Terzigno
comune italiano Da Wikipedia, l'enciclopedia libera
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Terzigno è un comune italiano di 17 260 abitanti[1] della città metropolitana di Napoli in Campania.
Terzigno comune | |
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Localizzazione | |
Stato | Italia |
Regione | Campania |
Città metropolitana | Napoli |
Amministrazione | |
Sindaco | Francesco Ranieri (Francesco Ranieri sindaco) dal 14-6-2015 |
Data di istituzione | 1913 |
Territorio | |
Coordinate | 40°48′N 14°30′E |
Altitudine | 105 m s.l.m. |
Superficie | 23,5 km² |
Abitanti | 17 260[1] (31-7-2022) |
Densità | 734,47 ab./km² |
Frazioni | Avini, Boccia al Mauro, Campitelli-Zabatta, Croce del Carmine, Giugliani, Miranda |
Comuni confinanti | Boscoreale, Boscotrecase, Ottaviano, Poggiomarino, San Giuseppe Vesuviano |
Altre informazioni | |
Cod. postale | 80040 |
Prefisso | 081 |
Fuso orario | UTC+1 |
Codice ISTAT | 063082 |
Cod. catastale | L142 |
Targa | NA |
Cl. sismica | zona 2 (sismicità media)[2] |
Cl. climatica | zona C, 1 307 GG[3] |
Nome abitanti | terzignesi |
Patrono | Immacolata Concezione |
Giorno festivo | 12 settembre |
Cartografia | |
Posizione del comune di Terzigno nella città metropolitana di Napoli | |
Sito istituzionale | |
Si estende su una superficie di circa 23 km². Confina con Ottaviano, San Giuseppe Vesuviano, Poggiomarino, Boscotrecase, Boscoreale. Dista dal mar Tirreno solamente 11 km. Sorge alle falde del Vesuvio, sul versante sud-orientale del vulcano. Appartengono al suo territorio un fitto bosco detto "Bosco del Vesuvio" e una pineta detta "Pineta mediterranea", per un'estensione di oltre 265 ettari. Fa parte del Parco Vesuvio con 1700 ettari di territorio.
Il comune è sorto nel 1913 per scorporo dal comune di Ottaviano. Quindi la storia di Terzigno è la medesima di quella di Ottaviano, almeno sino al XX secolo. Sotto il profilo ecclesiastico faceva parte della Parrocchia e Chiesa madre di San Michele Arcangelo in Ottaviano. Anticamente era composto dai due rioni degli Avini e dei Bifulchi.
Comunque da reperti ritrovati si è scoperto che l'area era abitata già in epoca romana. Gli aristocratici della vicina Pompei amavano infatti il panorama spettacolare del Vesuvio e del Golfo di Napoli.
Più recentemente anche Terzigno visse i moti liberali che precedettero l'unità d'Italia: nella località, allora appartenente al Comune di Ottaviano, trovò infatti morte nel 1861 il Capitano delle Guardie Nazionali Don Giuseppe Boccia, a cui fu sparato alle spalle da alcuni briganti.
«Troncato da una fascia d'argento: nel primo d'azzurro, al tralcio di vite al naturale, posto in sbarra, pampinato di uno al naturale, fruttato di uno di rosso, fogliato di uno di verde; nel secondo d’azzurro, al Vesuvio al naturale, eruttante dalla bocca e dai fianchi. Ornamenti esteriori di Comune.»
Lo stemma del comune, concesso con regio decreto del 31 agosto 1928[4], reca l'immagine del Vesuvio, e il motto Ter Ignis ("tre volte il fuoco"), che dovrebbe far riferimento al fatto che il paese è stato tre volte distrutto dalle eruzioni, e da cui si ritiene derivi il nome del paese.
Il gonfalone è un drappo di azzurro.
Una parte del comune rientra nel parco nazionale del Vesuvio
Abitanti censiti[5]
al 31 dicembre 2022 vi erano 1.935 stranieri, pari all'11,38% della popolazione.[6]
A Terzigno sono presenti scuole pubbliche statali per tutti i gradi d'istruzione: un Circolo Didattico, un istituto Comprensivo Statale "G. Giusti" ed il Liceo Scientifico, Scienze Umane e Linguistico I.S.I.S. Striano-Terzigno, sede succursale dell'Alberghiero di Striano.
Il fertile suolo vulcanico consente la tradizionale attività della viticoltura e la produzione del rinomato vino Lacryma Christi ha reso Terzigno famosa nel mondo. Inoltre è zona di coltivazione del pomodoro "del piennolo".
Accanto alle attività agricole tradizionali, col tempo hanno acquisito sempre maggior rilevanza quelle industriali. Parte delle aziende operanti nel campo dell'abbigliamento e della manifattura tessile si sono infatti trasferite a Terzigno dalla vicina San Giuseppe Vesuviano. Non mancano le attività nel campo alimentare, un'altra attività degna di nota è l'estrazione della pietra lavica, la cosiddetta "pietra vesuviana", opportunamente lavorata per l'uso in campo edilizio e nella pavimentazione stradale.
Periodo | Primo cittadino | Partito | Carica | Note | |
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1990 | 1990 | Vincenzo Sangiovanni | Democrazia Cristiana | Sindaco | |
1990 | 1991 | Antonio Sangiovanni | Democrazia Cristiana | Sindaco | |
1992 | 1993 | Luigi Casillo | Democrazia Cristiana | Sindaco | |
1993 | 1993 | Giuseppe Vecchi | commissario prefettizio | Sindaco | |
1993 | 1993 | Maria Grazia D'Ascia | commissario straordinario | Sindaco | |
1993 | 1997 | Giuseppe Annunziata | indipendente | Sindaco | |
1997 | 1999 | Ennio Blasco | commissario straordinario | Sindaco | |
1999 | 2004 | Antonio De Falco | Forza Italia | Sindaco | |
2004 | 2006 | Nunzio Avino | Forza Italia | Sindaco | |
2006 | 2007 | Rosanna Sergio | commissario prefettizio | ||
2007 | 2009 | Domenico Auricchio | Forza Italia | Sindaco | |
2009 | 2010 | Luigi Armogida | commissario prefettizio | Sindaco | |
2010 | 2015 | Domenico Auricchio | Il Popolo della Libertà | Sindaco | |
2015 | In carica | Francesco Ranieri | Lista civica (Centro-destra) | Sindaco |
Hanno sede nel comune diverse associazioni sportive:
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