianco con il suo gruppo.[6]
Si sente spesso il nome di Tito Puente nel film televisivo La Epoca, che parla dell'era Palladium[7], della musica e del ritmo afro-cubano, di mambo, di salsa sia come musica che come ballo e di altro ancora.
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