Remove ads
frazione del comune italiano di Castiglione della Pescaia Da Wikipedia, l'enciclopedia libera
Tirli è una frazione del comune italiano di Castiglione della Pescaia, nella provincia di Grosseto, in Toscana.
Tirli frazione | |
---|---|
Panorama di Tirli | |
Localizzazione | |
Stato | Italia |
Regione | Toscana |
Provincia | Grosseto |
Comune | Castiglione della Pescaia |
Territorio | |
Coordinate | 42°50′43″N 10°53′42″E |
Altitudine | 404 m s.l.m. |
Abitanti | 255 (2011) |
Altre informazioni | |
Cod. postale | 58043 |
Prefisso | 0564 |
Fuso orario | UTC+1 |
Nome abitanti | tirlese, tirlesi[1] |
Patrono | san Guglielmo di Malavalle |
Giorno festivo | 12-05 |
Cartografia | |
Il paese è situato nella Maremma grossetana a circa 400 m s.l.m., circondato da boschi di castagni e macchia mediterranea, nelle vicinanze della vetta di Poggio Ballone.
Le origini di Tirli sono riconducibili al periodo altomedievale, venendo ricordato per la prima volta in un documento datato 814. In quell'epoca la località era costituita da insediamenti sparsi, che ancora non costituivano un vero e proprio agglomerato. Durante i secoli successivi, la località viene nuovamente ricordata in alcuni documenti risalenti al XII secolo.
La costituzione del vero e proprio centro risale tuttavia alla seconda metà del XVI secolo, dopo che la zona risultava già inglobata nel territorio amministrato dal Granducato di Toscana. Proprio in quel periodo furono costruite numerose strutture monastiche nell'area collinare di Poggio Ballone attorno all'abitato fiorente, le cui origini erano riconducibili alla crescente vita monastica nella zona. L'eremo di Malavalle e il più vicino eremo di Sant'Anna diedero così impulso allo sviluppo della frazione, che non fu mai circondata da una cinta muraria difensiva, contrariamente a quello che accadeva nei vicini borghi di origini medievali.
A partire dai primi anni del XVII secolo furono infatti molto attivi nella zona gli agostiniani, e in particolare la figura del venerabile Padre Giovanni Nicolucci, il quale, insediatosi alla fine del XVI secolo nel vicino eremo di Malavalle, promosse a Tirli la nascita di una comunità di frati agostiniani e l'edificazione di una chiesa parrocchiale, oltre che dello stesso eremo di Sant'Anna. Durante il XVII secolo furono dunque costruiti numerosi edifici religiosi, compresa la perduta cappella della Madonna delle Grazie. Infine, tra il XVII e il XVIII secolo venne edificato anche il Palazzo Pretorio, che di fatto costituiva l'unico edificio pubblico di Tirli.
A San Guglielmo si riferisce una leggenda locale, che narra della presenza nei boschi di un drago, ucciso da un guaritore di nome Guglielmo, il quale curava le malattie procurate dall'insalubrità della zona e in seguito fu fatto santo.
Quella che segue è l'evoluzione demografica della frazione di Tirli. Sono indicati gli abitanti dell'intera frazione e dove è possibile la cifra riferita al solo capoluogo di frazione. Dal 1991 sono contati da Istat solamente gli abitanti del centro abitato, non della frazione.
Dal racconto di Carlo Cassola Il taglio del bosco (1950) è stato tratto l'omonimo film (1963), ambientato proprio a Tirli, con protagonista un Gian Maria Volonté unico attore professionista coadiuvato dagli abitanti di Tirli.[2]
A Tirli si svolge in estate il torneo di Palla eh!, o Palla 21, antico sport tradizionale oggi scomparso, ma ancora praticato solamente nei borghi di Tirli, Vetulonia, Torniella e Piloni (GR), Ciciano e Scalvaia (SI).
Il paese ha anche una squadra di calcio, l'ASD Polisportiva Tirli.
Seamless Wikipedia browsing. On steroids.
Every time you click a link to Wikipedia, Wiktionary or Wikiquote in your browser's search results, it will show the modern Wikiwand interface.
Wikiwand extension is a five stars, simple, with minimum permission required to keep your browsing private, safe and transparent.