Remove ads
Da Wikipedia, l'enciclopedia libera
La Società Antroposofica è, secondo la sua stessa definizione, «una comunità di persone convinte che i compiti attesi dal presente e dal futuro possano essere risolti solo attraverso un approfondimento spirituale della vita».[1] La base di questo approccio è costituita dall'antroposofia di Rudolf Steiner.
La Società Antroposofica Universale (in tedesco Allgemeine Anthroposophische Gesellschaft, AAG) ha sede nel Goetheanum di Dornach, in Svizzera, ed opera in tutto il mondo. Presente in oltre 78 paesi, è decentrata in varie filiali locali, centri regionali e aziende nazionali, che organizzano le loro attività in modo autonomo. È anche titolare della «Libera Università di Scienza dello Spirito», situata al Goetheanum.[2]
L'obiettivo di questa università è stimolare lo studio della dimensione spirituale, consentire tale ricerca, e aver cura della vita spirituale degli individui e delle comunità, ponendo l'essere umano al centro.[3] È articolata in una Prima Classe di carattere universale, ed altre sezioni più specifiche rivolte ad aspetti pratici e professionali, per «fecondare i singoli ambiti conoscitivi, artistici e l'intera civiltà».[2]
Secondo l'articolo 4 del suo statuto, la Società antroposofica è completamente pubblica, e chiunque può diventarne membro senza distinzione di nazione, stato, religione, convinzione politica, scientifica o artistica, purché «ritenga giustificata l'esistenza di un'istituzione come è il Goetheanum, a Dornach, quale Libera Università di Scienza dello Spirito».[2]
La prima società antroposofica fu fondata il 28 dicembre 1912 da Michael Bauer, Marie von Sivers e Carl Unger a Colonia in forme inizialmente non ufficiali,[1] scindendosi dalla Società Teosofica dopo che Rudolf Steiner e Annie Besant avevano avuto con quest'ultima una serie di divergenze sulla natura del Cristianesimo e sul ruolo di Cristo.[1]
D'altra parte, già dal 1902, quando Steiner era divenuto segretario generale dell'unica sezione tedesca della Società Teosofica allora esistente in Germania, egli l'aveva condotta in modo piuttosto autonomo dal resto della Società,[4] attestandosi su posizioni lontane da quelle buddiste o induiste in essa prevalenti, ricollegandosi semmai alla filosofia europea e alle tradizioni esoteriche cristiane.[5]
Prima di allora, la diffusione della dottrina teosofica in Germania aveva avuto scarsi successi; nonostante alcune visite in questo paese da parte di Helena Blavatsky, fondatrice della Società Teosofica Internazionale, e dei suoi illustri seguaci, fu solo dopo la sua morte, nel 1891, che fu ufficialmente istituita nel 1894 la prima Loggia di Berlino. La sua conduzione nominale, affidata ad Huebbe-Schleiden, era stata sostenuta dall'impegno del conte e della contessa Brockdorff, sotto i cui auspici Steiner fu invitato a tenere le sue prime conferenze alla platea dei teosofi tedeschi nell'agosto del 1900, trovando in loro un pubblico molto ricettivo alle sue idee innovative rispetto all'approccio orientaleggiante.[6] Schuré dirà in proposito:
«La Società Teosofica si propose fin dal principio lo studio imparziale delle filosofie orientali e di tutte le scienze occulte. È d'altra parte visibile che, nonostante il suo programma, la Società Teosofica ha conservato fino a oggi un colore pronunciato d'orientalismo e di induismo accentuato e mantenuto dal fatto che il suo quartiere generale e il suo centro direttore si trova in India, a Adyar presso Madras. Bisogna però aggiungere che queste verità sono deformate da un intellettualismo filosofico incompleto presso il Sinnett, e da un'anima torbida, agitata da passioni diverse presso la Blavatsky. La Società Teosofica è diventata così un potente organo per mezzo del quale l'esoterismo orientale parla all'Occidente e agisce su di lui. In faccia a quest'ardita iniziativa, cosa doveva fare l'esoterismo occidentale, che ha anch'esso la sua tradizione, i suoi maestri, le sue leggi: doveva tacere o parlare a sua volta. E se voleva parlare, come doveva parlare? La questione fu discussa a più riprese in alcune assemblee di maestri occidentali verso la fine del diciannovesimo secolo.»
