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istituto culturale e casa editrice scientifica italiana Da Wikipedia, l'enciclopedia libera
La Società Internazionale per lo Studio del Medioevo Latino (SISMEL) è un istituto culturale senza fini di lucro che persegue scopi di ricerca, di formazione, di promozione e di informazione scientifica nell'ambito disciplinare del Medio evo.
La società svolge anche attività editoriale, attraverso la SISMEL-Edizioni del Galluzzo[1], casa editrice scientifica specializzata in testi della letterarietà medievale e umanistica.
La SISMEL, fondata da Claudio Leonardi, ha iniziato la sua vita, di fatto, nel 1978 ma si è costituita giuridicamente a Firenze il 20 gennaio 1984, ottenendo il riconoscimento della personalità giuridica con Decreto Ministeriale (Ministero per i Beni e le Attività Culturali) del 26 luglio 1997.
La SISMEL ha lo scopo di promuovere la ricerca e la documentazione circa la latinità medievale, in particolare nei suoi aspetti culturali, di organizzare la formazione di giovani alla ricerca in questo settore, di fornire servizi nel settore della ricerca e dell'informazione bibliografica medievistica. In quanto tale essa rappresenta oggi un punto di riferimento per la comunità scientifica, a livello internazionale. Grazie alla specificità dei suoi interessi e alla fervida attività di ricerca che ha saputo svolgere dal 1978 a oggi, la SISMEL non ha infatti tardato a farsi conoscere all'interno della numerosa e articolata famiglia dei medievisti, proponendosi come organismo volto a rappresentare e coordinare studiosi e ricercatori dediti allo studio del medioevo latino. Le numerose attestazioni di personalità del mondo scientifico ne possono fare fede.
Nel dicembre 2012 la SISMEL ha inaugurato i locali della nuova sede, in una porzione di un palazzo storico nel centro di Firenze situato in Via Montebello n. 7, tra la stazione ferroviaria di Santa Maria Novella e l'Arno. Il palazzo, che è stato edificato nel 1873, è stato dichiarato nel 2005 di interesse ai sensi dell'art. 10 comma 1 del D.Lgs. 22 gennaio 2004 n. 42. Tutte le attività della SISMEL sono state trasferite qui nel corso del 2013, con il completamento dei lavori di ristrutturazione del palazzo.
Nella vecchia sede della Certosa del Galluzzo si conserva un deposito librario per materiale di consultazione meno frequente.
Nello stesso palazzo di via Montebello ha sede anche la Fondazione Ezio Franceschini, con la quale la SISMEL ha condiviso per 25 anni i locali della Certosa.
Per regolare il suo funzionamento la SISMEL si è dotata dei seguenti organi:
Presidente della SISMEL è Agostino Paravicini Bagliani.
Direttore della SISMEL è Francesco Santi.
Il Comitato scientifico della SISMEL è composta da: Nicole Bériou, Amos Bertolacci, Carmen Cardelle de Hartmann, Lucia Castaldi, Paolo Chiesa, Edoardo D'Angelo, Antonella Degl'Innocenti, José Manuel Díaz de Bustamante, François Dolbeau, Gianfranco Fioravanti, Giancarlo Garfagnini, Haye Thomas, Michael Lapidge, Enrico Menestò, Ileana Pagani, Agostino Paravicini Bagliani, Lucia Pinelli, Stefano Pittaluga, Luigi Giovanni Giuseppe Ricci, Francesco Santi, Francesco Vincenzo Stella, Peter Stotz.
Il Consiglio di amministrazione della SISMEL è composto da: Agostino Paravicini Bagliani (presidente), Francesco Santi (Direttore), Stefano Brufani, Carmen Cardelle de Hartmann, Paolo Chiesa, José Martínez Gázquez, Lucia Pinelli, Jean-Yves Tilliette.
Il Collegio dei sindaci della SISMEL è composto da: Mario Piccinini (Presidente), Gabriele Bonoli, Gianni Pondi.
L'Assemblea dei soci della SISMEL, che si riunisce una volta l'anno, si compone di 300 soci ordinari e 21 soci onorari.
