teatro di Lugo, Italia Da Wikipedia, l'enciclopedia libera
Il Teatro Rossini è il teatro cittadino di Lugo (RA). È il più antico teatro comunale dell'Emilia-Romagna tra quelli tuttora esistenti.[2] Ospita il Lugo Opera Festival ed è un teatro di produzione, specializzato nell'opera lirica.
1757: nel mese di settembre il "Consiglio della Comunità" delibera la costruzione del teatro
1758: in maggio viene disposta la spesa di 2.535,28 scudi. In luglio cominciano i lavori, seguiti da Francesco Ambrogio Petrocchi, architetto della Comunità
1760: i lavori vengono affidati al celebre architetto e scenografo Antonio Galli, detto il Bibbiena, che porta a termine la costruzione e dipinge di sua mano l'interno
1761: durante la Fiera annuale, in agosto, ha luogo l'inaugurazione con l'opera Catone in Utica di Pietro Metastasio
1813: si esibisce in teatro il celebre violinista Niccolò Paganini
1819: il bolognese Leandro Marconi cambia la curva dei palchi, che dal profilo a campana assume l'attuale forma a ferro di cavallo
1849: ai primi di gennaio Giuseppe Mazzini tiene un discorso come deputato di Lugo all'Assemblea Costituente della Repubblica Romana
1859: il 21 febbraio il teatro viene intitolato al vivente Gioachino Rossini, compositore di fama mondiale, che aveva studiato musica a Lugo dall'età di 10 all'età di 13 anni
1876: il 19 novembre, a seguito delle elezioni politiche del 5-12 novembre, il poeta Giosuè Carducci, eletto nel Collegio di Lugo, tiene un discorso di ringraziamento agli elettori
1890: in settembre Antonino Palminteri, direttore d'orchestra e compositore, dirige Norma di Vincenzo Bellini; nell'Intermezzo vengono eseguiti brani tratti dalle due opere teatrali del maestro Palminteri: Amazilia e Arrigo II[5]
1895: viene montato il primo impianto (provvisorio) di luce elettrica; diventerà stabile a partire dal 1910
1896: il cinema, neonato, arriva a Lugo: al teatro Rossini viene proiettato il 22 novembre il primo cortometraggio
2006: il 13 giugno, in una delle ultime sue apparizioni in Italia, Karlheinz Stockhausen presenta in prima mondiale assoluta Porta del Cielo, dal ciclo Klang (Suono).
Nel 2010 si è scoperto che Gioachino Rossini suonò nel teatro che oggi porta il suo nome: avvenne nell'agosto-settembre 1806. Rossini, all'epoca adolescente, fu impiegato al cembalo (mentre il padre Giuseppe suonò il corno da caccia) nell'opera lirica La nobiltà delusa.
Torricella di Lugano, 1706 - Lugo , 8 luglio 1778. Suo fu anche il progetto della Chiesa del Carmine. Petrocchi appartenne alla folta schiera di maestri svizzeri che si trasferirono nello Stato Pontificio nel corso del XVIII secolo. Tra essi il più noto fu Cosimo Morelli.
Michele Rossi Ferrucci, Cronistoria del Teatro di Lugo - la patria di Rossini, Imola, Galeati 1970 e Giovanni Manzoni, Il teatro comunale di Lugo di Romagna da note tratte dall'archivio Manzoni, in «Rumagna» (1975), Anno II, n. 2-3, Lugo, Walberti.
Dal 1979 al 1985 la stagione teatrale andò in scena nel principale cinema cittadino.
Michele Rossi Ferrucci, Cronistoria del Teatro di Lugo - la patria di Rossini, Imola, Galeati, 1970, ISBN non esistente.
Giovanni Manzoni, Il teatro comunale di Lugo di Romagna da note tratte dall'archivio Manzoni, in «Rumagna» (1975), Anno II, n. 2-3, Lugo, Walberti
Giovanni Baldini, Mons. Tomaso Antonio Emaldi e Lugo nelle carte dell'archivio di famiglia, in «Studi Romagnoli» LVII (2006), Cesena, Stilgraf, pp.169–189
Bruno Berti (et alii), 2. Itinerari Didattici - Teatro Comunale Rossini, Comune di Lugo, 1986
Karyl Lynn Zietz, Breve storia dei teatri d'opera italiani, Roma, Gremese, 2001, pp.188-191, ISBN88-8440-117-8.
Angela Balistreri, Antonino Palminteri un artista gentiluomo nel panorama operistico dell'800, Partanna, Produzione Edivideo, 2010