Nel 1907, mentre Annie Besant diventava presidentessa della Società Teosofica Internazionale, Steiner acuì le differenze con l'approccio teosofico anche dal punto di vista terminologico, adottando un proprio vocabolario a partire dal Congresso Internazionale di Monaco nel maggio di quell'anno. In seguito, Besant e Steiner concordarono «per mutuo consenso» che la sezione esoterica tedesca si trasformasse in un'istituzione completamente indipendente.[6]
Le tensioni con la società madre di Adyar riguardavano anche le questioni sul ruolo dei Mahatma, cioè dei maestri ispiratori della Blavatsky che da tempo avevano però smesso di comunicare, e il cui posto sarebbe stato per Steiner usurpato da entità astrali di natura luciferica; di quei «Maestri dell'Antica Sapienza»[7] il Dottore riconosceva le due guide dell'Occidente cristiano e rosacrociano, cioè il Maestro Gesù e l'esoterista Christian Rosenkreuz.[8]
Quando poi Steiner respinse categoricamente l'ipotesi teosofista che il ragazzo indiano Krishnamurti fosse il nuovo Cristo reincarnato, si giunse ad una rottura definitiva: l'istituzione formale della Anthroposophische Gesellschaft (AG) ebbe luogo in occasione della prima assemblea generale del 2 e 3 febbraio 1913 a Berlino, quando la sede della sezione tedesca della Società Teosofica venne rinominata in «Antroposofica», e da allora si interruppero i rapporti con Annie Besant. Costei il 7 marzo 1913 escluse Steiner dallo statuto teosofico di Adyar, estromettendolo insieme ai suoi seguaci dalla Società Teosofica.[1]
Il numero delle sezioni teosofiche tedesche era allora cresciuto da quell'unica che era nel 1902 fino a 65 Logge nel 1913, 55 delle quali (circa 2.500 persone) seguirono Steiner entrando a far parte della nuova Società Antroposofica,[4] mentre il Consiglio Generale della Società Teosofica emanava un nuovo statuto per le 10 Logge rimastele fedeli, che furono ancora una volta guidate da Huebbe-Schleiden.[6]
Come centro dell'AG fu ideato il Goetheanum, progettato e supervisionato da Rudolf Steiner in dettaglio durante la sua costruzione,[4] ma che sarà distrutto da un incendio doloso il 31 dicembre 1922, ancora prima del suo completamento finale.[4]
Nel dicembre 1923, dopo una separazione di alcuni membri più giovani, attivi in altre iniziative, la Società Antroposofica fu ufficialmente rifondata per imprimerle un nuovo orientamento.[9] Fu dapprima convocata una conferenza di otto giorni, nota come il Convegno di Natale, che ebbe luogo a Dornach dal 24 dicembre 1923 al 1 gennaio 1924[10], nella quale Steiner propose una meditazione su un testo intitolato Pietra di Fondazione, perché diventasse la pietra angolare di un rinnovato impulso antroposofico[11]. Giovanni Antonio Colonna di Cesarò, con sua madre Emmelina de Renzis e con Lina Schwarz, rappresentarono l'Italia al convegno.
Steiner istituì inoltre una Scuola di Scienza Spirituale su base esoterica, strutturata in tre Classi, che sarebbe diventata il nuovo punto di riferimento per impegnarsi e acquisire autorità in seno al movimento.[12] Gli «Apprendisti» della Prima Classe, avendo dimostrato peculiari qualità morali, avrebbero potuto in seguito entrare nella Seconda Classe dei «Compagni». La Terza Classe dei «Maestri» avrebbe infine costituito il Consiglio Esoterico superiore.[12]
Ad ogni modo non stabilì alcun requisito preliminare per poter appartenere alla Società Antroposofica Generale, che restava aperta a chiunque.[3] Il 1º gennaio 1924 venne quindi posta la prima pietra del Secondo Goetheanum.[13] Dopo la morte di Steiner nel 1925, la presidenza sarà assunta da Albert Steffen.
Il 1º novembre 1935 il regime nazista salito al potere nel 1933 mise al bando la Società Antroposofica in Germania per le sue «strette relazioni con massoni stranieri, ebrei e pacifisti». L'ordine, emesso da Reinhard Heydrich, affermava che a causa della sua incompatibilità con l'idea nazionalsocialista, le attività della Società antroposofica mettevano in pericolo lo Stato.[14] Come conseguenza, gli insegnanti ebrei delle scuole Waldorf furono licenziati.[15]
Nel dopoguerra, tuttavia, ebbe luogo in Germania e in tutto il mondo un nuovo corso ed un ampliamento delle iniziative antroposofiche, in particolare attraverso la creazione di istituti nei settori dell'istruzione, della medicina, dell'assistenza ai disabili e dell'agricoltura.
Dagli anni trenta fino agli anni sessanta, inoltre, la Società fu dilaniata al suo interno da varie dispute su questioni riguardanti i diritti editoriali sulle opere di Steiner e la direzione spirituale del movimento.[4] Dopo la separazione in diversi gruppi, attraverso l'impegno su vari fronti, le anime del movimento si sono riunite di nuovo all'inizio degli anni '60 nella società attuale.[16]
In Italia una prima organizzazione antroposofica si formò intorno al 1910, conosciuta come «gruppo Novalis», sorta a Roma per iniziativa di Giovanni Colazza.[17] L'anno seguente nacque invece a Milano il gruppo «Leonardo da Vinci», guidato da Charlotte Ferreri e quindi da Lina Schwarz.[2]
In seguito videro la luce altri gruppi, cui presero parte personalità come il poeta Arturo Onofri, il funzionario Alcibiade Mazzerelli, il compositore Lamberto Caffarelli,[4] finché a Trieste nel 1931 viene fondata ufficialmente la Società Antroposofica d'Italia. Questa tuttavia dovette chiudere nel 1938 a causa della contrarietà del regime fascista, che nel 1942 decreterà lo scioglimento di tutte le filiali italiane della Società Antroposofica Universale.[2]
Dopo la seconda guerra mondiale rinacquero tuttavia i vecchi gruppi, che con l'aggiunta di nuovi, provenienti dalle città di Milano, Firenze, Roma e Trieste, diedero luogo ad un'unica organizzazione su scala nazionale, fondata ufficialmente nel giugno 1961, e guidata da una segreteria alla quale si succederanno, negli anni, Sofia Dentice, Claudio Gregorat, Aldo Bargero, Stefano Pederiva.[2]
Di seguito i principi fondanti della Società:[11]
Seamless Wikipedia browsing. On steroids.
Every time you click a link to Wikipedia, Wiktionary or Wikiquote in your browser's search results, it will show the modern Wikiwand interface.
Wikiwand extension is a five stars, simple, with minimum permission required to keep your browsing private, safe and transparent.