Stazione di Roncadizza
stazione ferroviaria italiana dismessa Da Wikipedia, l'enciclopedia libera
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La stazione di Roncadizza (in tedesco Bahnhof Runggaditsch) era una fermata ferroviaria posta sulla ferrovia della Val Gardena. Serviva l'omonima frazione (in ladino Roncadic) del comune di Castelrotto (BZ).
Roncadizza stazione ferroviaria | |
---|---|
Runggaditsch | |
La fermata con un treno in arrivo | |
Localizzazione | |
Stato | Italia |
Località | Castelrotto, frazione Roncadizza |
Coordinate | 46°34′27.31″N 11°38′46.29″E |
Linee | ferrovia della Val Gardena |
Storia | |
Stato attuale | Dismessa |
Attivazione | 1916 |
Soppressione | 1960 |
Caratteristiche | |
Tipo | fermata in superficie, passante |
Binari | 1 |
La fermata venne messa in servizio contestualmente all'attivazione della linea di competenza, il 6 febbraio 1916, dopo cinque mesi di lavori[1].
La gestione dell'infrastruttura era curata inizialmente dalle Ferrovie Regie Imperiali dell'impero austro-ungarico (KuK)[2]. Nel 1918, al termine della prima guerra mondiale, il territorio della provincia di Bolzano passò sotto la giurisdizione dell'Italia: il governatore militare Guglielmo Pecori Giraldi decretò pertanto che la gestione della linea della Val Gardena (e quella delle relative stazioni) venisse affidata alle Ferrovie dello Stato.
In tale frangente la linea (nata per scopi legati alla logistica militare dell'esercito asburgico) venne fatta oggetto di alcuni interventi atti ad adibirla al trasporto di persone e merci a scopi civili. Completati i lavori, la ferrovia della Val Gardena (e con essa la stazione di Roncadizza) fu riattivata il 5 febbraio 1919[3].
La stazione seguì la sorte della linea di competenza: lasciata priva di adeguati interventi di miglioramento e potenziamento, la Chiusa-Plan cessò di esistere il 28 maggio 1960. Negli anni successivi tutte le infrastrutture (fermate e stazioni incluse), ormai cadute in disuso, furono demolite[4].
La stazione era priva di fabbricato viaggiatori e simili opere edilizie significative: i viaggiatori in attesa avevano a disposizione uno spiazzo scoperto con alcune panchine.
Nessuna vestigia della stazione è sopravvissuta alla chiusura della linea: il sedime ferroviario è stato smantellato e adibito al transito della strada statale 242 di Val Gardena e Passo Sella.