Per comprendere il ruolo svolto dalla SISMEL occorrerà ricordare come la filologia e la storia culturale mediolatine siano una disciplina accademicamente giovane. Le ragioni di questo ritardo possono essere individuate, oltre che nell'egemonia tra gli studiosi della tradizione classicista, in un interesse per la letteratura medievale nato sulla scia del movimento romantico, che poneva attenzione soprattutto al manifestarsi delle lingue germaniche e romanze, contro la tradizione scolastica in lingua latina. Ne consegue che quanti, in questo secolo, hanno studiato i testi medievali in lingua latina hanno lavorato in modo piuttosto isolato. La situazione si è via via mutata dal 1945 in poi. Negli ultimi decenni la scienza storica ha per altro compiuto non pochi progressi sia sotto il profilo della riflessione metodologica sia sotto quello dell'indagine storiografica, trovando, proprio nell'ambito degli studi sull'età medievale, il settore forse più fecondo e ricco di stimoli innovativi. Di tali trasformazioni la SISMEL si è fatta interprete. Qualificandosi come società volta alla promozione degli studi sulla latinità medievale, la SISMEL si è infatti presa carico, senza volere per questo sovrapporsi o sostituirsi ad altre iniziative, di un'operazione culturale di rilevante significato, diventando portavoce di una medievistica definitivamente emancipata dalla propria origine romantica e padrona dei suoi metodi e delle sue iniziative di ricerca.
La SISMEL promuove numerosi progetti e attività di ricerca; per il coordinamento di queste attività sono state attivate diverse sezioni, dedicate a differenti ambiti disciplinari. Le sezioni attualmente operanti (fra parentesi si riporta la sede universitaria di riferimento) sono:
La SISMEL, a supporto dell'attività di ricerca promossa dalle singole sezioni, svolge una intensa attività editoriale consistente nella pubblicazione di bibliografie, CD-ROM, collane di studi, e periodici; il catalogo di tutte le pubblicazioni edite dalla SISMEL è liberamente consultabile online.[2]
Le pubblicazioni sono raggruppate in 40 collane e 8 periodici. La SISMEL pubblica anche una serie di bibliografie e repertori.
All'attività nell'ambito dell'editoria tradizionale a stampa, la SISMEL ha affiancato il settore delle banche dati, le cui in formazioni (riguardanti svariati aspetti della cultura latina medievale, dall'onomastica alla tradizione manoscritta, ecc.) sono consultabili attraverso un sistema integrato denominato Mirabile - Archivio Digitale della Cultura Latina Medievale. La SISMEL inoltre, ha pubblicato su CD-ROM e DVD una serie di strumenti per lo studio e la ricerca (edizioni elettroniche e testi in formato digitale, strumenti di carattere repertoriale, riproduzioni di manoscritti ecc.)
Mirabile è una web application di carattere commerciale che permette l'accesso alle informazioni (oltre 80.000 forme onomastiche relative ad autori medievali, titoli delle loro opere, oltre 70.000 segnature di manoscritti, quasi 300.000 record bibliografici, ecc.) contenute nei database sviluppati dalla SISMEL (MEL, BISLAM, CALMA, MEM) e alle pubblicazioni della SISMEL - Edizioni del Galluzzo[3]
La SISMEL è attiva nel settore del Computing in the Humanities dalla fine degli anni ottanta. Numerosi sono stati i convegni (di carattere nazionale e internazionale) organizzati spesso in collaborazione con altri istituti (Fondazione IBM Italia, ENEA Campus, Accademia dei Lincei, Erpanet, ecc.). All'impegno teorico hanno fatto seguito una serie di progetti, realizzati sovente nel contesto della Biblioteca Digitale Italiana. Fra questi si annovera Gli Inventari delle Biblioteche Medievali Italiane (secc. IX-XVI), liberamente consultabile dalla homepage del progetto.[4]
La SISMEL ha inoltre progettato e coordinato per conto del MiBAC la digitalizzazione del fondo Plutei della Biblioteca Medicea Laurenziana di Firenze. I risultati del progetto sono liberamente accessibili tramite il sito del progetto[5]
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