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album di Mina del 1992 Da Wikipedia, l'enciclopedia libera
Sorelle Lumière è un album della cantante italiana Mina, pubblicato nel 1992. È stato commercializzato anche in vinile nel formato di doppio LP.
Per il layout dell'album, Mina si ispira al cinema, a partire dal titolo che rende omaggio ai fratelli Lumière. Così la copertina vede la cantante trasformarsi in «un proiettore cinematografico con due bobine al posto dei capelli, gli ingranaggi nel cervello e le immagini che le scaturiscono dagli occhi»[1], mentre nelle foto interne Mina si fa «tenebrosa»[2] e, guardandosi allo specchio, nota una "M" disegnata sulla sua schiena, citazione del film M - Il mostro di Düsseldorf di Fritz Lang. L'intero disco diventa così «un film che si dipana nella sua testa, un film lungo venti canzoni, [...] forse un vecchio melò, dalle tinte forti, una storia sentimentale senza lieto fine»[1]. «Se il primo volume è elegante, intenso»[2], «più vario e soffuso di atmosfere vellutate»[3], nell'album di inediti «le ampie melodie sono cariche di tristezze, di gemiti di donne disperate e amare»[3], «un fuoco d'artificio di capricci e invenzioni, [...] di storie complesse, contorte, di uomini che non capiscono, di donne che soffrono, si annoiano, sognano»[2]. Quasi tutti i pezzi rientrano in queste definizioni: Anima nera, in cui la Mina buona e consigliera di Anche un uomo lascia il posto ad una Mina arrabbiata e delusa («Mai sarai per lui la sola donna d'amare, mai. Anima nera, bugiarda, non cambia mai»); in Se poi, Carlo Marrale le fa cantare «soffro, bevo e mi rovino, lo so», perché «le eroine subiscono sempre»[3]; in Uomo ferito, Mina si fa più comprensiva e consolatrice - una specie di «crocerossina»[2] - e quell´«uomo ferito come un passero che non vola più» ritroverà la luce grazie all'amore della sua donna. E poi la conclusiva La follia, che «sfocia nel fogliettone di un torbido delitto»[3] («Ormai non sento più la voce sua da vile incantatore... Il mio pugnale è lì, piantato lì, al centro del suo cuore...») e che rappresenta l'«atto finale di questo nuovo capitolo dove Mina [...] si ritrae come un mostro, marcato dal segno M, e oggetto di feticismo da cinematografo»[4].
Disco 1 / CD 1
Durata totale: 43:54
Disco 2 / CD 2
Classifica (1992) | Posizione |
---|---|
Italia[9] | 29 |
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